La delibera del COA in materia di iscrizione e cancellazione dall’albo: necessario (e sufficiente) il rispetto del quorum

Sulla validità della deliberazione del consiglio dell’ordine degli avvocati e procuratori, in materia di iscrizione e cancellazione dall’albo, non spiega rilievo la circostanza che il relativo verbale non dia indicazioni sulle modalità di scrutinio e sul numero dei voti favorevoli e contrari, essendo sufficiente che da esso emerga il rispetto delle prescrizioni fissate dall’art 43 […]

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In sede di appello, il CNF può integrare la motivazione carente del provvedimento del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità del provvedimento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in quanto, alla carenza di motivazione, il Consiglio Nazionale Forense quale giudice di appello può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Borsacchi), sentenza del 29 novembre 2012, n. 181 NOTA: In senso […]

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Il termine per la notifica delle decisioni del COA è ordinatorio

La tardività della notificazione all’interessato delle deliberazioni del consiglio dell’ordine degli avvocati e procuratori, per inosservanza del termine di quindici giorni, fissato dall’art 37 della legge professionale forense (rdl 27 novembre 1933 n 1578), non determina, in difetto di espressa previsione di legge, la inefficacia dei relativi provvedimenti, ma comporta soltanto lo spostamento del termine […]

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Procedimento dinanzi al CNF: la comunicazione e notificazione alle parti con domicilio eletto in Roma

Nel procedimento dinanzi al consiglio nazionale forense, disciplinato dal rd 22 gennaio 1934 n 37, le comunicazioni e notificazioni (nella specie, notifica dell’atto di riassunzione in sede di rinvio), nei confronti delle parti che abbiano adempiuto all’onere di eleggere domicilio in Roma, secondo la previsione dell’art 60 terzo comma del citato decreto, vanno effettuate presso […]

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La delibera di archiviazione non è impugnabile al CNF

La deliberazione dei COA territoriali che dispone l’archiviazione del procedimento non è immediatamente impugnabile innanzi al CNF, non essendo riconducibile all’elenco tassativo degli atti scrutinabili dal Consiglio Nazionale in materia disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (Pres. f.f. Salazar, Rel. Del Paggio), sentenza del 29 novembre 2012, n. 179 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (Pres. […]

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Cancellazione dall’albo e audizione dell’interessato

A soddisfare il precetto dell’art. 37 R.D.L. n. 1578 del 1933, convertito in legge n. 36 del 1934, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e di procuratore, il quale stabilisce che la cancellazione dall’albo professionale non può essere pronunciata dal consiglio dell’ordine se non dopo aver sentito l’interessato nelle sue giustificazioni, non occorre che l’interessato stesso […]

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L’avvio del procedimento disciplinare non richiede necessariamente un esposto

L’esercizio dell’azione disciplinare non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito deontologico, atteso che il COA, ai sensi dell’art. 38, comma 3, L.P., può deliberare l’apertura del procedimento disciplinare anche sul presupposto della semplice conoscenza di fatti di pubblica notorietà o di mere informazioni, a nulla rilevando, ai fini dell’esercizio dell’azione disciplinare, la […]

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La cancellazione d’ufficio dall’albo per trasferimento della residenza

A norma dell’art. 37 n. 4 R.D.L. n. 1578 del 1933, convertito in legge n. 36 del 1934, sull’ordinamento delle professioni di avvocato e di procuratore, il consiglio dell’ordine deve cancellare d’ufficio dall’albo l’avvocato che abbia trasferito la sua residenza fuori della circoscrizione del tribunale presso cui sia iscritto. Il consiglio non è obbligato a […]

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Il COA può avviare il procedimento disciplinare anche d’ufficio

Il C.d.O. degli avvocati ha il potere dovere di promuovere d’ufficio l’azione disciplinare allorquando venga a conoscenza di fatti lesivi dell’onore dei professionisti iscritti e del decoro della classe forense, l’esercizio di tale potere non è condizionato dalla tipologia della fonte della notizia dell’illecito disciplinare rilevante, che può essere costituita anche dalla denuncia di persona […]

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