Il COA di Orvieto ha posto i seguenti quesiti: 1. Se le prescrizioni per il domicilio recate dall’art. 7, commi 1, 2 e 3, della Legge 247/12 siano applicabili a tutti gli iscritti, ovvero solo a quelli che si sono iscritti dopo l’entrata in vigore della nuova legge professionale. 2. Se, ai sensi dell’art. 17, comma 10, della summenzionata legge, il COA possa iscrivere nel Registro dei Praticanti colui che abbia già terminato la pratica forense presso altro foro, ove abbia altresì conseguito il certificato di compiuta pratica, anche dopo il decorso del sesto anno dall’inizio della pratica.

La Commissione ritiene di poter rendere i pareri richiesti nei termini di seguito precisati. In ordine al quesito n. 1 L’applicabilità dell’art. 7 Legge n. 247/12 non è subordinata ad alcun adempimento intermedio. Essa, infatti, detta regole di carattere generale, alle quali ogni iscritto dovrà attenersi, a decorrere dell’entrata in vigore della nuova normativa (2 […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli nell’adunanza del 13 novembre 2012 deliberava di sottoporre a questa Commissione il quesito concernente la compatibilità dell’iscrizione nell’Elenco speciale, annesso all’albo, degli avvocati addetti all’Ufficio legale di una società per azioni costituita nel 2012 nell’ambito del progetto di riorganizzazione della struttura societaria e delle relative attività di un Gruppo titolare di concessione di trasmissione e di dispacciamento di energia elettrica.

Dall’estratto del processo verbale dell’adunanza consiliare (copia conforme dell’11 dicembre 2012) assumono puntuale rilievo, ai fini del parere di questa Commissione, i seguenti presupposti di fatto: (i) la società interessata, ancorché dotata di personalità giuridica di diritto privato, è soggetta al controllo della Cassa Depositi e Prestiti, del cui capitale sociale è titolare il Ministero […]

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L’Unione Lombarda degli Ordini forensi formula una serie di quesiti relativi all’immediata applicabilità (o meno) delle disposizioni sul tirocinio per l’accesso alla professione forense, contenute nella legge 31 dicembre 2012, n. 247.

La risposta ai quesiti è negativa. L’art. 48 della nuova legge professionale dispone che, fino al secondo anno successivo all’entrata in vigore della legge (dunque, fino al 31 dicembre 2014), l’accesso alla professione forense resterà disciplinato dalle norme vigenti alla data di entrata in vigore della legge, fatta salva la riduzione a diciotto mesi del […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano formula un quesito relativo alla possibilità di abilitare al patrocinio, con decorrenza dal 1.1.2012, di un praticante iscritto nel Registro a partire dal 13.9.2004, ma che a quella data – e sino al 31.12.2011, versava in una situazione di incompatibilità derivante dall’appartenenza alle Forze dell’Ordine.

La risposta è resa nei termini seguenti. La Commissione richiama, anzitutto, il proprio consolidato orientamento a proposito della incompatibilità tra svolgimento del tirocinio ed appartenenza alle Forze dell’Ordine (cfr., da ultimo, il parere 28 marzo 2012, n. 20). Anche a prescindere dal profilo dell’incompatibilità, la Commissione ritiene che il Consiglio dell’Ordine non possa accedere alla […]

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La funzione disciplinare degli Ordini circondariali forensi (dopo il D.L. n. 138/11 e la riforma dell’ordinamento professionale)

1. Sono pervenute a questo Consiglio numerose richieste di chiarimenti in relazione alla permanenza in capo agli Ordini della funzione disciplinare, a seguito della complessa vicenda normativa determinata dalla successione temporale tra il processo di delegificazione prefigurato dall’art. 3, comma 5 del D.L. n. 138/2011 e s.m.i. e realizzato con il D.P.R. n. 137/12 e […]

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In sede di appello, il CNF può integrare la motivazione carente del provvedimento del COA

Va esclusa la nullità del provvedimento disciplinare per carente motivazione, in presenza degli elementi strutturali e di contenuto richiesti dall’art. 51, comma 3 del R.D. n. 37/34 (ratione temporis applicabile), posto che il C.N.F., quale giudice del merito, può in via di principio sopperire ai vizi che inficino la motivazione sotto il profilo dell’adeguatezza e […]

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L’omessa comunicazione alle altri dell’avviso dell’udienza di discussione dinanzi al CNF

Nel giudizio disciplinare dinanzi al Consiglio nazionale forense, l’omessa comunicazione, al ricorrente ed alle altri parti, del provvedimento con cui è stata fissata la seduta con l’indicazione del giorno e dell’ora in cui la seduta avrà luogo (art. 61, quinto comma, del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37), costituendo grave violazione dell’esercizio del diritto […]

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Quando la giovane età non comporta mitigazione ma anzi aggravamento della sanzione

La giovane età dell’incolpato, che generalmente comporta un’attenuazione della sanzione, può invero determinare un aggravamento della sanzione stessa avuto riguardo alla gravità degli addebiti e alle reiterate condotte poste in essere in modo sistematico e continuativo nell’arco di diversi anni (Nel caso di specie, l’incolpato -appena trentenne ed iscritto all’albo solo da due anni- veniva […]

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