L’avvocato che, nel reagire ad offese e provocazioni del collega, non rispetti comunque la correttezza di linguaggio e comportamento pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante, a nulla valendo in materia deontologica la scriminante prevista dall’art. 599 c.p. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Como del 14 giugno 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. RICCIARDI, rel. […]