Avvocato – Tenuta albi – Procedimento penale o disciplinare a carico del professionista – Richiesta del professionista di cancellazione dall’albo – Inammissibilità.

È vietato pronunciare la cancellazione su richiesta del professionista quando a carico dello stesso sia in corso un procedimento penale o disciplinare, come disposto dall’articolo 37 r.d.l. 1578/33. (Rigetta il ricorso avverso decisione del C.d.O. di Treviso, 13 gennaio 1997). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Galati, rel. Siciliano), sentenza del 30 dicembre 1998, n. 250

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di probità e correttezza – Appropriazione somme – Sottrazione beni alla curatela fallimentare – Illecito deontologico.

L’avvocato che, nella funzione di curatore fallimentare, sottrae ingenti somme alla curatela fallimentare pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante perché lesivo del dovere di probità e correttezza propri della classe forense. (Nella specie in considerazione della reiterazione nel tempo degli atti sottrattivi, della rilevante entità della somma oggetto di appropriazione e della mancanza di […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Rapporti tra procedimento disciplinare e penale – Autonomia.

Il procedimento disciplinare È autonomo rispetto al procedimento penale, sicchè la sussistenza di un procedimento penale non obbliga alla sospensione del procedimento disciplinare instauratosi per lo stesso fatto. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Treviso, 3 febbraio 1997). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Galati, rel. Siciliano), sentenza del 30 dicembre 1998, n. 249

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Prescrizione – Decorrenza – Apertura del procedimento penale – Interruzione decorrenza termine prescrizionale – Non sussiste.

L’azione disciplinare si prescrive nel termine di cinque anni dalla commissione del fatto disciplinarmente rilevante, a nulla rilevando l’eventuale apertura, nel predetto termine, del procedimento penale, ove non sia stato aperto il procedimento disciplinare. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Perugia, 24 maggio 1996). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Galati, rel. Franco), sentenza del […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Appropriazione somme – Illecito deontologico.

L’avvocato che trattenga indebitamente somme di spettanza del cliente, avute in ragione del mandato, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante perché lesivo della dignità e del decoro dell’intera classe forense. (Nella specie in considerazione del ravvedimento e della successiva restituzione delle somme trattenute la sanzione della sospensione è stata ridotta da mesi dieci a […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Appropriazione somme del cliente – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante e in contrasto con il dovere di lealtà, correttezza e dignità l’avvocato che si appropri di denaro di appartenenza del cliente. (Nella specie in considerazione del ravvedimento e della successiva restituzione è stata confermata la sanzione della cancellazione dall’albo). (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Venezia, 17 […]

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Avvocato – Tenuta albi – Procedimento – Impugnazione – Interesse ad agire – Necessità.

È inammissibile ed improcedibile il ricorso proposto dal professionista avverso un provvedimento per il quale non sussista interesse ad agire essendo il provvedimento domandato, rispetto alla fattispecie dedotta in giudizio, inidoneo a far conseguire al soggetto un vantaggio pratico e a realizzare una volontà di legge suscettibile di concreta attuazione. (Nella specie il professionista, sebbene […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Decisione – Motivazione insufficiente e contraddittoria – Nullità

La decisione disciplinare che utilizza un percorso logico tortuoso e contraddittorio, sganciato completamente dai fatti, così come cronologicamente richiamati e accaduti, deve essere dichiarata nulla per contraddittoria ed insufficiente motivazione. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Taranto, 20 febbraio 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. Buccico, rel. Cricrì), sentenza del 23 dicembre 1998, n. 243

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Avvocato – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Azione contro il cliente per il pagamento della parcella – Ammissibilità.

È legittimo l’inizio di una azione giudiziaria nei confronti dei clienti per il pagamento delle prestazioni professionali, quando si sia concluso il procedimento per il quale l’avvocato ha prestato la propria assistenza, e per il quale ha diritto al pagamento. (Accoglie il ricorso avverso decisione C.d.O. di Udine, 27 gennaio 1995). Consiglio Nazionale Forense (pres. […]

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Avvocato – Norme deontologiche – Principi generali – Rapporti con la parte assistita – Omesse informazioni al cliente – Trattenimento documenti – Espressioni offensive – Omessi chiarimenti al C.d.O. – Illecito deontologico.

Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante il professionista che ometta di informare il cliente sull’esito negativo della causa, non restituisca i documenti avuti in ragione del mandato, usi espressioni sconvenienti e offensive nei confronti della parte assistita e ometta di fornire chiarimenti al C.d.O. sul suo comportamento. (Nella specie, essendo venute meno alcune delle […]

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