Procedimento disciplinare e fatti non contestati

Il principio di non contestazione è applicabile anche al processo disciplinare, sicché i fatti addebitati all’incolpato, e da questi non contestati nell’ambito delle proprie difese, devono essere ritenuti realmente sussistenti. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Broccardo), sentenza del 20 febbraio 2016, n. 18 NOTA. In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Salazar, […]

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Avvocati stabiliti dalla Romania e abilitazione all’esercizio della professione rilasciata da soggetto non legittimato: rinuncia al ricorso al CNF ed estinzione del procedimento

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte del Consiglio territoriale appellato (Nel caso di specie, l’impugnazione riguardava la delibera di cancellazione dall’Elenco Speciale ex D.Lgs n. 96/2001 da parte di avvocato stabilito dalla Romania con abilitazione […]

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L’astensione facoltativa per gravi ragioni di convenienza

L’esistenza di un giudizio (pendente o anche già definito) tra l’incolpato ed il suo giudice disciplinare può integrare il requisito delle “gravi ragioni di convenienza” che legittima l’astensione facoltativa ex art. 51, co. 2, cod.proc.civ. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Sica), sentenza del 20 febbraio 2016, n. 16 NOTA: In senso conforme, tra le […]

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La ratio del divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega

La norma deontologica di cui all’art. 48 ncdf (già 28 cdf) è stata dettata a salvaguardia del corretto svolgimento dell’attività professionale, con il fine di non consentire che leali rapporti tra colleghi potessero dar luogo a conseguenze negative nello svolgimento della funzione defensionale, specie allorché le comunicazioni ovvero le missive contengano ammissioni o consapevolezze di […]

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Il Capo della L. 689/81 sulle sanzioni amministrative non si applica alle violazioni disciplinari

Le disposizioni del capo I della L. n. 689/1981 non si applicano alle violazioni disciplinari (Nel caso di specie, il ricorrente aveva impugnato la sentenza CNF n. 34/2016 eccependo l’asserita violazione degli artt. 1 ss. L. 689 cit., ed in particolare del principio di responsabilità amministrativa personale. In applicazione del principio di cui in massima, […]

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Sentenze CNF, incensurabili in Cassazione gli obiter dicta

In sede di legittimità, sono inammissibili, per difetto di interesse, le censure rivolte avverso argomentazioni contenute nella motivazione della sentenza impugnata e svolte ad abundantiam o costituenti obiter dicta, poiché esse, in quanto prive di effetti giuridici, non determinano alcuna influenza sul dispositivo della decisione (Nel caso di specie, il giudice disciplinare aveva stigmatizzato il […]

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Il principio del libero convincimento opera anche in sede disciplinare

E’ in facoltà del CNF procedere alle sole indagini ritenute necessarie per l’accertamento dei fatti (art. 63 R.D. n. 37 del 1934) e la mancata ammissione della prova sollecitata dall’incolpato incide soltanto, semmai, sull’efficacia giustificativa della decisione di merito sul fatto e non sul controllo di legittimità (In applicazione del principio di cui in massima, […]

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L’avvocato non deve abusare del processo con onerose o plurime iniziative giudiziali ingiustificate

L’avvocato non deve aggravare con onerose o plurime iniziative giudiziali la situazione debitoria della controparte, quando ciò non corrisponda ad effettive ragioni di tutela della parte assistita (Nel caso di specie, l’avvocato depositava, nella medesima udienza, plurimi atti di intervento per gli stessi creditori che ben avrebbero potuto essere ricompresi in unico atto. In applicazione […]

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Abolizione della sanzione disciplinare della cancellazione e principio del favor rei

L’indubbia natura afflittiva della sanzione disciplinare induce a ritenere applicabile il principio generale del favor rei, per una primaria esigenza di parità sostanziale, costituzionalmente garantita, tra gli incolpati. Conseguentemente, in vigenza dell’attuale sistema ordinamentale (art. 65 L. n. 247/2012) deve ritenersi ormai superato il contrario orientamento giurisprudenziale del “tempus regit actum”, secondo cui all’illecito disciplinare […]

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