Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento somme date in anticipo dal cliente – Mancato espletamento dell’incarico – Emissione assegni a vuoto – Mancate informazioni al cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che, ingiustificatamente, trattenga somme consegnategli dal cliente per l’adempimento del mandato, ometta di espletare l’incarico professionale assunto e dia al riguardo informazioni non veritiere al cliente, omettendo, altresì, di restituire i documenti in suo possesso, pone in essere un comportamento gravemente lesivo della dignità e decoro dell’intera classe forense. (Nella specie, anche in considerazione […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Dovere di colleganza – Divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega – Sussiste.

Pone in essere un comportamento lesivo del dovere di probità e colleganza l’avvocato che produca ed utilizzi in giudizio documenti e scritti a lui inviati in forma riservata, e per altri fini, da un suo collega. (Nella specie il professionista, dopo aver richiesto ad un collega la bozza di un contratto di compravendita da quest’ultimo […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Obbligo di soddisfare le prestazioni procuratorie affidate ad altro collega – Sussiste.

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché contrario allo spirito di colleganza, l’avvocato che conferisca incarico ad un collega di seguire una procedura e poi non provveda al pagamento della relativa parcella. (Nella fattispecie è stata confermata la sanzione della censura). (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Milano, 27 giugno 1994). Consiglio Nazionale Forense […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i terzi – Trattenimento di somme del fallimento – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che in una procedura fallimentare concorsuale abbia ricevuto il pagamento delle spese legali e non ne abbia dato comunicazione al commissario liquidatore pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante (atteso che il pagamento è pur sempre effettuato in favore della parte e non certo di chi in giudizio la rappresenta). (Rigetta ricorso avverso decisione […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i clienti – Trattenimento di somme di spettanza del cliente – Omessa esplicazione del mandato – Illecito deontologico – Sussiste.

Pone in essere un comportamento gravemente lesivo della dignità e decoro dell’intera classe forense l’avvocato che, percepite somme di denaro dal cliente per l’espletamento del mandato, non svolga l’attività professionale richiesta e trattenga per sé le somme stesse. (Nella fattispecie è stata confermata la sanzione della sospensione per tre mesi). (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento davanti al C.d.O. – Apertura d’ufficio del procedimento disciplinare – Ammissibilità – Sussiste.

L’art. 38, 3º comma della legge professionale forense dispone che il procedimento è iniziato d’ufficio o su richiesta del P.M. ovvero su ricorso dell’interessato. Ben può dunque il C.d.O. deliberare l’apertura del procedimento disciplinare anche sul presupposto della sola conoscenza dei fatti di pubblica notorietà o di semplici informazioni. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Rapporti con il C.d.O. – Obbligo di fornire chiarimenti – Violazione – Illecito deontologico – Sussiste.

Viola il dovere di correttezza l’avvocato che, invitato dal consiglio dell’ordine a fornire chiarimenti in merito ai suoi comportamenti, trascuri di rispondere ai reiterati solleciti. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 17 febbraio 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Mazzarolli), sentenza del 24 maggio 1996, n. 81

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i colleghi – Incarico a collega – Obbligo di chi conferisce l’incarico di corrispondere il compenso spettante al collega nominato – Sussiste.

L’avvocato che incarichi un collega di svolgere funzioni procuratorie risponde in proprio del compenso spettante a quest’ultimo. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma, 17 febbraio 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Cagnani, rel. Mazzarolli), sentenza del 24 maggio 1996, n. 81

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Rinunzia al ricorso da parte del ricorrente – Declaratoria di non luogo a procedere – Sussiste.

L’atto di rinuncia alla impugnazione proposta, ritualmente comunicata e trasmessa dal ricorrente, determina la declaratoria di non luogo a procedere perché cessata la materia del contendere. (Dichiara cessata la materia del contendere per rinuncia al ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Panuccio, rel. Quinzio), sentenza del 24 maggio 1996, n. 80

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Requisiti – Condotta specchiatissima ed illibata – Condanna penale per fatti continuativi di falso ideologico in atto pubblico – Iscrizione – Ammissibilità – Non sussiste.

Non è possibile consentire l’iscrizione all’albo (e se questa sia avvenuta la permanenza) quando il professionista richiedente abbia riportato una condanna penale per fatti continuativi di falso ideologico commesso in atto pubblico, vista anche la ripetitività e sistematicità degli episodi addebitati (nella specie il professionista in qualità di pubblico ufficiale aveva instaurato e consolidato, come […]

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