Non sussiste un vizio di contraddittorietà tra motivazione e dispositivo di una decisione che assolve l’incolpato pur censurandone il comportamento in quanto è possibile il realizzarsi di un comportamento complessivamente censurabile, ma non a tal punto da giustificare una delle sanzioni previste dall’art. 40 della legge professionale. (Rigetta il ricorso avverso decisione C.d.O. di Messina, […]