Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Viterbo) concerne le attività consentite all’avvocato sospeso, con particolare riguardo alla consulenza legale, e la possibilità per il professionista di mantenere le insegne dello studio per tutto il periodo della sospensione.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – all’avvocato sospeso sono inibite le prestazioni tipiche della professione forense, e cioè l’assistenza, la rappresentanza e la difesa in giudizio. Quanto all’attività stragiudiziale, purché non legata a procedimenti giudiziari promossi o da promuovere, essa è allo stato ritenuta […]

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Il quesito (della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense Servizio iscrizioni e contributi) concerne la decorrenza degli effetti dei provvedimenti di cancellazione dall’albo, e la conseguente sorte degli obblighi previdenziali che discendono dalla iscrizione all’albo.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – Gli effetti del provvedimento di cancellazione operano normalmente a partire dal momento dell’assunzione della delibera di cancellazione da parte del Consiglio dell’ordine, in base al principio generale del diritto amministrativo per cui, salva in ogni caso diversa previsione […]

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Il quesito (dell’Ordine degli Avvocati di Roma) concerne la regolarità e la conformità alle prescrizioni di cui agli artt. 17 e 18 del codice deontologico di un sito internet di uno studio legale.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione ritiene di non potersi esprimere sul caso specifico di cui alla richiesta di parere, giacché la questione potrebbe costituire oggetto di cognizione del Consiglio nazionale forense in sede disciplinare. La Commissione rileva altresì che non risulta […]

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Il quesito (del COA di Palermo) verte sulla possibilità di iscrivere di diritto nell’albo degli avvocati un interessato che abbia svolto per diversi anni l’attività di magistrato onorario (VPO e GOT).

“La Commissione, in relazione al tema proposto, non può che ribadire quanto già espresso con i proprî precedenti pareri (cfr. di recente par. 25 giugno 2009, n. 25) circa il carattere eccezionale della disposizione di cui all’art. 30 l.p.f.; ne consegue l’impossibilità di estensione analogica ad altri soggetti, anche a prescindere dall’entità o dalla qualità […]

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Il quesito (del COA di Barcellona Pozzo di Gotto) verte sulla possibilità di autorizzare “la ripetizione del quarto trimestre o, in alternativa, lo svolgimento di un quinto semestre di pratica forense nell’ipotesi in cui il Consiglio dell’Ordine non abbia convalidato il quarto semestre di pratica svolto all’estero a causa della mancanza di certificazione attestante la partecipazione alle prescritte venti udienze semestrali”.

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “Deve, anzitutto, ribadirsi, in linea con precedenti pareri di questa Commissione (cfr. parere 31 luglio 2007 reso su richiesta del COA di Vicenza e parere 4 luglio 2001 reso su richiesta del COA di Cesena), che le disposizioni che […]

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Il quesito (del COA di Firenze) si incentra su una duplice questione: 1) se sia consentito ad un praticante già in possesso di certificato di compiuta pratica reiscriversi per ottenere l’abilitazione al patrocinio; 2) se un praticante abilitato possa svolgere attività esterna rispetto allo studio ove svolge la pratica e se possa aprire un proprio studio svolgendovi l’attività consentita dalla legge

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “Rispetto al primo punto sollevato dall’Ordine fiorentino, si conferma quanto già espresso dalla Commissione sul punto. In particolare la questione è stata oggetto di attenta disamina nel parere 20 febbraio 2008, n. 9, da ultimo confermato con il parere […]

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Il quesito (del COA di Pescara) riguarda la compatibilità tra l’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati dipendenti di enti pubblici con l’esercizio della facoltà prevista dalla legge regionale Abruzzo 14.2.2000, n. 9, art. 1, comma 4-bis. Ivi, in particolare, si prevede che i dipendenti dell’Avvocatura regionale possano essere assegnati alle diverse direzioni generali dell’ente per svolgere sia le funzioni tipiche dell’Avvocatura sia “funzioni amministrative di particolare complessità di competenza delle direzioni e dei servizi della stessa”.

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “La Commissione ritiene in questa circostanza di ribadire il proprio costante e consolidato orientamento in tema di iscrizione nell’elenco degli avvocati presso enti pubblici. Ci si riferisce, in ispecie, alle condizioni che devono essere garantite per assicurare il rispetto […]

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La questione posta (dal COA di Lecco) riguarda la possibilità di iscrizione di un cittadino romeno, munito di laurea italiana in giurisprudenza, nel registro dei praticanti.

La Commissione, dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “La Commissione, già con parere 25 maggio 2005, n. 48, pronunciato su identico caso, ha confermato la possibilità di iscrivere nel registro dei praticanti un cittadino romeno con laurea acquisita in Italia (all’epoca in applicazione dell’art. 47 D.P.R. 31 […]

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Il quesito (della Provincia di Prato) attiene alla opportunità di inserire, all’interno dei modelli di disciplinare per l’affidamento di servizi legali, un riferimento agli artt. 37 e 51 c.d.f. a tutela della posizione della P.A. Si chiede altresì se si debba specificare l’applicabilità delle norme anche agli avvocati associati al professionista che risulti affidatario dei predetti servizi.

La Commissione, dopo ampia discussione, rende il seguente parere: “La Commissione ritiene che, all’atto di affidare lo svolgimento di attività legale nell’interesse dell’ente pubblico, un riferimento alle norme citate nel quesito, ossia all’art. 37 (conflitto di interessi) ed all’art. 51 (assunzione di incarichi contro ex-clienti) c.d.f., possa essere opportuno. Per altro verso, però, deve osservarsi […]

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Il quesito (del COA di Ascoli Piceno) riguarda la possibilità per un laureato residente fuori dal Circondario di un Tribunale, seppure in località limitrofa, di essere iscritto nel registro praticanti tenuto da detto Tribunale nel caso di svolgimento della pratica presso un professionista iscritto nell’Albo di tale Foro.

La Commissione dopo ampia discussione, fa propria la proposta del relatore e rende il seguente parere: “Viene in rilievo l’art. 16 della legge 21 dicembre 1999 n. 526 che, “ai fini dell’iscrizione o del mantenimento dell’iscrizione in albi, elenchi o registri” ha equiparato il “domicilio professionale” alla residenza. Con la disposizione citata il legislatore ha […]

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