Il COA di Bari chiede di sapere se sia possibile procedere alla elezione dei componenti del Consiglio dell’Ordine mediante un sistema misto, cioè con voto elettronico e voto tradizionale (cartaceo), nel senso di offrire all’elettore la possibilità di scegliere, in via alternativa fra l’uno e l’altro sistema.

Le modalità di voto a garanzia della loro regolarità, uniformità e trasparenza, devono essere le medesime per tutti gli elettori, in tal modo garantendosi il principio fondamentale della segretezza del voto (e di cui anche all’art. 10, comma 2, del Regolamento elettorale) di cui al D.M. 170/2014 quale condizione necessaria per la libera manifestazione della […]

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Il COA di Lecce chiede parere sull’interpretazione dell’art. 14 del Regolamento per l’elezione dei Consigli distrettuali di disciplina, ritenendo non sufficientemente chiara la disposizione che regola l’insediamento di detti organi, anche con riferimento alle successive operazioni di elezione delle cariche.

Il parere è reso nei seguenti termini. La norma in esame non pone problemi interpretativi. Essa, nel disporre che i CDD si insedieranno a decorrere dal 1 gennaio 2015, fissa il termine a quo della loro entrata in funzione. L’effettivo insediamento ha luogo tuttavia nell’apposita prima riunione convocata dal Presidente dell’Ordine distrettuale a sua discrezione, […]

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Il COA di Trapani formula quesiti in merito al funzionamento dell’assemblea degli iscritti di cui all’art. 27 della legge n. 247/2012.

Nel primo quesito, il COA chiede di sapere quali siano le regole che disciplinano il funzionamento dell’assemblea degli iscritti, ed in particolare se sia previsto un quorum costitutivo e se l’assemblea possa o debba essere convocata in prima e seconda convocazione. Quanto alle regole per il funzionamento, l’art. 27, comma 3, rinvia ad un decreto […]

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L’Ordine di Termini Imerese prospetta la propria interpretazione della normativa primaria e regolamentare in tema di composizione del proprio COA (nello specifico costituito da 11 consiglieri) e di formazione delle liste.

Va premesso che dal COA rimettente viene ipotizzata l’esistenza di un principio di “rapporto minimo tra i generi” che è estraneo al sistema della L. 247/2012 e del regolamento elettorale che prevede invece, ex art. 28 L. 247/2012 II c., esclusivamente che il genere meno rappresentato debba ottenere una “quota minima” di consiglieri pari a […]

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano chiede di sapere se, a seguito del decesso del proprio Presidente, possa continuare ad operare con il Presidente “facente funzione” fino alla scadenza del mandato.

A parere della Commissione, nulla vieta che il Consiglio, nell’esercizio della sua autonomia organizzativa, possa decidere di continuare ad operare con il Presidente “facente funzione”. Consiglio nazionale forense (Perfetti), parere 10 dicembre 2014, n. 118 Quesito n. 464, COA di Milano

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Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova chiede di sapere se, a seguito di dimissioni di un Consigliere, debba procedere all’integrazione del collegio mediante indizione di elezioni suppletive se debba sin d’ora farsi applicazione dell’art. 28, comma 6, della legge n. 247/12, che prevede che all’integrazione del collegio si proceda mediante subingresso del primo dei non eletti.

Il Consiglio Nazionale Forense, già nell’immediatezza dell’entrata in vigore della legge 31 dicembre 2012 n. 247, il cui art. 65, comma 2 ha prorogato i Consigli circondariali in carica sino al 31 dicembre 2014, ha precisato che il funzionamento degli stessi rimane, nel periodo transitorio, disciplinato dalle previsioni del R.D.L. n. 1578/1933, del R.D. n. […]

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Il COA di Latina pone due quesiti, relativi peraltro ad un’unica, principale questione: a) Se sia sufficiente per gli Avvocati stabiliti, ai fini dell’inserimento nelle liste del patrocinio a spese dello Stato, un’anzianità biennale di iscrizione nella Sezione Speciale loro riservata dell’Albo degli Avvocati costituito nella circoscrizione del Tribunale in cui hanno stabilmente fissato la residenza o il domicilio professionale, ovvero se possano chiedere l’inserimento nelle liste anzidette solo dopo aver maturato due anni di anzianità di iscrizione all’Albo ordinario, al quale potranno iscriversi decorso un triennio di iscrizione alla Sezione speciale “stabiliti”, avendo nel mentre esercitato in modo effettivo e regolare; b) Se sia sufficiente per gli Avvocati stabiliti, che fossero nominati ai sensi dell’art. 80 del D.P.R. n. 115/2002, indicare l’Avvocato con il quale agiscono di intesa, senza necessariamente procedere ad una nomina congiunta con il medesimo.

La Commissione osserva quanto segue. Esiste una sostanziale differenza fra l’Avvocato stabilito e l’Avvocato integrato, sancita dalle previsioni al riguardo recate dall’art. 4 del D.Lvo n. 96/2001. L’Avv. stabilito infatti, ai sensi del comma 1, esercita la professione alle condizioni specificate nel Titolo I del succitato Decreto, mentre l’Avvocato integrato, ai sensi della comma 2, […]

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Il COA di Patti chiede di sapere: a) fino a quando, dopo la loro emissione, possono essere eseguiti i provvedimenti sanzionatori (nella specie sospensione dall’esercizio professionale); b) a chi appartenga la relativa competenza nel caso in cui la sanzione è stata inflitta a un praticante avvocato iscritto nel registro di un COA ma successivamente iscritto nell’albo degli avvocati di altro Ordine.

La risposta al quesito è nei seguenti termini: La deliberazione con la quale il COA applica la sanzione disciplinare ha natura di provvedimento amministrativo non suscettibile di prescrizione. Esso può dunque essere posto ad esecuzione senza limiti di tempo permanendo il pubblico interesse a detta esecuzione. Competente all’esecuzione è il COA nel cui albo professionale […]

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Il COA di Palmi chiede di sapere se un iscritto nel Registro praticanti dal 9 novembre 2009, non abilitato al patrocinio e che non ha mai svolto la pratica forense, possa iniziare a svolgerla a decorrere dal 2014.

La Commissione osserva che la pratica prevista dall’art. 17 del R.D.L. n. 1578/1933 dev’essere svolta, ai sensi dell’art. 1 del D.P.R. n. 101/1990, “con assiduità, diligenza, dignità, lealtà e riservatezza”. Soddisfatto questo requisito e ricevuta l’attestazione di cui all’art. 9 del succitato D.P.R., il praticante può accedere all’esame di concorso. Rilevato, infine, che nessuna delle […]

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Il Coa di Treviso chiede di sapere se la disposizione del comma 1 dell’art.6 del D.M.4.8.14, n.139 (divieto di esercitare le funzioni di mediatore in procedure davanti all’organismo presso cui il mediatore è iscritto) trovi applicazione anche nei confronti dell’organismo di mediazione istituito dall’Ordine degli Avvocati.

La risposta è nei seguenti termini. La disposizione relativa al divieto di esercizio delle funzioni di mediatore davanti all’organismo in cui il mediatore è iscritto si applica a tutte le procedure oggetto del divieto, senza eccezioni. Consiglio nazionale forense (Salazar), parere 10 dicembre 2014, n. 113 Quesito n. 447, COA di Treviso

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