Il giudizio dinanzi al COA ha natura amministrativa (e non giurisdizionale)

Il procedimento disciplinare che si svolge davanti ai Consigli degli Ordini territoriali ha natura amministrativa e non giurisdizionale, derivandone che, fermo restando il rispetto del diritto di difesa, le forme del procedimento sono improntate a relativa semplicità e devono riferirsi unicamente alle disposizioni contenute nel R.D.L. n. 1578/1933 e nel Regolamento d’attuazione di cui al […]

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La mancata audizione dei testi indicati dall’incolpato

Il Consiglio dell’Ordine nella sua funzione di Giudice della Deontologia, ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, sicché non determina nullità della decisione l’omessa audizione dei testi indicati, quando risulti che il Consiglio abbia ritenuto le testimonianze insufficienti ai fini del […]

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Sospensione cautelare: irrilevante l’assenza di precedenti disciplinari

Nel procedimento cautelare, atteso il rilievo assorbente attribuito dall’art. 43 del R.D.L. n. 1578/1933 al requisito della condotta ascritta e del clamor alla stessa connesso, l’ordinamento non lascia spazio ad apprezzamenti o contemperazioni di altro genere, quali ad esempio il richiamo alla condotta precedentemente illibata del professionista (Nel caso di specie, il ricorrente aveva ritenuto […]

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I due presupposti per la sospensione cautelare dall’esercizio della professione

I presupposti richiesti dall’art. 43 L.P. per il provvedimento di sospensione cautelare dall’esercizio della professione sono: a) la gravità in astratto delle imputazioni penali indipendentemente dalla loro fondatezza; b) il c.d. strepitus fori, ovvero il clamore suscitato dalle imputazioni stesse e la loro rilevanza a livello mediatico. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, Rel. Berruti), […]

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Il termine per la notifica all’interessato della decisione del COA è ordinatorio

Il termine di quindici giorni indicato dall’art. 50, co. 1, r.d.l. n. 1578/1933 (ratione temporis applicabile) per la notifica all’interessato della decisione del C.d.O. ha natura ordinatoria e non perentoria, sicché il mancato rispetto di esso non determina né la nullità del provvedimento adottato né altra ipotesi di vizio del procedimento. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, […]

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Sospensione cautelare: il decorso del tempo dai fatti è irrilevante

Ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione cautelare dall’esercizio della professione è irrilevante che sia decorso un arco di tempo consistente fra la condotta e l’adozione della misura cautelare. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Perfetti, Rel. Berruti), sentenza del 4 marzo 2013, n. 24 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. De […]

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La discrezionalità del COA in tema di sospensione cautelare del professionista non è sindacabile dal CNF

Il potere cautelare esercitato dal C.d.O. ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione è discrezionale e non sindacabile, essendo solo al C.O.A. affidata dall’ordinamento la valutazione della lesione al decoro e alla dignità della professione e quella dell’opportunità dell’adozione della misura cautelare, mentre l’esame del C.N.F. è limitato al controllo di legittimità, restando precluso ogni […]

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Inammissibile il ricorso al CNF proposto in proprio dal praticante avvocato

È inammissibile il ricorso al Consiglio nazionale forense, proposto personalmente dal praticante avvocato giacché, nell’ambito del procedimento disciplinare, la possibilità di proporre ricorso al Consiglio nazionale forense da parte di soggetto non iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori presuppone pur sempre che si tratti di soggetto iscritto almeno all’albo degli avvocati, poiché, in […]

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L’indicazione, in precetto, di voci non dovute e manifestamente abnormi

L’indicazione di voci non dovute e manifestamente abnormi in un atto di precetto relativo al pagamento di propri compensi professionali, costituisce comportamento lesivo della dignità e del decoro della classe forense, concretando violazione dei doveri di lealtà, diligenza e competenza, sanciti agli artt. 6, 8 e 12 del Codice Deontologico. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, […]

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