Il COA di Isernia formula quesiti in merito alle modalità di funzionamento del locale CPO, anche in relazione all’interpretazione dei regolamenti interni.

In particolare, chiede di sapere come procedere all’integrazione del CPO, ove in sede di elezione del medesimo non vengano presentate candidature in numero sufficiente ad assicurare la copertura di tutti i componenti del collegio. Occorre premettere che – a mente dell’articolo 25, comma 4, della legge n. 247/12 – la disciplina dell’organizzazione e del funzionamento […]

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Il CPO di Taranto formula quesiti in merito alle modalità di funzionamento del locale CPO, anche in relazione all’interpretazione dei regolamenti interni.

In particolare, chiede di sapere – nel silenzio del regolamento interno – se sia consentito procedere alla rielezione del Presidente e del Segretario del CPO in assenza di dimissioni, morte o impedimento dei medesimi; e se sia possibile l’esercizio del voto, nonché l’assunzione di cariche nel CPO da parte di componenti non eletti, ma designati […]

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Il COA di Trieste chiede di sapere se possa considerarsi ricompresa nell’ipotesi di incompatibilità di cui all’articolo 18, lettera d), la situazione del lavoratore dipendente collocato in aspettativa non retribuita per la durata di un anno.

Come correttamente rilevato nello stesso quesito, il collocamento in aspettativa – sebbene non retribuita – non fa venir meno il rapporto di lavoro subordinato. Pertanto, alla luce della chiara formulazione della norma richiamata – a mente della quale la professione di avvocato è incompatibile “con qualsiasi attività di lavoro subordinato anche se con orario di […]

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Il COA di Palermo formula quesito in merito ai criteri di computo dell’equipollenza del tirocinio presso gli uffici giudiziari disciplinato dall’articolo 73 del D.L. n. 69/2013 ai fini del compimento di un anno di tirocinio per l’accesso alla professione forense.

In particolare, il COA chiede di sapere se sia possibile ritenere la suddetta equipollenza nel caso in cui il tirocinio presso l’ufficio giudiziario, sebbene prossimo a concludersi, non abbia avuto termine. La chiara formulazione del comma 13 dell’articolo 73 del D.L. n. 69/2013 – a mente del quale “per l’accesso alla professione di avvocato e […]

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Il COA di Milano formula una serie di quesiti relativi all’esercizio dell’attività di procuratore sportivo da parte di soggetto iscritto nell’Albo degli avvocati.

In particolare, il COA chiede di sapere: a) se, nel caso di avvocato contemporaneamente iscritto nel Registro degli agenti sportivi, debbano osservarsi le norme dell’ordinamento professionale relative alla determinazione del compenso e la norma deontologica relativa al conflitto di interessi (quest’ultima in particolare in relazione alla fattispecie di avvocato-procuratore sportivo che, come consentito dall’ordinamento sportivo, […]

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Il COA di Parma formula quesito in materia di formazione continua. Chiede di sapere, in particolare, se possa essere assimilata ad attività di autoformazione la preparazione – da parte dell’iscritto – di interventi di analisi di casi nel corso di trasmissioni televisive.

La risposta è resa nei termini seguenti. Nel tipizzare le attività di autoformazione, l’articolo 13 del Regolamento CNF n. 6/2014 ha cura di circoscrivere il novero di tali ipotesi ad attività chiaramente qualificate in senso didattico e scientifico e, soprattutto, rivolte a specifiche esigenze di formazione giuridica. La partecipazione a trasmissioni televisive, per quanto ben […]

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I COA di Asti, Massa Carrara e Palermo hanno sottoposto al CNF tre quesiti concernenti la compatibilità tra lo svolgimento dell’attività di “Navigator”, nuova figura prevista dalla legge nell’ambito della disciplina del Reddito di Cittadinanza (D.L. n. 4 del 2019, convertito con modificazioni dalla L. n. 26 del 2019), e l’esercizio della professione forense.

In relazione a tale quesito, occorre preliminarmente soffermarsi sul contenuto dell’attività che i Navigator saranno chiamati a svolgere e sul tipo di contratto che gli stessi dovranno sottoscrivere. Dall’avviso pubblico emesso dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, inerente alla procedura selettiva per il conferimento di n. 3.000 incarichi di Navigator, si evince, in […]

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Il CDD di Firenze formula quesito in merito alla possibilità per l’avvocato, consigliere dell’Ordine, di assumere la difesa di un collega dinanzi al Consiglio di disciplina del distretto al quale appartiene il Consiglio dell’Ordine del quale egli fa parte.

Nel sistema ordinamentale forense non è espressamente prevista l’impossibilità per il componente di un consiglio dell’ordine di assumere la difesa dinanzi al consiglio di disciplina del distretto al quale appartiene il consiglio dell’ordine del quale egli fa parte. Nella fattispecie vengono tuttavia in rilievo le prerogative dei consigli dell’ordine in tema di procedimento disciplinare sotto […]

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Il COA di Spoleto formula quesito sulle ricadute pratiche della sospensione dall’Albo disciplinata dall’art. 20 della legge professionale. In particolare, il COA chiede di sapere quali siano le conseguenze della sospensione in termini di obblighi deontologici, fiscali, previdenziali e di partecipazione.

La risposta è resa nei seguenti termini. Gli obblighi deontologici sorgono in capo all’avvocato in virtù della sola iscrizione all’Albo, la quale non viene meno nell’ipotesi di sospensione. Pacificamente, pertanto, l’avvocato sospeso resta soggetto alla potestà disciplinare, in relazione a violazioni deontologiche pregresse o a quelle che, seppur non direttamente legate all’esercizio della professione, possano […]

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Il COA di Vasto formula quesito in merito all’esecuzione di sentenza con la quale il Consiglio nazionale forense abbia irrogato la sanzione della radiazione dall’Albo. In particolare, il COA chiede di sapere se osti all’adempimento amministrativo conseguente alla radiazione – consistente nell’eliminazione del nominativo del condannato dall’Albo – il divieto di cancellazione in pendenza di procedimento disciplinare disposto dagli artt. 57 e 17, comma 16 della legge n. 247/12.

La risposta è resa nei seguenti termini. Le sentenze del Consiglio nazionale forense sono immediatamente esecutive (salva la sospensione eventualmente disposta dalle SSUU): pertanto ad esse il COA deve dare tempestiva esecuzione. Ne consegue che, nel caso di radiazione pronunciata dal Consiglio nazionale forense, il COA deve provvedere ad eliminare il nominativo del condannato dall’Albo, […]

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