Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Espressioni sconvenienti ed offensive nei confronti del collega di controparte – Illecito deontologico – Sussiste.

Il difensore ha il diritto-dovere di svolgere una compiuta ed energica difesa nei confronti dei propri clienti, ma il suo comportamento non può trasmodare in apprezzamenti acrimoniosi e denigratori nei confronti del collega avversario, manifestazione questa di un malcostume professionale che deve essere sanzionato (nella specie è stata inflitta la sanzione della censura). (Rigetta ricorso […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Conflitto di interessi – Confusione interessi di natura commerciale con attività professionale – Illecito deontologico – Sussiste – Conflitto potenziale d’interessi – Rilevanza disciplinare – Sussiste.

È dovere dell’avvocato evitare situazioni anche solo potenzialmente in contrasto con gli interessi del proprio cliente (nella specie evitando di rendersi acquirente anche per interposto soggetto societario di quote di beni ereditari in comunione con il proprio assistito, procedendo poi ad ipotesi di divisioni immobiliari). È dovere ugualmente dell’avvocato evitare di favorire la costituzione di […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio -del Consiglio nazionale forense – Giudizio di merito – Inadeguatezza della motivazione – Integrazione – Ammissibilità.

Il Consiglio nazionale forense è giudice del merito, onde l’eventuale inadeguatezza della motivazione della decisione di primo grado può essere integrata e completata – in relazione ai capi d’incolpazione formulati – con l’approfondimento delle questioni e con la motivazione della decisione in secondo grado. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Teramo, 15 ottobre 1994). Consiglio […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Incarichi assunti da praticante procuratore non abilitato davanti al tribunale e trattati da professionista iscritto all’albo – Rapporto di fiducia – Violazione – Sussiste.

Pongono in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che, assumendo una funzione di pura e semplice copertura, consenta al praticante non abilitato all’esercizio della professione davanti ai tribunali, di intrattenere rapporti professionali con i clienti, ed il praticante procuratore che, non ancora iscritto all’albo dei procuratori, assuma incarichi professionali presso i tribunali. Entrambi, infatti, pongono […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Rapporti con il procedimento penale – Pregiudizialità – Non sussiste.

Il procedimento disciplinare è autonomo rispetto a quello penale e pertanto non è necessaria la sospensione del primo in attesa della definizione del secondo, soprattutto quando i fatti disciplinarmente rilevanti risultino già acclarati in atti. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Salerno, 10 giugno 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CAGNANI, rel. DE MAURO), sentenza […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ordine territoriale competente – Principio della prevenzione – Sussiste.

Se il procedimento disciplinare deve essere instaurato, per concorso nello stesso fatto, nei confronti di due professionisti iscritti presso consigli dell’ordine territoriale diversi, per il principio della prevenzione, è competente, nei confronti di entrambi, il consiglio territoriale che per primo deliberi l’apertura del procedimento stesso. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Salerno, 10 giugno 1992). […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ricorso al Consiglio nazionale forense – Presentazione oltre i termini previsti della legge – Inammissibilità del ricorso – Sussiste.

Il ricorso al Consiglio nazionale forense avverso la decisione del consiglio dell’ordine territoriale deve essere presentato entro il termine stabilito dall’art. 50 r.d.l. n. 1578 del 1933. La violazione del termine contenuto nella citata norma comporta l’inammissibilità del ricorso. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 9 marzo 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Rapporto di fiducia – Falsità su foglio firmato in bianco dal cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che commetta falsità su un foglio firmato in bianco dal proprio cliente (nella specie il professionista ha compilato il foglio firmato in bianco con una dichiarazione di quietanza da parte del cliente). (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Brindisi, 20 luglio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme a titolo di compensazione per i crediti derivanti da prestazioni professionali – Rilevanza della giustificazione in sede disciplinare -Non sussiste.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che, disponendo di somme di denaro di pertinenza del cliente, trattenga in tutto o in parte le sue spettanze senza preventivamente avere l’approvazione. del cliente, e senza farle liquidare nei modi di legge. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Brindisi, 20 luglio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Giudizio disciplinare di primo grado – Natura – Composizione collegio giudicante – Immutabilità – Obbligo – Non sussiste – Deliberazioni adottate con partecipazione metà dei componenti – Validità – Sussiste.

Non rivestendo il giudizio disciplinare di primo grado carattere giurisdizionale, è lecito per la validità delle deliberazioni del collegio giudicante l’intervento di non meno della metà del numero dei componenti, è altresì valida, considerata la natura dell’organo professionale, la decisione presa non rispettandq il principio di invariabilità del collegio giudicante. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. […]

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