Il termine per la notifica della decisione del COA è ordinatorio

Il termine di quindici giorni, fissato dall’art. 50 r.d.l. n. 1578/33 (ratione temporis applicabile) per il deposito e la notifica della decisione disciplinare del C.d.O., non ha natura perentoria e la sua violazione non determina la nullità del provvedimento adottato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Tacchini, rel. De Giorgi), sentenza del 14 marzo 2015, n. […]

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In dubio pro reo: il principio di presunzione di non colpevolezza vale anche in sede disciplinare

Il procedimento disciplinare è di natura accusatoria, sicché va accolto il ricorso avverso la decisione del C.d.O. allorquando la prova della violazione deontologica non si possa ritenere sufficientemente raggiunta, per mancanza di prove certe o per contraddittorietà delle stesse, giacché l’insufficienza di prova su un fatto induce a ritenere fondato un ragionevole dubbio sulla sussistenza […]

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Addebito disciplinare e indicazione della norma deontologica violata

La omessa o errata indicazione della norma specifica violata non è rilevante ai fini della validità dell’incolpazione, e quindi del procedimento, qualora la contestazione disciplinare contenga una adeguata indicazione della condotta oggetto di addebito, tale da consentire il pieno esercizio del diritto di difesa da parte dell’incolpato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Florio), […]

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L’Associazione Forense “Nuova Camera Penale di Messina” chiede parere sul seguente quesito: “se nella nuova formulazione dell’articolo 29 disp.att. c.p.p. introdotto dal d. L.vo n.6/15, in tema di difesa di ufficio , la legittimazione ad organizzare il corso per difensori di ufficio spetti ad una locale Camera Penale Territoriale (Camera penale territoriale, anche autonoma e indipendente ) o alla Camera Penale territoriale aderente all’unione delle camere Penali Italiane.”

La risposta al quesito deve trarre origine dalla interpretazione dell’articolo 29 disp. att. c.p.p, come novellato, il cui testo, nell’indicare i requisiti per l’iscrizione all’elenco dei difensori disponibili ad assumere difese d’ufficio, recita alla lettera a) del comma 1-bis : “partecipazione a un corso biennale di formazione e aggiornamento professionale in materia penale, organizzato dal […]

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Il COA di Firenze chiede di sapere se: 1. Il Praticante iscritto nel relativo Registro, una volta completati i 6 mesi di pratica, e volendo, successivamente, sostituire i restanti 12 mesi con il diploma delle SSPL o con il tirocinio presso gli Uffici Giudiziari possa cancellarsi da Registro oppure se debba rimanere iscritto sino al rilascio del certificato di compiuta pratica; 2. se si deve procedere alla cancellazione d’ufficio del Praticante dal relativo Registro, una volta rilasciato il certificato di compiuta pratica ed il Praticante non sia abilitato al patrocinio sostitutivo (art. 17, comma 10 lett. b); 3. se gli effetti della cancellazione di cui all’art. 17, comma 11 lett. B comportano anche la cancellazione automatica dal Registro dei Praticanti, oltre che dall’Elenco degli abilitati a questo allegato, senza osservare la procedura prevista dai commi 12, 13 e 14.

1. Si ritiene che il praticante debba rimanere iscritto nel registro, mantenendo il COA il potere di vigilanza sulla proficuità dello svolgimento della pratica, ed il potere disciplinare. 2. L’art. 17, comma 10 prevede la cancellazione dal registro dei praticanti e dall’elenco allegato dei praticanti abilitati al patrocinio sostitutivo, nei seguenti casi: a) se il […]

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Il COA di Pistoia chiede di sapere se un praticante avvocato iscritto dal 19.10.2011 e cancellato a domanda in data 18.12.2014 a seguito del rilascio del certificato di compiuta pratica, possa essere reiscritto e possa contestualmente richiedere e ottenere l’abilitazione al patrocinio. Si chiede di sapere, altresì, quale sia la disciplina applicabile all’abilitazione al patrocinio eventualmente concessa.

La risposta è resa nei termini seguenti. Quanto alla possibilità di reiscrizione con abilitazione al patrocinio, la Commissione richiama il proprio parere n. 111 del 2014, che per maggiore comodità si trascrive qui di seguito: Parere 10 dicembre 2014, n. 111 Quesito n. 443, COA di Avezzano, Rel. Cons. Salazar Il COA di Avezzano chiede […]

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La c.d. “giurisdizione domestica” del CNF è conforme a Costituzione

Le norme che concernono il Consiglio Nazionale Forense, nel disciplinare la nomina dei componenti dello stesso ed il procedimento che innanzi ad esso si svolge, assicurano, per il metodo elettivo della prima e per la prescrizione, quanto al secondo, della osservanza delle comuni regole processuali e dell’intervento del P.M., il corretto esercizio della funzione giurisdizionale […]

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Il dies a quo della prescrizione disciplinare nel caso di illecito deontologico permanente o continuato

Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la […]

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Pluralità di azioni nei confronti della controparte: la liceità processuale della condotta non esclude, di per sè, la sua eventuale rilevanza deontologica

L’art. 49 cdf (ora, 66 ncdf) contiene un precetto che fa divieto all’avvocato di moltiplicare le iniziative giudiziali nei confronti della controparte se non in presenza di effettive ragioni di tutela della parte assistita. La norma contiene un principio corrispondente a quello processualmente disciplinato dall’art. 88 c.p.c. che impone al difensore il dovere di lealtà […]

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