Inammissibile la qlc delle norme del codice deontologico forense

Le norme del codice disciplinare forense costituiscono fonti normative integrative del precetto legislativo. Esse hanno dunque, per un verso, natura normativa (si consideri che dopo l’emanazione da parte del CNF, il codice disciplinare viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale), per l’altro la loro precettività non è autosufficiente, in quanto è proiezione della norma legislativa che ne […]

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Le norme del codice deontologico forense costituiscono fonti normative integrative del precetto legislativo

Le norme del codice deontologico forense costituiscono fonti normative integrative del precetto legislativo che attribuisce al Consiglio nazionale forense il potere disciplinare, con funzione di giurisdizione speciale appartenente all’ordinamento generale dello Stato, e come tali sono interpretabili direttamente dalla Corte di legittimità. In particolare, esse costituiscono il parametro normativo dell’incolpazione disciplinare per cui compete alle […]

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I limiti al sindacato di Legittimità sulle sentenze CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della S.C soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, nonché, ai sensi dell’art. 111 Cost., per vizio di motivazione, con la conseguenza che, salva l’ipotesi di sviamento di potere, in cui il potere disciplinare sia usato per […]

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Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: l’eventuale mancata descrizione di uno o più comportamenti e della relativa sanzione non genera l’immunità

Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova applicazione nella materia disciplinare forense, ove infatti non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, ma solo l’enunciazione dei doveri fondamentali, tra cui segnatamente quello di esercitare la professione forense “con indipendenza, lealtà, probità, dignità, decoro, diligenza e competenza, tenendo conto del […]

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Radiazione per l’avvocato che si appropri indebitamente di ingenti somme spettanti al cliente

Costituisce gravissimo illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, in violazione dei fondamentali principi della deontologia, incassi per conto del cliente una cospicua somma, omettendo di rendergliene immediatamente conto ed appropriandosene indebitamente. Corte di Cassazione (pres. Virgilio, rel. Ferro), SS.UU, sentenza n. 7073 del 3 marzo 2022

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Procedimento disciplinare: il sindacato di legittimità rimesso alla Corte di Cassazione

In tema di procedimento disciplinare, il sindacato di legittimità rimesso alla Corte di Cassazione dall’art. 36, co. 6, L. n. 247/12 è tale da ricomprendere, oltre all’incompetenza, anche l’eccesso di potere e la violazione di legge, rispetto ai quali vizi può ben assumere rilevanza il difetto di motivazione o la sua manifesta illogicità; ciò tuttavia […]

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Procedimento disciplinare: inammissibile l’impugnazione priva dei riferimenti normativi asseritamente violati

Anche in tema di procedimento disciplinare, l’art. 366, co. 1 n. 4, c.p.c. impone al ricorrente che denunci il vizio di cui all’art. 360, co. 1 n. 3, c.p.c. di indicare, a pena d’inammissibilità della censura, le norme di legge di cui intende lamentare la violazione, di esaminarne il contenuto precettivo e di raffrontarlo con […]

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Procedimento disciplinare: inammissibile l’impugnazione prolissa, generica e confusa

Anche in tema di procedimento disciplinare, ai sensi dell’art. 366, co. 1 n. 3, c.p.c. il ricorso per cassazione deve essere redatto in conformità al dovere processuale della chiarezza e della sinteticità espositiva, dovendo il ricorrente selezionare i profili di fatto e di diritto della vicenda “sub iudice” posti a fondamento delle doglianze proposte in […]

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