Il mittente, singolo iscritto, chiede informazioni circa la “casistica” relativa all’esercizio abusivo della professione da parte di praticanti non abilitati.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene il quesito inammissibile in quanto proviene da un singolo iscritto, mentre possono essere esaminate, a norma di regolamento, solo richieste provenienti da Consigli dell’Ordine od enti, o tramite questi veicolate. In tema di abusi commessi da praticanti non abilitati, comunque, sussiste una competenza […]

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Il quesito (del COA di Livorno) riguarda la produzione in giudizio della corrispondenza intercorsa tra colleghi in vista di una transazione, poi conclusa. Si chiede una valutazione sulle ricadute deontologiche del comportamento.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene che il quesito non possa essere trattato. Infatti esso si riferisce ad una vicenda specifica, descritta nel dettaglio. Per regolamento e per proprio costante orientamento, questa Commissione si è sempre astenuta dal pronunciarsi su casi specifici come quello in oggetto, che costituiscono l’ambito […]

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L’ordine (di Pesaro) espone il caso di un soggetto il quale ha compiuto la pratica di durata annuale, prevista dalla normativa vigente nel 1985. Attualmente chiede di poter ricongiungere il periodo di pratica allora effettuato con la frequenza di una scuola di specializzazione per le professioni legali, maturando con ciò il diritto al certificato di compiuta pratica. Si chiede, pertanto, se tali periodi possano essere considerati ai fini del compimento della pratica forense.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare il proprio costante orientamento (di recente confermato con il parere 22 novembre 2005, n. 84) circa il valore dei periodi di pratica svolti sotto la vigenza della precedente regolamentazione. In particolare si ritiene che, per sostenere l’esame di abilitazione alla professione […]

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L’ordine (di Matera) rappresenta il caso di un praticante che intende fruire dei beneficî previsti per coloro che abbiano conseguito il diploma di una scuola di specializzazione per le professioni legali. In particolare rappresenta il caso di una scuola (SSPL presso l’Università L.) che sarebbe stata istituita con provvedimento ministeriale ma non figurerebbe “nell’elenco delle scuole riconosciute” presso il CNF.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Il presupposto da cui muove il quesito non è fondato. Non vi è infatti alcun elenco di scuole di specializzazione riconosciute dal Consiglio nazionale forense, né potrebbe esistere, dal momento che le scuole di specializzazione per le professioni legali sono istituite con provvedimento legislativo (l. 15 […]

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Il quesito (del COA di Firenze) attiene alla possibilità di istituire seggi per le votazioni del Consiglio dell’Ordine anche presso le sedi distaccate del Tribunale di riferimento.

La Commissione, dopo ampia discussione, delibera il seguente parere: “La Commissione ritiene di confermare il proprio precedente orientamento, espresso nel parere 24 maggio 2006, n. 30. Ivi si evidenziava che la normativa in materia di elezioni forensi, ed in particolare l’art. 3 e segg. del d.lgs.lgt. 23 novembre 1944, n. 382 (applicabile agli avvocati in […]

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Quesito di un’ASL

Il quesito è proposto da un’ASL a carattere provinciale, subentrata a preesistenti aziende operanti sul medesimo territorio ed ora sottoposte a gestione liquidatoria. Si chiede se il contenzioso di tali enti in via di scioglimento debba essere affidato ai quiescenti avvocati già in servizio presso le ex ASL, agli avvocati attualmente dipendenti del nuovo ente […]

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Il quesito (del COA di Bergamo) attiene all’eventuale incompatibilità tra la condizione di piccolo imprenditore agricolo e l’iscrizione nell’albo degli avvocati.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene che figura del piccolo imprenditore agricolo non rientri tra quelle degli esercenti il commercio per le quali, ai sensi dell’art. 3 l.p.f., è prevista un’incompatibilità con l’iscrizione nell’albo degli avvocati. La connotazione che la normativa codicistica (art. 2083 c.c.) e la giurisprudenza forniscono […]

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Il COA spezzino chiede se rientri nelle facoltà dell’Ordine valutare, ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei difensori d’ufficio, l’idoneità del richiedente tramite colloqui aventi ad oggetto le materie penalistiche ovvero positivamente valutando la frequenza a corsi di aggiornamento nelle medesime discipline.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione è del parere che l’ampiezza delle facoltà di valutazione concesse al Consiglio dell’Ordine ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei difensori d’ufficio (in particolare dall’art 97, comma 2, c.p.p. e dall’art. 29, disp. att. c.p.p.) comprenda in sé una molteplicità di strumenti utili per valutare l’idoneità […]

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Il quesito (dell’AUSL) scaturisce da una lettera del responsabile affari legali di una A.U.S.L., nella quale il medesimo ritiene di aver erroneamente permesso che alcuni collaboratori in servizio presso il proprio ufficio fossero iscritti nell’elenco speciale annesso all’albo degli avvocati dipendenti di enti pubblici. Il difetto deriverebbe, in particolare, dalla circostanza che tali dipendenti appartengono al “ruolo amministrativo” e, perciò, potrebbero essere destinati a funzioni diverse da quelle defensionali per atto unilaterale dell’amministrazione di appartenenza.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La richiesta di parere è inammissibile, poiché in essa sono riportati i nomi dei professionisti interessati, mentre la Commissione consultiva del Consiglio nazionale forense può esprimersi sono su quesiti astratti e non idonei ad interferire con la funzione giurisdizionale del Consiglio medesimo, che sussiste quale giudice […]

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Il Consiglio remittente (Nola) inoltra, facendoli proprî, quesiti provenienti da un singolo iscritto.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La richiesta di parere è inammissibile poiché, ai sensi del regolamento delle attività del Consiglio nazionale forense e per prassi costante, non sono esaminati pareri provenienti da singoli iscritti anche se inoltrati da Ordini. La Commissione esamina solo quesiti astratti, privi di riferimenti nominativi e provenienti […]

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