Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona ha formulato la seguente richiesta di parere: “se è possibile la costituzione e la iscrizione nella sezione speciale di un’associazione professionale tra un Avvocato iscritto all’Albo ordinario e un Abogado iscritto all’Albo Avvocati Stabiliti che agisce d’intesa con il medesimo avvocato” (Quesito n. 241, Ordine degli Avvocati di Sulmona).

La risposta è data nei seguenti termini. L’art. 4 della legge n. 241/2012 disciplina specificatamente le “associazioni tra avvocati e multidisciplinari” stabilendo che la professione forense può essere esercitata, oltre che singolarmente, anche in forma associata con altri avvocati ovvero con altri liberi professionisti appartenenti alle categorie specificatamente individuate dall’art. 2 D.M. 4 febbraio 2016 […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina ha formulato il seguente quesito: “se il principio applicato alle società commerciali esercenti attività economica – di esclusione dal patrocinio a spese dello Stato – debba applicarsi anche alle ditte individuali, quali soggetti esercenti l’attività economica e imprenditoriale, e ciò a prescindere dal limite reddituale disposto dal testo unico” (Quesito n. 165, Ordine degli Avvocati di Messina)

La risposta è data nei seguenti termini. La ditta (recte: impresa) individuale è impresa che fa capo ad un’unica persona che svolge direttamente l’attività che costituisce lo scopo dell’impresa e risponde anche con il suo patrimonio personale in caso di debiti, oltre che assumersi la piena responsabilità riguardo all’attività svolta. In questi casi, pertanto, l’impresa […]

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Le sole (e mere) dichiarazioni dell’esponente non bastano a ritenere provato l’addebito

L’attività istruttoria espletata dal Consiglio territoriale deve ritenersi correttamente motivata allorquando la valutazione disciplinare sia avvenuta non già solo ed esclusivamente sulla base delle dichiarazioni dell’esponente o di altro soggetto portatore di un interesse personale nella vicenda ancorchè sentiti a dibattimento come testi, ma altresì dall’analisi delle risultanze documentali acquisite agli atti del procedimento, che […]

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In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare

Il procedimento disciplinare è di natura accusatoria, sicché va accolto il ricorso avverso la decisione del Consiglio territoriale allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta, per mancanza di prove certe o per contraddittorietà delle stesse, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla […]

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Il Segretario Comunale non può chiedere l’iscrizione all’albo quale avvocato dell’ente pubblico stesso

Gli avvocati dipendenti di enti pubblici sono abilitati alla “trattazione degli affari legali dell’ente stesso” a condizione che siano incardinati in un ufficio legale stabilmente costituito e siano incaricati in forma esclusiva dello svolgimento di tali funzioni. In mancanza di tale esclusività – ovvero in costanza di altra “funzione di assistenza giuridico amministrativa” – deve […]

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Ricorso al CNF e difetto di jus postulandi (del praticante avvocato)

Il ricorso al CNF è ammissibile solo qualora sia sottoscritto personalmente dal ricorrente munito di “jus postulandi”, ovvero sia sottoscritto da difensore iscritto all’albo dei professionisti abilitati all’esercizio davanti alle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale (Nel caso di specie, l’impugnazione al CNF era sottoscritta personalmente dal solo ricorrente e riguardava il mancato accoglimento della […]

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Avvocati di enti pubblici: i tre requisiti per l’iscrizione nell’Elenco Speciale annesso all’Albo

L’iscrizione nell’Elenco Speciale annesso all’Albo, nei limiti consentiti dall’art. 3 del R.D.L. n. 1578/1933 (ora 18 L. n. 247/2012), presuppone il concorso di tre elementi imprescindibili:(i) deve esistere, nell’ambito strutturale dell’ente pubblico, un ufficio legale che costituisca un’unità organica autonoma; (ii) colui che richiede l’iscrizione – in possesso, ovviamente, del titolo abilitativo all’esercizio professionale (conditio […]

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L’oggetto di valutazione nel procedimento disciplinare è il comportamento complessivo dell’incolpato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 ncdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica nell’ambito dello stesso procedimento, […]

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