Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna ha formulato il seguente quesito: “se, ai fini del computo dei ‘cinque affari per ciascun anno’, come richiesti dall’art. 2 n. 2 lett. c) del d.m. n. 47 del 25 febbraio 2016, sia possibile includere l’attività, in particolare quella decisoria, svolta quale giudice onorario da un avvocato iscritto all’Albo, anche alla luce del disposto dell’art. 1 co. 5 del “Regolamento di attuazione dell’art. 21 co. 8 e 9 legge 247/2012” emesso dalla Cassa Forense, il quale riconosce agli avvocati che svolgono la funzione di giudice onorario il diritto/dovere di vedere calcolati i propri contributi previdenziali anche sulle indennità derivanti dall’incarico di magistrato onorario”.

La risposta è data nei seguenti termini. Quello di Giudice onorario è un incarico che viene attribuito per nomina ministeriale previa presentazione di una domanda da inviare in forma telematica al CSM. La valutazione dei titoli porta alla formazione di una graduatoria alla quale si attinge per il conferimento dell’incarico. Detta attività, pur non trattandosi […]

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Il COA di Palmi formula quesiti in tema di compenso dell’avvocato, con particolare riguardo alla valutazione di conformità di alcune pattuizioni in tema di compenso con la dignità e il decoro della professione.

La risposta è resa nei termini seguenti. L’art. 2233 c.c. prevede per la determinazione del compenso nel contratto d’opera professionale una gerarchia di carattere preferenziale nella quale assume rilevanza in via primaria  la convenzione e solo successivamente le tariffe (i parametri), gli usi e, in caso di mancato accordo, la determinazione del Giudice. La situazione […]

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L’Avvocatura capitolina formula quesito in relazione alla possibilità, per il praticante avvocato che abbia sostituito 12 mesi di pratica con il tirocinio presso gli uffici giudiziari disciplinato dall’art. 73 del DL n. 69/2013, di svolgere il restante semestre presso la detta Avvocatura.

La risposta è resa nei termini seguenti. Il combinato disposto del comma 6, lett. b) e del comma 7 dell’art. 41 della legge n. 247/12 è molto chiaro nel prevedere che, in caso di sostituzione di un anno di tirocinio secondo le modalità alternative di svolgimento del medesimo – ivi compresa la possibilità di svolgerlo […]

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Il COA di Cagliari ha formulato i seguenti quesiti: “1. Se il termine per la presentazione della domanda di permanenza nell’elenco, ai sensi dell’art. 6 citato, per coloro che sono stati inseriti nell’elenco nazionale ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 d. lgs. 6/2015, scada il 31.12.2016 come parrebbe dal tenore letterale della norma; 2. se, al fine di dimostrare la partecipazione alle udienze necessarie a soddisfare il requisito di cui al richiamato art. 5 regolamento citato, sia necessario produrre i verbali di udienza comprovanti la presenza del difensore o se tale presupposto per la permanenza possa essere soddisfatto a mezzo autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000; 3. se il termine biennale di cui all’art. 9, comma 3 regolamento citato, si applichi anche agli avvocati già inseriti nell’elenco nazionale ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 d. lgs. 6/2015 e se quindi questi debbano necessariamente attendere il 2017 per ottenere la cancellazione.”.

La Commissione ha richiesto orientamenti in merito alla Commissione difesa d’ufficio, alle cui conclusioni si riporta, rendendo risposta nei termini seguenti. Con riferimento al termine di presentazione della domanda volta all’ottenimento della permanenza nell’elenco, il termine entro il quale l’iscritto dovrà comprovare la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 5 del Regolamento CNF, è stata […]

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Il COA di Chieti ha formulato quesito in merito alla possibilità di considerare, ai fini dell’inserimento nell’elenco dei difensori d’ufficio, l’attività svolta in qualità di V.P.O. o G.O.T.

La Commissione ha richiesto, sul punto, il parere della Commissione Difese d’ufficio, al quale interamente si riporta. La risposta è pertanto resa nei seguenti termini. La Commissione ritiene che la base normativa conferente (d. lgs. 31.01.2015, n. 6) non autorizza ad estendere i requisiti stabiliti legislativamente ed in presenza dei quali l’avvocato istante può essere inserito […]

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Il COA di Forlì Cesena chiede il parere della Commissione in ordine alla compatibilità o meno, con la professione di avvocato, della assunzione della carica di amministratore di società, partecipate da una cooperativa in liquidazione coatta amministrativa; si precisa anche che in alcune di dette società, l’avvocato sarebbe amministratore unico e la cooperativa sarebbe titolare dell’intero capitale sociale; si aggiunge che nei rapporti con il Commissario Liquidatore della Cooperativa – evidentemente nominato, ex art. 198 L.F., dalla autorità governativa – l’avvocato “agirebbe come rappresentante della procedura di liquidazione (su incarico del Commissario Liquidatore).”

Il quesito, se non si è mal compreso, prospetta due diverse situazioni: a) l’iscritto sarebbe amministratore – a volte anche A.U. – di una pluralità di società di capitali, nell’ambito delle quali figura essere socia una cooperativa in liquidazione coatta amministrativa che, in alcuni casi, detiene l’intero capitale sociale; b) l’avvocato rivestirebbe o svolgerebbe il […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Siracusa ha formulato il seguente quesito: “L’avvocato che ha chiesto ed ottenuto la sospensione volontaria dall’esercizio della professione ex art. 20, comma 2, L. 247/2012 è assoggettato/assoggettabile alle norme prescrittive dei requisiti di continuità professionale di cui all’art. 2, c. II (lett. a, b, c, d, e, f) D.M Giustizia del 25/02/2016 n. 47, in vigore dal 22/04/2016, con particolare riferimento alla lettera c) (casi trattati in un anno) ed alla lettera f) (sussistenza polizza assicurativa) di tale articolo?”.

Il parere va complessivamente reso nei termini seguenti. Come già osservato incidentalmente con Parere n. 2/2014, l’art. 21, co. 4, della Legge n. 247/2012 contempla la possibile esistenza di giustificati motivi che, in caso di accertata mancanza di effettività, continuatività, abitualità e prevalenza dell’esercizio professionale, consentono al Consiglio dell’Ordine di non procedere alla cancellazione dell’iscritto […]

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Il COA di Fermo chiede se, nel vigore delle tariffe di cui al D.M. 127/2004, il compenso del “domiciliatario” che, su istruzioni del “dominus”, abbia partecipato alle varie udienze della causa, verbalizzando secondo le istruzioni ricevute, debba comprendere i “diritti” relativi all’esame degli atti delle parti, della CTU depositata e dei provvedimenti del Giudice, oltre che agli onorari per la partecipazione alle udienze che lo prevedevano.

Il COA, sintetizza il proprio quesito nei seguenti termini: “In sostanza, si chiede se si debba comunque, nella determinazione dei diritti a carico” (rectius: a favore) “del domiciliatario, tenere conto del coinvolgimento concreto di quest’ultimo nella attività di difesa del cliente e del suo concreto svolgimento della difesa.” Con nota successiva, il COA ha chiarito […]

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Il COA di Bologna chiede al CNF se sia consentito o meno pubblicare sul sito on line dell’Ordine un’area dedicata, nella quale inserire l’elenco degli avvocati sospesi in via amministrativa, siano essi su base volontaria od in conseguenza di omissione nel pagamento dei contributo o dell’invio del Mod. 5 alla Cassa (non si fa cenno alla sospensione di natura disciplinare, ma è da ritenere che la domanda ricomprenda anche detta fattispecie).

E’ opinione di questa Commissione che la risposta debba essere tratta dalla lettera dell’art. 15 L. n. 247/2012 che impone al COA di istituire ed aggiornare una pluralità di elenchi, fra i quali, alla lett. e), figura “l’elenco degli avvocato sospesi per qualsiasi causa, che deve essere indicata”. Il successivo comma 3 dispone che gli […]

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La Cassazione conferma la giurisprudenza del CNF: vietato “pubblicizzare” i nomi dei clienti dello studio

In considerazione della forte valenza pubblicistica dell’attività forense, il rapporto tra cliente e avvocato non è soltanto un rapporto privato di carattere libero-professionale e non può perciò essere ricondotto puramente e semplicemente ad una logica di mercato, sicché anche a seguito del c.d. Decreto Bersani (D.L. n. 223/2006, convertito con L. n. 248/2006) che ha […]

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