Il COA di Ferrara chiede di sapere se l’invio di una comunicazione a terzi da parte di un avvocato, consistente in un biglietto dove si invita il destinatario a prendere contatto con lo studio senza alcuna ulteriore precisazione relativa sia al soggetto che ha incaricato il legale, sia all’oggetto dell’incontro, risulti conforme a quelle regole di correttezza e trasparenza che l’avvocato deve osservare nell’esercizio della professione.

Non emerge anzitutto, dal tenore del quesito, se la persona a cui il biglietto è indirizzato sia assistita o meno da un collega: si avverte che, in tal caso, sarebbe applicabile l’articolo 41 del Codice deontologica.Diversamente – e in disparte ogni considerazione sul carattere poco elegante, e forse anche lacunoso e poco utile – della […]

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Il COA di Genova formula quesito in merito alla compatibilità tra l’esercizio della professione di avvocato e l’assunzione dell’incarico di Garante comunale per i diritti dei detenuti. In particolare, richiamato il parere n. 30/2017, che aveva escluso l’incompatibilità pur richiamando l’importanza di osservare in ogni caso le norme deontologiche in materia di conflitto di interessi. Alla luce di ciò, chiede di sapere se – in particolare – l’esigenza di osservare tali norme si riferisca anche agli incarichi in essere al momento della nomina.

Ferma restando la necessità di valutare in concreto l’effettiva incidenza dell’incarico sulla tenuta delle norme in materia di conflitto di interessi, si rileva che – in astratto – le ragioni e le esigenze che il parere n. 30/2017 pone alla base del richiamo alle norme in materia di conflitto di interesse – e segnatamente “la […]

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Il COA di Trieste chiede di sapere se sia legittima la richiesta di un avvocato, volta ad ottenere la rimozione della propria data di nascita, del luogo di nascita e del codice fiscale dalla pagina “Albo online” del sito dell’Ordine degli Avvocati.

L’indicazione dei predetti dati è richiesta – come correttamente ricordato dal COA richiedente – dall’articolo 2 del d.m. n. 178/2016, in attuazione dell’articolo 15 della legge n. 247/12. D’altra parte, l’indicazione dei predetti dati è funzionale a garantire la funzione di trasparenza e pubblicità connessa agli Albi e in particolare la corretta identificazione dell’avvocato, ad […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

Accertata la sussistenza degli elementi idonei a sanzionare disciplinarmente la condotta del ricorrente, occorre determinarne la entità, considerando, a tal fine, che agli organi disciplinari è riservato il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura del comportamento deontologicamente non corretto. In particolare, la determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di […]

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“Nuova” pregiudizialità penale: la sospensione del procedimento disciplinare è ora una (facoltativa) eccezione

Con l’entrata in vigore della L. 247/2012 (art. 54), la c.d. pregiudizialità penale ha subìto una forte attenuazione, giacché ora il procedimento disciplinare “si svolge ed è definito con procedura e valutazioni autonome rispetto al processo penale avente per oggetto i medesimi fatti” e “può” essere sospeso solo se ciò sia ritenuto “indispensabile”, ovvero quando […]

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Il peculato è un illecito deontologico permanente

Ai fini della prescrizione dell’azione disciplinare, il peculato è un illecito deontologico permanente e non istantaneo, giacché la condotta disciplinarmente rilevante posta in essere da un avvocato nelle ipotesi appropriative non si esaurisce nell’incasso delle somme destinate a clienti e a terzi, ma si accompagna alla mancata messa a disposizione delle somme riscosse (Nella specie, […]

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La suitas, quale elemento soggettivo (sufficiente) dell’illecito disciplinare

Ai fini della sussistenza dell’illecito disciplinare, è sufficiente la volontarietà del comportamento dell’incolpato e, quindi, sotto il profilo soggettivo, è sufficiente la “suitas” della condotta intesa come volontà consapevole dell’atto che si compie, dovendo la coscienza e volontà essere interpretata in rapporto alla possibilità di esercitare sul proprio comportamento un controllo finalistico e, quindi, dominarlo. […]

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Conflitto di interessi: l’illecito (c.d. di pericolo) tutela l’affidamento della collettività sulla capacità degli avvocati di fare fronte ai doveri che l’alta funzione esercitata impone

Il divieto di prestare attività professionale in conflitto di interessi anche solo potenziale (art. 24 cdf, già art. 37 codice previgente) risponde all’esigenza di conferire protezione e garanzia non solo al bene giuridico dell’indipendenza effettiva e dell’autonomia dell’avvocato ma, altresì, alla loro apparenza (in quanto l’apparire indipendenti è tanto importante quanto esserlo effettivamente), dovendosi in […]

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Il COA di Rieti chiede di sapere se il tirocinante che anticipi un semestre di pratica durante il corso di studi universitari sia tenuto, prima della laurea, a frequentare i corsi di formazione di cui al d.m. n. 17/2018.

L’anticipazione del semestre di tirocinio in costanza di studi universitari comporta l’iscrizione nel Registro, con tutti gli obblighi che ne conseguono, ivi compresa la frequenza dei corsi di formazione obbligatoria. D’altra parte, il d.m. n. 17/2018 non prevede, tra le cause di esonero dalla frequenza del corso, l’anticipazione del semestre di tirocinio in costanza di […]

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Il COA di Latina formula quesiti in merito al rilascio di nulla osta per il trasferimento dell’iscrizione presso altro Ordine.

In particolare, chiede di sapere se:“1) possa essere concesso il nulla osta al trasferimento presso altro Ordine all’iscritto all’Albo nei cui confronti è stato presentato un esposto disciplinare, con trasmissione degli atti al CDD, ma nei confronti del quale non sia stato ancora formulato il capo di incolpazione, né disposta l’archiviazione. In caso positivo se […]

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