Quesito del COA di Pescara

Il quesito si articola in due domande: a) se sia compatibile con l’iscrizione all’albo degli avvocati l’acquisizione della licenza di investigatore privato e l’espletamento della relativa attività; b) se sia deontologicamente consentito offrire al pubblico un servizio di consulenza telefonica tramite un numero a pagamento, così incassando gli onorarî professionali tramite il sovrapprezzo sulla chiamata […]

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L’Ordine remittente (Treviso) trasmette la richiesta di un iscritto, che pone il problema della notifica a mezzo postale all’estero.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Il quesito è inammissibile, poiché non attiene alla materia dell’ordinamento forense bensì a quella del diritto processuale. L’attività della Commissione consultiva mira a fornire un orientamento unitario agli Ordini circa questioni di competenza delle istituzioni dell’Avvocatura, mentre in campo strettamente processuale non sussiste, ai sensi di […]

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Il quesito (del COA di Biella) rappresenta il caso di alcuni avvocati che hanno aperto una sede di lavoro secondaria ed ulteriore rispetto ai rispettivi studî, configurata come un negozio al piano strada e dotata di sistemi di informazione all’esterno in tema di attualità giuridica. All’interno dei locali viene fornita consulenza giuridica orale, attività oggetto di promozione pubblicitaria attraverso un sito internet e la realizzazione di una brochure illustrativa. Si chiede al Consiglio nazionale se l’attività e la sua pubblicizzazione anche attraverso la stampa locale siano compatibili con le norme deontologiche, anche alla luce delle loro recenti modifiche.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “I fatti descritti nella richiesta di parere sono rappresentativi di comportamenti tutti teoricamente consentiti. È infatti permessa, previa comunicazione al Consiglio dell’Ordine, l’apertura di una sede secondaria dello studio, così come è consentito prestare consulenza predeterminando il compenso; sono anche consentite l’apertura del sito web e […]

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Il quesito (del COA di Verona) verte sulla possibilità, per un avvocato, di iscriversi presso un Ordine diverso e lontano da quello ove esercita la propria attività in via prevalente. Ciò rischia, secondo l’Ordine remittente, di attenuare la possibilità per l’Ordine di esercitare un controllo sull’iscritto.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Sul piano generale è senz’altro da confermare il principio secondo cui i requisiti della residenza e del domicilio professionale sono tra di loro alternativi, sicché l’iscritto potrà stabilire senz’altro la propria residenza in luogo diverso dal proprio domicilio professionale (orientamento costante a partire dal parere 28 […]

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Quesito del COA di S. Maria Capua Vetere

Si propone un triplice quesito: a) se il praticante che ha subito una sanzione disciplinare la debba scontare anche nel caso in cui, avendo superato nel frattempo l’esame di abilitazione, abbia assunto la qualità di avvocato; b) se colui che è stato sanzionato per aver utilizzato il titolo di avvocato prima dell’effettiva iscrizione nell’albo debba, […]

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Il quesito (del COA di Bergamo) verte sul dovere (ovvero sulla facoltà) dei Consigli dell’ordine di comunicare provvedimenti definitivi che applichino sanzioni disciplinari di sospensione dall’esercizio della professione a tutti i propri iscritti ed anche nell’albo consultabile sul sito web.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La pubblicazione di provvedimenti disciplinari che dispongono la sanzione della sospensione dall’esercizio professionale è già stata ritenuta lecita dal Garante per la protezione dei dati personali (decisione 29 marzo 2001, in Bollettino, n. 18, marzo 2001, pag. 20). Si trattava, in quel caso, della pubblicazione sulla […]

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Il quesito (del COA di Lucca) concerne la partecipazione di un iscritto ad una società di persone (s.n.c.) senza poteri di gestione e con successivo conferimento dei poteri di straordinaria amministrazione a tutti i soci. A ciò si aggiunge la costituzione, ad opera della prima società, di una seconda società (una s.r.l.).

A seguito del rifiuto, da parte della Cassa forense, della corresponsione della pensione di vecchiaia a motivo dell’incompatibilità, il COA chiede: a) se la situazione descritta rappresenti un’incompatibilità ai sensi dell’art. 3 l.p.f.; b) quali siano gli effetti dell’eventuale perdita della qualità di socio dell’iscritto che si verificasse ad oggi; c) se sia potere della […]

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Il Consiglio remittente (Terni) ha emanato un regolamento della pratica forense con i quale si stabilisce che i semestri successivi al primo decorrono dal deposito in Segreteria del libretto della pratica contenente le attività svolte nel semestre precedente. Si chiede se, in presenza di un siffatto atto regolamentare, il praticante possa depositare il libretto successivamente alla scadenza del semestre e se il successivo periodo decorra solo da tale data.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Premessa la doverosa precisazione che l’Ordine circondariale conserva integra la propria competenza a regolare le circostanze di dettaglio inerenti allo svolgimento della pratica forense nel modo ritenuto più opportuno, ma sempre nel rispetto delle norme di legge, si palesa l’opportunità che i periodi semestrali nei quali […]

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L’Avvocatura distrettuale (de L’Aquila) chiede parere circa la possibilità di accogliere quale praticante avvocato presso i proprî ufficî un ispettore superiore di P.S., atteso che l’Ordine locale ne ha respinto la domanda di iscrizione in relazione al suo status di appartenente alle forze dell’ordine. La scrivente amministrazione evidenzia che l’interessato ha ottenuto l’autorizzazione dell’ente di appartenenza a svolgere la pratica legale ai sensi del T.U. sul pubblico impiego.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “Si deve senz’altro confermare il precedente e consolidato orientamento della Commissione che ravvisa nell’appartenenza alle forze dell’ordine un elemento ostativo all’iscrizione nel registro dei praticanti avvocati. Sul tema sono, infatti, intervenuti i pareri 22 novembre 2006, n. 83, 14 dicembre 2005, n. 93 e già 14 […]

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Una specializzanda, intenzionata ad iscriversi nel registro dei praticanti avvocati, chiede chiarimenti circa il valore del diploma di specializzazione, anche in relazione alla Circolare 30-B/2003 del C.N.F.

La Commissione, dopo ampia discussione, adotta il seguente parere: “La Commissione ritiene inammissibile il quesito, perché proveniente da un singolo mentre possono essere esaminate, a norma di regolamento, solo richieste provenienti da Consigli dell’Ordine od enti, o tramite questi veicolate. Inoltre in materia di tenuta degli albi e dei registri, come di rilascio di certificati […]

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