I limiti deontologici all’accordo con il cliente sul proprio compenso professionale

Ferma restando la disciplina dettata dall’art. 2233 c.c., che pone come fonte primaria nella determinazione dei compensi l’accordo tra le parti, le somme concordemente pattuite tra professionista e cliente non possono derogare al principio di proporzionalità tra attività svolta e compensi richiesti, come enunciato nell’art. 43 cdf (e ribadito nel successivo art. 45 CDF), che […]

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Intervista giornalistica e pubblicità deontologicamente vietata: rilevanza dell’elemento soggettivo

In ipotesi di rilascio di interviste agli organi di stampa da parte dell’avvocato, non può comportare violazione deontologica l’intervista apparsa su un quotidiano quando si esclude “l’intenzionalità” dell’incolpato di farsi pubblicità in violazione delle norme deontologiche. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del 28 dicembre 2012, n. 204 NOTA: In senso conforme, […]

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La competenza disciplinare alternativa dei COA nel caso di illecito commesso a mezzo stampa

La competenza a procedere disciplinarmente nei confronti di un professionista spetta, in via alternativa (in base al criterio della prevenzione), tanto al COA in cui è iscritto l’avvocato quanto al COA nel cui territorio sia stato compiuto il fatto oggetto di indagine, luogo quest’ultimo che -nel caso di illecito commesso a mezzo stampa- va individuato […]

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I limiti deontologici alla pubblicità professionale

La pubblicità informativa è consentita nei limiti fissati dal Codice Deontologico Forense, sicché può essere svolta con modalità che non siano lesive della dignità e del decoro propri di ogni pubblica manifestazione dell’avvocato ed in particolare di quelle manifestazioni dirette alla clientela reale o potenziale. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Vermiglio, Rel. Tacchini), sentenza del […]

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L’involontaria mancata partecipazione del’avvocato all’udienza

Va esclusa la violazione deontologica di cui all’art. 38 cdf laddove risulti sufficientemente provata dall’incolpato l’assoluta involontarietà di non presenziare all’udienza, specie ove l’assenza stessa non abbia di fatto comportato alcun danno al proprio assistito (Nella fattispecie, l’assenza all’udienza era dipesa dalla omessa annotazione della data della stessa nell’agenda di studio, ma il cliente era […]

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I limiti di impugnabilità della delibera che dispone l’apertura del procedimento disciplinare

La delibera di apertura del procedimento disciplinare, pur strutturalmente decisione, ha un contenuto non decisorio del merito e tanto meno anticipatorio di esso, restando quest’ultimo impregiudicato ed affatto condizionato dalla manifesta volontà di sottoporre al vaglio dibattimentale l’accusa. Ne consegue che la revisione spettante al CNF in sede di impugnativa dei provvedimenti di apertura del […]

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La tutela del diritto di difesa nel procedimento disciplinare

Il pieno esercizio del diritto di difesa deve essere assicurato all’incolpato (attraverso le garanzie previste dagli artt. 45 del r.d.l. 1578/1933 e 47 del r.d. 37/1934) solo nel corso del procedimento disciplinare e non anche nella fase anteriore alla sua formale apertura nella quale non esiste ancora una incolpazione. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, […]

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L’archiviazione del procedimento disciplinare non rileva ai fini del ne bis in idem

Il provvedimento di archiviazione di un esposto, con il quale il Consiglio dell’Ordine delibera di non esercitare l’azione disciplinare, è privo del carattere della decisorietà e della definitività, non precludendo, quindi, alcuna successiva iniziativa funzionale all’avvio del procedimento disciplinare, giacché l’ente territoriale svolge un’attività di natura prettamente amministrativa, mentre il divieto di ne bis in […]

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