L’oggetto di valutazione nel procedimento disciplinare è il comportamento complessivo dell’incolpato

In ossequio al principio enunciato dall’art. 21 cdf (già art. 3 codice previgente), nei procedimenti disciplinari l’oggetto di valutazione è il comportamento complessivo dell’incolpato e tanto al fine di valutare la sua condotta in generale, quanto a quello di infliggere la sanzione più adeguata, che non potrà se non essere l’unica nell’ambito dello stesso procedimento, […]

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Sui conflitti di competenza tra CDD decide il CNF

Il CNF è competente, ai sensi dell’art. 36 L. n. 247/2012, a pronunciarsi in ordine ai conflitti – negativi o positivi – di competenza tra CDD diversi. Tale conflitto, peraltro, è ammissibile anche se solo potenziale (virtuale), ovvero quando ancora nessun procedimento disciplinare risulti ancora aperto tra i CDD stessi, allorché il relativo ricorso risulti […]

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Procedimento disciplinare: competenza territoriale e criterio della prevenzione

La competenza a procedere disciplinarmente è attribuita al CDD del distretto ove il professionista è iscritto, o a quello del distretto nel quale è avvenuto il fatto per cui si procede, fermo in ogni caso il principio della prevenzione con riguardo al momento dell’iscrizione della notizia nel registro riservato. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Corona, […]

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Uso e spaccio di sostanze stupefacenti: la potenziale rilevanza deontologica della vita privata

Il conclamato stato di tossicodipendenza e la detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti costituisce comportamento gravissimo che lede enormemente l’immagine della professione forense ed in quanto tale giustifica la massima sanzione disciplinare, la quale tuttavia può essere eventualmente attenuata, ex art. 21 cdf, nel caso di profonda resipiscenza dell’incolpato, il quale spontaneamente intraprenda […]

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PROCEDIMENTO Disciplinare avvocato – Udienza ex art. 59, lett. d), della l. n. 247 del 2012 – Disciplina per l’emergenza Covid – Applicazione – Fondamento.

In tema di giudizi disciplinari degli avvocati, l’art. 59, lett. d), della l. n. 247 del 2012 qualifica come “udienza dibattimentale”, e non come semplice riunione, la fase dinanzi al Consiglio dell’Ordine distrettuale e ciò in ragione della funzione giustiziale svolta da tale organo; al relativo procedimento si applica, pertanto, la disciplina per l’emergenza Covid, […]

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Impugnazione in Cassazione e mancato tempestivo deposito della copia autentica della sentenza del CNF

È improcedibile l’impugnazione avverso le sentenze del Consiglio Nazionale Forense qualora, congiuntamente al ricorso, non sia depositata la copia autentica della decisione impugnata come stabilito dall’articolo 369, secondo comma, n.2 c.p.c., a nulla rilevando l’eventuale successivo deposito in quanto tardivo. Corte di Cassazione (pres. Travaglino, rel. Graziosi), SS.UU, sentenza n. 34207 del 21 novembre 2022

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DOVERI DI LEALTÀ E PROBITÀ CODICE PREVIGENTE – VIOLAZIONE – CASISTICA

L’Avvocato che, avendo acquisito notizie su un procedimento penale in fase istruttoria al quale è estraneo, le trasmette alla stampa viola i doveri di lealtà e probità di cui all’art. 5 CDF previgente, recando tale condotta danno alla prosecuzione delle indagini ed all’immagine dell’Avvocatura.(Nel caso di specie è stata inflitta la sanzione della sospensione dall’attività […]

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Illecito disciplinare a forma libera o “atipico”: l’eventuale mancata descrizione di uno o più comportamenti e della relativa sanzione non genera l’immunità

Il principio di stretta tipicità dell’illecito, proprio del diritto penale, non trova applicazione nella materia disciplinare forense, ove infatti non è prevista una tassativa elencazione dei comportamenti vietati, ma solo l’enunciazione dei doveri fondamentali, tra cui segnatamente quello di esercitare la professione forense “con indipendenza, lealtà, probità, dignità, decoro, diligenza e competenza, tenendo conto del […]

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