Escluso il diritto a mantenere l’iscrizione all’albo effettuata in difetto dei presupposti di Legge

La cancellazione in autotutela dell’eventuale iscrizione all’albo professionale erroneamente effettuata può intervenire in ogni tempo, in forza del principio di legalità, non sussistendo per converso alcun diritto acquisito del professionista a mantenere l’iscrizione stessa (Nel caso di specie, il COA di appartenenza aveva provveduto alla cancellazione dopo aver appreso che il professionista risultava aver ottenuto […]

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Avvocati stabiliti dalla Romania: la Cassazione conferma (di nuovo) la giurisprudenza del CNF

L’iscrizione nella sezione speciale degli avvocati stabiliti annessa all’albo è subordinata alla iscrizione dell’istante presso la competente organizzazione professionale dello Stato membro di origine (art. 6, co. 2, D.Lgs. n. 96/2001). Con particolar riferimento al titolo di avocat acquisito in Romania, l’autorità competente a cui rivolgersi al fine di verificarne la validità è l’U.N.B.R. – […]

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Il COA di Trento chiede di sapere se sia applicabile anche ai procedimenti disciplinari in corso la previsione di cui all’art. 62, comma 4 della legge n. 247/12, e quali siano i destinatari delle comunicazioni obbligatorie previste dalla medesima disposizione. (Quesito n. 251, COA di Trento)

La Commissione osserva quanto segue. La disposizione richiamata è applicabile anche ai procedimenti disciplinari in corso. La comunicazione della sospensione disciplinare deve essere inviata sia ai soggetti indicati dall’art. 62, comma 4, della legge n. 247/12, sia a quelli indicati dall’art. 35, comma 4, del Regolamento n. 2/14, posto che – come già osservato da […]

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Il COA di Milano formula quesito in merito alla possibilità che mantenga l’iscrizione nell’albo un avvocato italiano iscritto all’A.I.R.E. che, pur conservando il domicilio fiscale in Italia, sia titolare di posizione fiscale all’estero, dove vive e lavora, e non possegga una partita I.V.A. italiana. (Quesito n. 306, COA di Milano)

Rileva nella specie l’art. 7, comma 5, della legge n. 247/12, a mente del quale “gli avvocati italiani, che esercitano la professione all’estero e che ivi hanno la loro residenza, mantengono l’iscrizione nell’albo del circondario del tribunale ove avevano l’ultimo domicilio in Italia. Resta fermo per gli avvocati di cui al presente comma l’obbligo del […]

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Il COA di Firenze formula quesito in merito alla possibilità di pubblicare sul proprio sito l’elenco completo degli avvocati sospesi e radiati e se, comunque, se possa essere pubblicata sulla scheda del singolo iscritto consultabile su Internet, la notizia della sospensione, unitamente alla sua causa. Inoltre, il COA chiede di sapere se la pubblicazione telematica possa sostituire l’affissione di cui all’art. 62, comma 6 della legge n. 247/12 e possa valere altresì quale comunicazione agli iscritti, ai sensi del comma 5 del medesimo articolo. (Quesito n. 283, COA di Firenze)

La risposta è resa nei termini seguenti. Al primo quesito deve darsi risposta affermativa essendo consentita pubblicità sul sito del C.O.A., secondo quanto già espressamente previsto dall’art. 15 c. 3 L. n. 247/2012. Si ritiene altresì che, al fine della miglior tutela dell’interesse pubblico al corretto esercizio della professione, e per garantire la posizione del […]

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Il COA di Roma formula quesito in merito alla possibilità di iscrivere nell’elenco speciale, Avvocati degli Enti pubblici dipendenti di ruolo di un dipartimento dell’Amministrazione dello Stato, nel caso di specie un Ministero, per lo svolgimento di affari propri dell’ente. (Quesito n. 299)

La risposta è resa nei termini seguenti. Ai sensi dell’art. 23 L. n. 247/2012 possono essere iscritti nell’elenco speciale annesso all’Albo gli avvocati di Uffici Legali specificatamente istituiti presso enti pubblici a condizione che risulti assicurata la piena autonomia ed indipendenza. In presenza delle condizioni di cui al successivo comma 2 del medesimo articolo (cioè […]

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I presupposti della “nuova” sospensione cautelare

A differenza della previgente disciplina, la nuova sospensione cautelare può essere deliberata dal C.D.D. competente esclusivamente nei casi previsti dagli artt. 60 Legge Professionale e 32 Reg. CNF n. 2/2014(*), per la durata massima di un anno e a pena di inefficacia ove nel termine di sei mesi dalla sua irrogazione non venga adottato il […]

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La sospensione cautelare non ha natura di sanzione disciplinare

Anche a seguito della riforma professionale, la sospensione cautelare non ha la natura di sanzione disciplinare, ma è un provvedimento amministrativo precauzionale, col quale si intende tutelare il decoro e la dignità della classe forense (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, la Corte ha rigettato l’impugnazione proposta avverso Consiglio […]

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Il cumulo della “vecchia” e della “nuova” sospensione cautelare

In considerazione dei rispettivi diversi presupposti, l’eventuale sospensione cautelare disposta ai sensi dell’art. 43 RDL n. 1578/1933 non impedisce la successiva applicazione della sospensione cautelare disposta ai sensi dell’art. 60 L. n. 247/2012, che non costituisce pertanto bis in idem, dovendosi esclusivamente cumulare i due periodi di sospensione ai fini del computo della durata massima […]

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