La revoca in autotutela del provvedimento impugnato (con rinuncia all’impugnazione)

La revoca in autotutela del provvedimento impugnato (nella specie, sospensione cautelare), con rinuncia alla relativa impugnazione, comporta la cessazione della materia del contendere con conseguente estinzione del procedimento. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Marullo di Condojanni), sentenza del 10 maggio 2016, n. 124 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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La valutazione del requisito della condotta irreprensibile a seguito di condanna penale

La valutazione della condotta irreprensibile (già “specchiatissima ed illibata”) – requisito imprescindibile per l’iscrizione o reiscrizione nell’albo – riguarda l’idoneità del soggetto a svolgere sotto il profilo morale la professione forense; in particolare, nel caso della reiscrizione a seguito di cancellazione per condotte di rilievo penale, detta indagine deve estrinsecarsi in maniera ancora più scrupolosa […]

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La decisione del Consiglio territoriale sull’istanza di ricusazione non è impugnabile al CNF

Tra gli atti impugnabili dinanzi al Consiglio Nazionale Forense non rientra il provvedimento di un Consiglio dell’Ordine territoriale che abbia deciso su una istanza di ricusazione proposta contro alcuni dei suoi componenti, ferma restando la possibilità di impugnare la decisione che il giudice incompatibile compisse ugualmente nel merito pur in composizione tale che avrebbe dovuto […]

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Il decesso dell’incolpato in corso di causa comporta la cessazione della materia del contendere

La sopravvenuta morte dell’incolpato comporta la cessazione della materia del contendere e la conseguente estinzione del procedimento, attesa la natura personale della sanzione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Marullo di Condojanni), sentenza del 3 maggio 2016, n. 119 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Savi), sentenza […]

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Rinuncia al ricorso al CNF ed estinzione del procedimento

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente determina la immediata estinzione del relativo procedimento, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte del Consiglio territoriale appellato. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Orlando), sentenza del 3 maggio 2016, n. 118 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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La violazione dell’obbligo formativo è scriminata dallo stato di necessità

Lo stato di necessità conseguente a grave malattia, propria o di un proprio familiare, esclude rilevanza disciplinare alla violazione dell’obbligo di formazione continua, di cui pertanto costituisce scriminante pur in mancanza di una previa richiesta o concessione di esonero ex art. 15 Reg. CNF n. 6/2014. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Pasqualin), sentenza […]

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La liquidazione delle spese legali non può spingersi al di sotto dei minimi né violare il decoro della professione forense

La facoltà del giudice di liquidare il compenso al difensore, anche in misura dimidiata rispetto ai parametri, incontra il limite dell’art. 2233 comma 2 c.c., che preclude di liquidare somme praticamente simboliche e, come tali, non consone al decoro della professione. Corte di Cassazione (pres. Ragonesi, rel. Genovese), Sez. VI Civ., ordinanza n. 24492 del […]

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Il reato disciplinarmente non tipizzato è un illecito deontologico a forma libera

Il nuovo Codice Deontologico è tuttora ispirato al principio già affermato in tema di norme penali incriminatrici a forma libera, per le quali la predeterminazione e il criterio dell’incolpazione viene validamente affidato a concetti diffusi (id est principi, criteri), generalmente compresi nella collettività̀ in cui il giudice opera, i quali sono utilizzati per classificare, stabilizzare […]

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L’uso consapevole di documenti falsi

Integra condotta disciplinarmente rilevante la consapevole utilizzazione di documenti falsi da parte dell’avvocato che pure non sia stato autore materiale del falso stesso (art. 50 ncdf). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Picchioni), sentenza del 3 maggio 2016, n. 116

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Benefici penali, amnistia e indulto non si applicano in ambito disciplinare

La concessione dei benefici della non menzione e della sospensione della pena (che in sede penale costituisce conseguenza della scelta del rito e dell’incensuratezza) è sostanzialmente ininfluente in sede disciplinare ove, salvo diversa ed espressa previsione del Legislatore, neppure si applicano le disposizioni in tema di amnistia ed indulto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, […]

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