La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la rilevanza e la conferenza delle prove dedotte, sicché -conformemente al suddetto principio del libero convincimento del Giudice- deve ritenersi legittimo il comportamento del Consiglio locale che abbia basato la propria decisione sui riferimenti dei redattori dell’esposto che ebbe a dare origine al procedimento, specie […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale

La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza […]

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Procedimento disciplinare: il certificato medico generico non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

L’impedimento del professionista a comparire innanzi al giudice disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentale e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire (Nel caso di specie, l’incolpato aveva chiesto il rinvio dell’udienza allegando certificato medico […]

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Il COA di Rovigo chiede di conoscere se la richiesta di cancellazione per sopravvenuti motivi di incompatibilità della professione forense con la carica di magistrato contabile, avanzata da un avvocato nei cui confronti è pendente procedimento disciplinare, debba essere accolta o se, invece, va mantenuta l’iscrizione fino all’esito di detto procedimento.

La risposta al quesito è nei seguenti termini. Ai sensi dell’art. 37 del RDL 1578/33 “non si può pronunziare la cancellazione quando sia in corso un procedimento penale o disciplinare”; la disposizione, peraltro, è stata riprodotta dall’art. 17, comma 16 della legge n. 247/12. Tuttavia, la cancellazione d’ufficio per causa di incompatibilità costituisce per il […]

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L’Ordine degli Avvocati di Venezia formula il seguente quesito: può un difensore inserito nell’elenco unico nazionale chiedere (e se sì, come) di essere inserito esclusivamente nella lista detenuti / atti urgenti, ovvero nella lista liberi / non urgenti. Poiché ci sono giunte diverse interpretazioni da altri Ordini del Veneto, vorremmo avere una “interpretazione autentica”.

La risposta al presente quesito viene resa nel modo che segue. Come è noto, a seguito dell’entrata in vigore del D. Lgs. n. 6/2015, pubblicato in G.U. n. 29 del 5 febbraio 2015, l’elenco dei difensori d’ufficio è unificato su base nazionale e spetta al Consiglio nazionale forense la competenza in ordine alle iscrizioni ed […]

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Inammissibile il reclamo elettorale presentato direttamente al CNF anziché al COA

Il nuovo ordinamento professionale (artt. 28, 12° comma e 36, 1° comma della L. n. 247/2012) ha confermato la natura giurisdizionale della cognizione del CNF in materia elettorale ma, innovando rispetto al sistema precedente, ha prescritto il necessario deposito del relativo ricorso presso il Consiglio dell’Ordine, secondo quanto disposto dall’art. 59 del r.d. n. 37/1934 […]

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Il COA di Palermo chiede se “sussista incompatibilità con la professione di avvocato, nel caso in cui un iscritto assuma l’ufficio di Giudice Popolare da svolgersi presso la Corte di Assise o la corte d’Assise d’Appello dello stesso distretto in cui svolge l’attività libero professionale”.

Ritiene la Commissione che i motivi di incompatibilità di cui all’art. 18 L. 31.12.12. n. 247, come già quelli di cui all’art. 3 R.D.L. n. 1578/1933, abbiano carattere tassativo, al pari dei requisiti per l’iscrizione all’albo di cui all’art. 17 della legge succitata. Non è quindi ravvisabile una applicazione estensiva od analogica di altre disposizioni, […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova formula richiesta di parere in ordine al seguente quesito: se, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 22, comma 3 della legge professionale 247/2012, gli Avvocati che alla data di entrata in vigore della norma già siano in possesso dei requisiti per ottenere l’iscrizione all’Albo dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori (ma intendano richiedere ad oggi tale iscrizione) possano poi – in futuro – presentare istanza di iscrizione a tale albo senza alcun limite temporale, preclusivo e/o decadenziale facendo valere i requisiti già maturati.

La risposta al presente quesito viene resa nel modo che segue. L’articolo 22 della legge 247/2012 dispone che l’iscrizione all’albo speciale per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori possa essere richiesta al CNF da chi sia iscritto ad un albo ordinario circondariale da almeno 5 anni e abbia superato l’esame ai sensi della legge 28 […]

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