Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicante

L’istituto della ricusazione (finalizzato alla corretta attuazione del principio di imparzialità) opera esclusivamente nei confronti del Giudice inteso come persona fisica e non come Ufficio Giudiziario, dovendosi, nel non probabile caso di sospetto d’imparzialità di tutti i componenti del collegio, allegare per ciascuno di essi le specifiche cause di ricusazione. Corte di Cassazione (pres. Curzio, […]

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Delibere del COA in materia di iscrizione e cancellazione dall’albo: necessario (e sufficiente) il rispetto del quorum

Sulla validità della deliberazione del consiglio dell’ordine degli avvocati e procuratori, in materia di iscrizione e cancellazione dall’albo, non spiega rilievo la circostanza che il relativo verbale non dia indicazioni sulle modalità di scrutinio e sul numero dei voti favorevoli e contrari, essendo sufficiente che da esso emerga il rispetto delle prescrizioni fissate dall’art 43 […]

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Alla cancellazione dall’albo/registro/elenco per mancanza dei requisiti di iscrizione non si applicano le norme sul procedimento disciplinare

Al procedimento di cancellazione dall’albo per mancanza dei requisiti di iscrizione (art. 17 L. n. 247/2012) non si applicano le norme che regolano il procedimento disciplinare (secondo cui nessuna sanzione “può essere inflitta senza che l’incolpato sia stato citato a comparire davanti ad esso, con l’assegnazione di un termine non minore di dieci giorni, per […]

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I consigli forensi possono notificare i propri atti a mezzo PEC senza bisogno di effettuare le attestazioni di conformità previste per il processo civile

I Consigli forensi sono enti pubblici non economici che hanno facoltà di notificare i propri atti col mezzo della posta elettronica certificata, perfetto equipollente della notifica mediante ufficiale giudiziario, senza peraltro necessità di un’attestazione di conformità od altri requisiti formali previsti invece per gli atti del processo civile. Corte di Cassazione (pres. Curzio, rel. Falaschi), […]

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Esami avvocato: le dimissioni del commissario sono immediatamente efficaci (quale dies a quo per l’ineleggibilità al COA)

Le dimissioni dalla carica di componente della commissione per gli esami di avvocato non hanno natura recettizia e non necessitano di accettazione né di nomina del sostituto ai fini della loro validità, sicché sono immediatamente efficaci quale dies a quo per l’ineleggibilità prevista dall’art. 47 L. n. 247/2012, che – mutando la precedente disciplina (art. […]

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Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale (Nel caso di specie, il ricorso -non pure sottoscritto personalmente dall’incolpato- veniva proposto mediante avvocato non […]

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Difetto di procura: l’art. 182 co. 2 cpc non si applica nei giudizi avanti al CNF

L’art. 182, co. 2, c.p.c. (che, in presenza di un vizio della procura, consente il rilascio della procura in data posteriore alla notificazione dell’atto purché anteriore alla costituzione della parte rappresentata, ed impone al giudice, d’ufficio o su eccezione di parte, di provvedere in ordine alla sanatoria) non opera qualora la legge prescriva il conferimento […]

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La delibera di costituzione della sezione disciplinare non è immediatamente impugnabile al CNF (né al TAR)

La delibera di costituzione della sezione disciplinare da parte del CDD è un atto endoprocedimentale non suscettibile di autonoma impugnazione dinanzi al CNF, né tantomeno dinanzi al giudice amministrativo. Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Vannucci), sentenza n. 71 del 29 luglio 2019 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. Mascherin, rel. Logrieco), sentenza […]

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Assunzione di incarico contro ex cliente possibile solo dopo due anni e, comunque, purché sia estraneo a quello svolto in precedenza

Ai sensi dell’art. 68 cdf (già art. 51 cod. deont. previgente), l’assunzione di un incarico contro un ex-cliente è ammessa quando sia trascorso almeno un biennio dalla cessazione del rapporto professionale e l’oggetto del nuovo incarico sia estraneo a quello espletato in precedenza. Tali condizioni devono ricorrere congiuntamente (Nel caso di specie, l’avvocato accettava l’incarico […]

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