Rinuncia al ricorso al CNF ed estinzione del procedimento

La rinuncia all’impugnazione proposta da parte del ricorrente (nella specie, dallo stesso dichiarata a mezzo PEC, inviata al CNF e al COA), determina la immediata estinzione del relativo procedimento, non essendo a tal fine necessaria la sua accettazione da parte del C.d.O. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Neri), sentenza del 11 giugno 2015, […]

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La rilevanza istruttoria in sede deontologica delle prove raccolte nel processo penale

Il giudice disciplinare può utilizzare anche ad esclusiva base del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale conclusosi con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, ferma restando l’autonomia della valutazione sulla rilevanza disciplinare del fatto. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Merli), sentenza del 11 giugno 2015, n. 90 NOTA: In […]

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Procedimento di iscrizione all’albo e jus superveniens

Nell’ambito dei procedimenti (amministrativi) avanti al COA, vige il principio del “tempus regit actum”, che impone di applicare ai procedimenti stessi le disposizioni normative sopravvenute finché ancora in corso, malgrado l’atto di impulso di parte sia stato posto in essere in data anteriore al nuovo quadro normativo (Nel caso di specie trattavasi di domanda di […]

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Inammissibile l’impugnazione al CNF proposta a mezzo difensore non cassazionista o privo di procura speciale (precedente al deposito del ricorso)

Nel giudizio dinanzi al CNF, l’incolpato può difendersi personalmente, purché iscritto nell’albo professionale ed in possesso dello ius postulandi, ovvero farsi assistere da altro avvocato, purché iscritto all’Albo dei patrocinanti davanti alle Giurisdizioni Superiori e munito di mandato speciale antecedente alla proposizione del ricorso, non operando nella fattispecie la sanatoria e/o ratifica ex art. 182, […]

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La natura (di per sè) afflittiva delle sanzioni disciplinari non può essere invocata al fine di sottrarvesene

Le ricadute della sanzione disciplinare sulla vita professionale del condannato, a causa delle doglianze di carattere deontologico che potrebbero essergli rivolte dai colleghi, sono giuridicamente irrilevanti (Nel caso di specie, il ricorrente aveva eccepito l’illegittimità della sanzione disciplinare per via della sua natura ontologicamente afflittiva. In applicazione del principio di cui in massima, il CNF […]

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Il COA di Torino chiede se possa essere iscritto nella Sezione Speciale dell’Albo per l’esercizio permanente della professione con titolo professionale d’origine un avvocato di altro paese comunitario che, dipendente di ente pubblico, intenda svolgere la professione unicamente nell’interesse e per gli affari dell’ente di cui è dipendente, agendo d’intesa con altro avvocato regolarmente iscritto nell’Elenco Speciale degli addetti all’Ufficio legale di enti pubblici.

In risposta al quesito posto, ritiene la Commissione di doversi pronunciare nel senso che nulla osti, esistendone i presupposti di legge, all’iscrizione dell’avvocato di altro Paese dell’Unione Europea, che intenda stabilirsi ed esercitare la professione in Italia, nella Sezione Speciale degli Avvocati Stabiliti, anche qualora questi sia dipendente di ente pubblico ed intenda svolgere la […]

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Il Consiglio dell’Ordine di Bologna chiede se l’assolvimento dell’obbligo formativo nel triennio precedente costituisca condizione per il mantenimento dell’iscrizione dell’avvocato negli elenchi dei difensori d’ufficio e degli avvocati abilitati al patrocinio a spese dello Stato.

Ricordato come l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale (art. 11 legge professionale) miri alla tutela del cittadino e sia quindi un requisito essenziale per il corretto svolgimento della professione, si ritiene, in linea con i pareri prima d’ora espressi (20.2.2015 n.20), che la formazione continua costituisca un “prerequisito” per […]

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Il Consiglio dell’Ordine di Trapani chiede di sapere se a seguito della riduzione della durata del tirocinio a diciotto mesi (introdotta dall’art. 9 del D.L. 1/2012) il praticante avvocato che abbia svolto il tirocinio limitatamente ad un semestre di pratica e che abbia ottenuto il certificato di compiuta pratica avvalendosi ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1 del D.M. Giustizia 11 dicembre 2001, n. 475 del beneficio della sostituzione di un anno di pratica attraverso il conseguimento del diploma in una scuola di specializzazione per le professioni legali possa chiedere l’abilitazione al patrocinio provvisorio (ex art. 8 RDL 1578/33) avendo proficuamente concluso solo un semestre di pratica frequentando lo studio del professionista e le aule di giustizia secondo la disciplina di legge.

Il parere è reso nei seguenti termini: Questa Commissione ha già chiarito più volte, (si veda, da ultimo il parere 97 del 14.5.2014), che l’equipollenza del diploma conseguito presso una Scuola di specializzazione per le professioni legali di cui all’art. 16 del D. Lgs. n. 398/1997 ai fini dello svolgimento di un anno di pratica […]

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