Avvocato – Tariffe – Parere su congruità della parcella – Inammissibilità.

La giurisdizione speciale del C.N.F. deve considerarsi limitata agli specifici settori espressamente indicati dalla legge professionale e dalle successive leggi di completamento e modifica, e cioè alle materie riguardanti l’attività disciplinare, le elezioni forensi e la tenuta dei registri; nulla, invece, è previsto relativamente ai pareri di congruità sugli onorari. Pertanto il ricorso al C.N.F. […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Determinazione del compenso – Pagamento delle competenze ad opera della parte soccombente – Palmario.

Non integra gli estremi della violazione del dovere di correttezza il comportamento dell’avvocato che, dopo aver informato il cliente di essere stato soddisfatto delle sue competenze dalla controparte, abbia concordato e successivamente ottenuto dallo stesso una somma di denaro a titolo di palmario. (Accoglie ricorso avverso decisone C.d.O. di Ancona, 24 novembre 1993). Consiglio Nazionale […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Determinazione della parcella – Accordo delle parti.

Nel procedimento disciplinare avverso un professionista quando l’unico elemento di accusa è costituito dalla parola interessata del cliente, in contrasto con documenti o con testimonianze, l’asserita violazione del dovere verso il cliente non può ritenersi sussistente. (Accoglie ricorso avverso decisone C.d.O. di Ancona, 24 novembre 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. CASALINUOVO), sentenza […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Prove accusatorie – Dichiarazione accusatoria del cliente come unica prova – Rilevanza – Non sussiste.

Nel procedimento disciplinare avverso un professionista quando l’unico elemento di accusa è costituito dalla parola interessata del cliente, in contrasto con documenti o con testimonianze, l’asserita violazione del dovere verso il cliente non può ritenersi sussistente. (Accoglie ricorso avverso decisone C.d.O. di Ancona, 24 novembre 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Cagnani, rel. CASALINUOVO), sentenza […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di correttezza – Rapporti con la controparte – Rapporti con i colleghi – Uso di espressioni sconvenienti ed offensive in scritti difensivi – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che usi, in scritti difensivi, espressioni gravemente offensive nei confronti del collega e della controparte nei confronti dei quali viene addirittura prospettata l’ipotesi della « pirateria ». (Nella specie in considerazione della pluralità delle offese, del comportamento processuale del ricorrente, e dello stesso tenore delle critiche mosse alla […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento presso il C.d.O. – Notifica di apertura a mezzo di ufficiale giudiziario – Legittimità – Sussiste.

La comunicazione dell’apertura del procedimento disciplinare tramite ufficiale giudiziario, anziché a mezzo lettera raccomandata, come previsto dall’art. 46 d.r. 37/34, non è motivo di nullità, non risultando leso il diritto di difesa dell’incolpato che, anzi, viene edotto dell’apertura del procedimento a suo carico con una forma di notificazione che certamente assicura maggiori garanzie di risultato. […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di dignità, probità e decoro – Rapporti con i terzi – Appropriazione indebita aggravata – Partecipazione in truffa – Inadempimento delle obbligazioni assunte – Protesto di cambiali – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento lesivo della dignità e decoro dell’intera classe forense l’avvocato che, approfittando della sua posizione professionale, partecipi in concorso con altri a plurimi episodi di truffa, che abitudinalmente non adempia alle obbligazioni assunte, che subisca protesto di cambiali e che infine ometta di inviare alla cassa di previdenza la documentazione prescritta. […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Impugnazione – Ricorso al C.N.F. – Deposito oltre il termine perentorio di 20 giorni – Inammissibilità.

La proposizione del ricorso avverso la decisione del C.d.O. in materia disciplinare, oltre il termine perentorio di 20 giorni dalla notifica all’incolpato, determina l’inammissibilità del gravame proposto. (Dichiara inammissibile il ricorso avverso decisione C.d.O. di Trani, 25 febbraio 1995). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. BUCCICO), sentenza del 7 aprile 1997, n. 34

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Omesse informazioni al corrispondente dominus – Omesso invio di fondo spese al collega incaricato – Rapporti con la parte assistita – Transazione conclusa all’insaputa del cliente – Trattenimento somme di spettanza del cliente – Protesto di cambiali – Omesse informazioni al consiglio – Illecito deontologico.

Il professionista che non relazioni il corrispondente dominus o che negligentemente ometta l’invio di fondi allo stesso, che all’insaputa del cliente transiga, firmi, incassi somme, che lasci protestare effetti cambiari, che non risponda alla richiesta di informazioni sollecitata dal proprio consiglio, viene meno ai doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza propri della classe forense. […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Comparizione dell’incolpato – Impedimento – Certificato medico – Mancata dimostrazione dell’impedimento.

L’impedimento dell’avvocato a comparire dinanzi al consiglio dell’ordine nell’ambito di un procedimento disciplinare non può ritenersi sussistente qualora sia sorretto da un certificato medico che, pur attestando la presenza di una lieve patologia, non dimostri il concreto impedimento del professionista a comparire. (Nella specie il certificato riferiva di una influenza senza precisazione, ad esempio, di […]

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