Avvocato – Tariffe forensi – Richiesta onorari sproporzionati – Violazione dei doveri di probità, dignità e decoro – Sussistenza.

Integra violazione dell’art. 43 cod. deont., II canone, il comportamento del professionista che reiteratamente e sistematicamente esponga nelle note spese di varie cause compensi manifestamente sproporzionati rispetto all’attività svolta. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. Torino, 16 giugno 2005). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f CRICRI’, rel. MARIANI MARINI), sentenza del 22 dicembre 2007, n. 237

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Avvocato – Tariffe forensi – Richiesta onorario eccessivo – Illecito disciplinare – Natura – Istantanea

La richiesta di compensi eccessivi e spropositati costituisce un illecito disciplinare di carattere istantaneo e non continuato, nè in ragione del protrarsi della condotta né a causa del permanere degli effetti tipicamente lesivi. In particolare, il mantenimento dell’originaria richiesta da parte del legale convenuto nell’azione di accertamento del suo compenso non è idonea ad integrare […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con il collega domiciliatario – Dovere di correttezza.

Integra violazione del dovere di correttezza di cui all’art. 22 c.d.f., il comportamento del professionista che, chiesta ed ottenuta dal Collega la collaborazione professionale quale mero domiciliatario in un giudizio civile, ed incaricato quest’ultimo di assolvere taluni adempimenti in relazione alla causa in corso, ometta di dare riscontro alle reiterate richieste di istruzioni del domiciliatario, […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Dovere di correttezza – Dovere di indipendenza e imparzialità.

Integra violazione degli artt. 37 e 51 del codice deontologico la condotta del professionista che, ricevuto incarico dal proprio cliente di rappresentarlo ed assisterlo in una controversia successoria sorta con gli altri coeredi, assuma, dopo la revoca del mandato, la difesa di altro coerede, in quanto il mandato originariamente espletato deve ritenersi tale da limitare […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Natura.

L’eccezione di non conoscenza di una norma del codice deontologico (nella specie l’art. 22) costituisce doglianza destituita di fondamento, giacché, come è noto, le norme del codice deontologico hanno valore ricognitivo del comune sentire della classe forense e, quindi, di condotte già ampiamente consolidate, per prassi generale, nell’ambito dell’esercizio professionale. (Rigetta il ricorso avverso decisione […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Citazione – Rinnovazione – Legittimità.

La rinnovazione della citazione (rectius, la nuova citazione), è atto perfettamente legittimo, potendo bastare anche un semplice avviso per la nuova udienza, così come è altrettanto legittimo il rinvio a nuovo ruolo del procedimento, trattandosi di un mezzo ordinario di vocatio espressamente previsto dall’art. 47 citato decreto. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. Torino, 20 […]

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Avvocato – Tenuta albi – Praticante avvocato – Cancellazione dal registro dei praticanti – Audizione giustificazioni interessato – Necessità.

In tema di cancellazione dal Registro Speciale dei Praticanti Avvocati, deve ritenersi che, trattandosi di procedimento amministrativo, la risalente norma di cui all’art. 37, co. 2, R.D.L. n. 1578/1933, unitamente al successivo art. 45, (che pur si riferisce al procedimento disciplinare e non a quello della cancellazione dall’albo, debba essere interpretata alla luce dei successivi […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Sanzione – Adeguatezza.

Ancorché debbano ritenersi sussistenti le violazioni deontologiche contestate e sanzionate dal CdO con la sospensione del ricorrente dall’attività professionale per mesi quattro, va accolta la richiesta di attenuazione della sanzione allorché il professionista si sia diligentemente adoperato per attenuare le conseguenze della propria negligenza, peraltro verificatasi per ragioni familiari in un momento difficile della sua […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione del C.d.O. – Mancanza sottoscrizione segretario – Mancata attestazione deposito – Nullità.

Ai sensi dell’art. 51, co. 3, del R.D. n. 37/1934, la pronuncia del CdO conclusiva del procedimento disciplinare che sia priva della sottoscrizione del segretario e della mancata attestazione del deposito in segreteria deve ritenersi viziata da nullità insanabile, trattandosi di requisiti essenziali che costituiscono parte integrante del provvedimento decisorio e la cui omissione va […]

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