Il ricorrente avverso ad una decisione che lo riguardi non ha alcuna legittimazione a sostituirsi al C.O.A. od alla Procura Generale per ottenere la riforma di una decisione assolutoria resa nei confronti di altri incolpati. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Picchioni), sentenza del 28 dicembre 2017, n. 252