La richiesta di un compenso mediatorio da parte di un avvocato viola i doveri di correttezza e di probità che devono contraddistinguere l’esercizio della professione forense. (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione del C.d.O. di Bari 3 ottobre 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Diego), sentenza del 4 marzo 1995, n. 20