Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma pone due quesiti: con il primo chiede di sapere se, alla luce di quanto previsto dall’art. 18 della legge n. 247/2012 e dell’art. 14 bis del D.M. n. 180/2014, l’esercizio della professione forense sia compatibile con la qualità di socio di un organismo di mediazione ex D.Lvo n. 28/2010 e se gli studi legali associati possano essere, a loro volta, soci dei suddetti organismi. Chiede infine di sapere se, in caso di positivo riscontro al quesito che precede, gli avvocati soci dell’organismo e gli avvocati soci dello studio legale associato, che sia anche socio dell’organismo, non annoverati fra i mediatori del medesimo organismo, possano, davanti a quest’ultimo, assumere incarichi defensionali

La risposta al primo quesito è nei seguenti termini: Alla luce dell’art. 18 della L. n. 247/2012 la qualità di socio di un organismo di mediazione non è incompatibile con la professione di avvocato. Gli studi associati possono essere soci dell’organismo di mediazione. Per quanto riguarda il secondo quesito è sufficiente precisare che nello svolgimento […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Verona chiede se può essere iscritto all’Albo degli Avvocati – Elenco Speciale degli Avvocati addetti agli uffici legali – colui che in un ente pubblico strumentale del Comune riveste la carica di Direttore Generale, con attribuzione in capo a lui di ampi poteri di gestione amministrativa.

La risposta al quesito è nei seguenti termini: Per l’iscrizione nell’elenco speciale degli avvocati degli enti pubblici disciplinato dall’art. 23 della L. 247/2012 è necessaria la specifica costituzione presso l’ente di un ufficio legale al quale sia assegnato il professionista con piena indipendenza e autonomia nella trattazione esclusiva e stabile degli affari legali dell’ente stesso. […]

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La Guardia di Finanza formula diversi quesiti in ordine allo svolgimento di attività professionale forense in forma associata, con specifica esclusione della disciplina di svolgimento della professione in forma societaria (sia di persone che di capitali).

In risposta ai quesiti posti, dopo ampia e approfondita discussione, ritiene la Commissione di doversi pronunciare in relazione agli stessi rispettivamente nel modo seguente. 1. L’avvocato ben poteva costituirsi nell’anno 1997 in associazione professionale con altri avvocati ai sensi delle norme sulla società semplice (L. 23 novembre 1939, n. 1815 e art. 2251 c.c.): non […]

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Il COA di Nola chiede di sapere, alla luce della legislazione vigente, ed in particolare degli art.li 12 e 16 del D. Lgs. 93/2001; degli art.li 2, comma 2 e 4 comma 2 del DM 16.8.2016 n. 178 e infine dell’art. 41, comma 6 lettera a della L. 247/2012 se: 1. la data di iscrizione da inserire sul tesserino professionale dell’avvocato integrato sia quella di iscrizione come avvocato stabilito o quella della successiva integrazione nell’Albo Ordinario; 2. sul tesserino dell’avvocato integrato debba essere indicato il titolo originario di provenienza insieme a quello di avvocato; 3. il termine di 5 anni per poter assumere la funzione di dominus nei confronti di un praticante decorra dalla data di iscrizione nella sezione speciale degli Avvocati stabiliti, ovvero dalla data di delibera di integrazione nell’Albo degli Avvocati.

La risposta è nei seguenti termini: Come già rilevato in precedenti pareri di questa commissione (si veda da ultimo il parere n. 44 del 16 marzo 2016), la direttiva sul diritto di stabilimento (Direttiva 98/5/CE recepita in Italia con il D. Lgs. 2 febbraio 2001 n. 96) consente agli avvocati “comunitari” di svolgere stabilmente l’attività […]

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Il COA di Torino formula quesito in merito all’individuazione dell’organo competente a notificare la revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio distrettuale di disciplina.

Dalla lettera dell’art. 60 della legge n. 247/12 è chiaramente desumibile che, mentre il Consiglio distrettuale di disciplina è competente ad adottare, modificare o revocare il provvedimento di sospensione cautelare, il COA resta competente per l’esecuzione del medesimo provvedimento. Coerentemente con tale riparto di competenze, l’art. 61 prevede, al settimo comma, che il C.D.D. dia […]

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Il COA di Verona formula due quesiti: il primo attiene all’interpretazione dell’art.15 del Reg. 6/14, in relazione all’esonero dall’obbligo formativo dei docenti universitari di ruolo per sapere se l’esenzione opera a prescindere dal fatto che l’impegno del docente sia a tempo pieno o definito; il secondo riguarda invece la possibilità di attribuire crediti formativi ai componenti il Consiglio Distrettuale di Disciplina.

Sul primo quesito si rende parere nei seguenti termini. Il Regolamento per la Formazione Continua del Consiglio Nazionale Forense n. 6/2014 approvato nella seduta del 16 luglio 2014 prevede all’art. 15 comma 1 distinte ipotesi di esenzione dall’obbligo di formazione continua e, tra queste, quella per i docenti di ruolo ed i ricercatori confermati delle […]

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Il COA di Roma chiede che si valuti l’applicabilità della legge n. 96/2001 agli iscritti ad un albo professionale di uno Stato membro della Comunità Europea, ma provenienti da un ordine professionale di uno Stato non facente parte della Comunità Europea.

Il quesito sembra riferirsi, nella sua pure imprecisa formulazione, al caso di cittadino extra-UE che, iscritto all’Albo in uno Stato dell’Unione, intenda esercitare il diritto di stabilimento. Tale fattispecie è regolata dall’art. 3 del D. Lvo n.96/2001, con il quale si prevede che il titolo professionale dev’essere acquisito in uno Stato membro UE da un […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara pone il seguente quesito: “Se il praticante proveniente da altro COA, che, in vigenza del Regolamento di cui al D.M. n. 70/2016, non abbia istituito i Corsi obbligatori di formazione per l’accesso alla formazione forense, debba frequentare la Scuola Forense, là ove egli si trasferisca, per tutta la durata della stessa o soltanto per il residuo periodo di pratica.

Va inizialmente premesso che l’interrogativo posto dal COA di Ferrara riguarderebbe esclusivamente i praticanti che abbiano iniziato il periodo di tirocinio non prima del 3 giugno 2016, data di entrata in vigore del succitato D.M. n. 70/2016, a condizione, però, che fosse già stato emanato dal Ministero della Giustizia anche il regolamento che dovrà disciplinare […]

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Il COA di Milano chiede di sapere se : 1. al momento dell’iscrizione come stabilito l’abogado debba indicare di agire d’intesa solamente con un avvocato del libero foro ovvero se sia consentito agire d’intesa con un avvocato iscritto all’elenco speciale degli Avvocati con esercizio limitato alle cause ed affari inerenti l’ufficio al quale sono addetti (nella specie un Ente Pubblico); 2. se possa essere iscritto come stabilito l’abogado che dichiari di essere dipendente di un ente pubblico e di agire quindi di intesa con un avvocato iscritto all’Elenco speciale.

La risposta ai quesiti è nei seguenti termini: Quanto al quesito n. 1, questa Commissione ha già chiarito (pareri 31/2012 53/2013 e 68/2014) come non vi sia obbligo alcuno per l’abogado che intenda iscriversi alla sezione speciale degli Avvocati Stabiliti di allegare in via preventiva una dichiarazione di intesa con un avvocato italiano, ma che […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera ha rappresentato che alcuni Enti locali territoriali rifiutano di riconoscere agli Avvocati iscritti all’Ordine di Matera le spese di trasferta connesse alle prestazioni professionali rese davanti al T.A.R. Basilicata, avente sede nel capoluogo regionale, ovverosia a Potenza. Ciò posto, genericamente richiamata la giurisprudenza di legittimità che esclude il trattamento di trasferta allorquando la prestazione professionale venga resa nell’ambito del circondario, ovvero davanti alle giurisdizioni superiori a sede unica, o ancora a favore del difensore extra districtum nominato dalla parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato, sottopone a questo Consiglio la tematica dianzi esposta.

La commissione osserva quanto segue. Il D.M. n. 55/2014, recante il cosiddetto Regolamento Parametri, espone all’art. 27 i principi che presiedono la liquidazione delle spese sostenute e dell’indennità di trasferta, nei seguenti termini: “All’avvocato, che per l’esecuzione dell’incarico deve trasferirsi fuori dal luogo ove svolge la professione in modo prevalente, è liquidato il rimborso delle […]

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