Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Rinunzia al ricorso da parte del ricorrente – Declaratoria di non luogo a procedere – Sussiste.

L’atto di rinuncia alla impugnazione proposta, ritualmente comunicato e trasmesso dal ricorrente, determina la declaratoria di non luogo a procedere perché cessata la materia del contendere. (Dichiara cessata la materia del contendere per rinuncia al ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. SCASSELLATI SFORZOLINI), sentenza del 27 novembre 1995, n. 125

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Rinunzia al ricorso da parte del ricorrente – Declaratoria di non luogo a procedere – Sussiste.

L’atto di rinuncia alla impugnazione proposta, ritualmente comunicato e trasmesso dal ricorrente, determina la declaratoria di non luogo a procedere perché cessata la materia del contendere. (Dichiara cessata la materia del contendere per rinuncia al ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. Guidi), sentenza del 6 novembre 1995, n. 122

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Inadempimento obbligazioni assunte – Illecito disciplinare – Sussiste.

L’avvocato che, dopo aver ricevuto in prestito denaro da un amico, non lo restituisca, rimanendo inadempiente per alcuni anni, e subendo i relativi protesti, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante meritevole della sanzione della sospensione per mesi due. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma dell’11 maggio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Determinazione della sanzione – Circostanze sopravvenute – Valutazione – Riduzione della sanzione – Ammissibilità.

Le circostanze personali del professionista, anche se sopravvenute al compimento del fatto illecito, possono essere considerate dal giudice disciplinare ai fini della eventuale riduzione della sanzione inflitta. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma dell’11 maggio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CAGNANI, rel. PANUCCIO), sentenza del 6 novembre 1995, n. 121

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Avviso di udienza – Notifica al portiere dello stabile dove è situato lo studio – Ammissibilità.

Deve ritenersi valida la notificazione dell’avviso di udienza effettuata, in assenza dell’interessato, a mani del portiere dello stabile dove è situato lo studio del professionista, e comunicata al destinatario con raccomandata. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma dell’11 maggio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. CAGNANI, rel. PANUCCIO), sentenza del 6 novembre 1995, […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Provvedimento decisorio – Mancanza di elementi probatori – Nullità del provvedimento – Sussiste.

L’insussistenza di elementi probatori, posti a sostegno del provvedimento disciplinare, comporta necessariamente l’assoluzione dell’incolpato da ogni imputazione ed il conseguente annullamento della decisione adottata. (Accoglie ricorso, in sede di giudizio di rinvio, avverso decisione del C.d.O. di Perugia del 27 giugno 1991). Consiglio Nazionale Forense (pres. ff. PANUCCIO, rel. LUBRANO), sentenza del 6 novembre 1995, […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Richiesta di pagamento – Parcella sproporzionata ed eccessiva – Illecito disciplinare – Sussiste.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l’avvocato che abbia unilateralmente stabilito l’importo del proprio compenso, manifestamente sproporzionato rispetto alle prestazioni svolte e alla utilità conseguita dal proprio cliente, e abbia altresì indotto lo stesso cliente, contro la sua volontà, a riconoscere la congruità di tali onorari. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. Cagliari del 13 […]

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L’avvocato può registrare la telefonata del collega a tutela del proprio cliente

Non tutte le registrazioni magnetiche, effettuate da un avvocato all’insaputa dell’interlocutore, rappresentano una condotta scorretta e riprovevole sul piano deontologico; devono, infatti, ritenersi legittime quelle effettuate al fine di evitare un danno ingiusto al proprio cliente. (Nella fattispecie il professionista aveva registrato le conversazioni intercorse con il legale della controparte al fine di acquisire la […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Rapporti con il giudicato penale – Autonomia del procedimento disciplinare – Sussiste.

Secondo il disposto del nuovo rito penale, deve escludersi un qualsiasi automatismo tra la sentenza penale di condanna e la decisione disciplinare. Il giudice disciplinare, infatti, è tenuto a valutare liberamente gli elementi probatori di carattere logico sui quali può pervenire a conclusioni diverse rispetto al giudice penale. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di […]

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Avvocato e procuratore- Procedimento disciplinare- Prova della regolare convocazione dei componenti del C.d.O. – Necessità – Sussiste.

Non assolve all’onere dimostrativo della regolare convocazione dei membri del consiglio la mera indicazione contenuta nel verbale della seduta, dove si dia atto genericamente dell’avvenuta convocazione del consiglio stesso. (Accoglie ricorso avverso decisione C.d.O. di Napoli del 6 ottobre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. RICCIARDI, rel. D’ARLE), sentenza del 6 novembre 1995, n. 116

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