Pone in essere un comportamento deontologicamente l’avvocato che stabilisca unilateralmente un compenso sproporzionato rispetto alle prestazioni svolte ottenendo il consenso e facendo credere con l’inganno al cliente, straniero e con gravi condizioni fisiche e psichiche, di aver chiesto solo il dovuto in base alle tariffe vigenti. (Nella specie è stata confermata la sanzione della censura). […]