Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli) attiene all’obbligo di reperibilità di cui alle recenti innovazioni normative in tema di difesa d’ufficio, ed in particolare al presunto dovere di dotarsi di telefono cellulare.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – ritiene la Commissione che all’obbligo di reperibilità di cui alle vigenti norme in materia di difesa d’ufficio possa ottemperarsi anche con altri strumenti tecnologici, alternativi ed equipollenti al telefono cellulare (ad es. i cd. “cercapersone”), e che il […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo) attiene alla possibilità di rilascio di copia dei verbali del Consiglio dell’ordine.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: l’accesso ai documenti consiliari al terzo che ne faccia motivata richiesta è consentito solo, come enunciato dal Consiglio di Stato (Cons. St., ad. plen., 4 febbraio 1995, n. 2), ove sussista un comprovato e specifico interesse “personale” e “concreto” […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro) attiene ai poteri del COA in sede di concessione del certificato di compiuta pratica.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione ritiene di confermare la propria consolidata opinione, secondo cui il potere di verifica del Consiglio dell’ordine competente sull’effettività della pratica, con particolare riferimento al “profitto” (cfr. art. 10 R.D. 22 gennaio 1934, n. 37), non può […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Viterbo) concerne la legittimità dello statuto di una associazione professionale, ed in ispecie degli articoli che prevedono l’esecuzione in forma associata dell’attività professionale (art. 2), l’assunzione dei mandati da parte dell’associazione (art. 9), la ripartizione degli incarichi assunti tra gli associati, in caso di scioglimento e liquidazione dell’associazione (art. 16).

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione, fatta salva la distinzione tra la fattispecie di cui al quesito e l’esercizio in forma societaria della professione, oggi legittimo secondo la disciplina di cui al d. lgsl. n. 96/2001, osserva quanto segue. Lo studio associato […]

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara) attiene alla possibilità per uno studio legale di effettuare consulenza legale via internet, nell’ambito di una rivista telematica, e di inserire sul relativo sito immagini dei componenti lo studio.

Dopo ampia discussione la Commissione fa propria la proposta del relatore, ed adotta il seguente parere: – la Commissione, nel prendere atto che la materia oggetto del quesito è allo stato in procinto di ricevere una specifica regolamentazione in sede di modifiche del codice deontologico forense, già approvate dalla competente Commissione del CNF, e inviate […]

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Il Ministero della giustizia rivolge al CNF questione sollevata dall’ordine di Catania e relativa a note problematiche interpretative della vigente rinnovata disciplina in materia di patrocinio a spese dello Stato.

La Commissione rileva che il Consiglio nazionale ha licenziato in merito apposita circolare interpretativa, su proposta della Commissione tariffe (rel. l’avv. Vaccaro), e demanda al segretario di provvedere ad informare l’ufficio competente del Ministero della Giustizia”. Provvedo pertanto ad allegare copia della citata circolare, già da tempo inviata a tutti gli ordini circondariali. Consiglio Nazionale […]

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Il Consiglio (dell’Ordine degli Avvocati di Mantova) richiede alla Commissione di più dettagliatamente indicare ed esplicitare le motivazioni che hanno fondato il precedente parere, reso nel senso che le cariche di vicepretore onorario e di giudice di pace siano equiparabili al fine di sommare i periodi occupati per lo svolgimento delle funzioni nell’uno e nell’altro ufficio.

Dopo ampia discussione la Commissione non ha alcuna difficoltà a chiarire che la equiparazione è stata intesa nel senso che i giudici di pace svolgono le medesime attività dei giudici togati, con assoluta parità di funzioni (come recentemente ritenuto espressamente da Corte di cassazione, sez. lav., 2 gennaio 2002, n. 16), e pertanto i periodi […]

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La questione (posta dal Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Messina – UNAEP Unione nazionale avvocati enti pubblici) concerne vicenda già conosciuta dalla Commissione, in relazione alla quale si è risposto nel senso di non potere esprimere avvisi sulla materia, giacché i fatti potrebbero ricadere nella cognizione del CNF in sede giurisdizionale. La nota dell’UNAEP, pervenuta successivamente, è assegnata pertanto al relatore con l’intenzione di appurare se offra elementi nuovi.

La Commissione, preso atto della nota pervenuta dal relatore, per il quale la relazione ora inviata non prospetta argomenti nuovi utili a superare la precedente deteriminazione, ritiene di non potersi esprimere, confermando il proprio orientamento. Consiglio Nazionale Forense, parere del 10 maggio 2002, n. 90

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Il quesito (del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone) concerne il caso di un avvocato (x) convenuto in giudizio da una persona giuridica, con l’accusa di avere attestato falsamente la firma del legale rappresentante della persona giuridica stessa. Tale avvocato si difende attribuendo ad altro collega (y) la responsabilità del fatto. La persona giuridica intraprende altra causa, ad altro titolo, contro l’avvocato (y); questi si fa assistere da avvocato (z) che, in occasione di udienza, si fa sostituire dal collega (x). Il COA richiedente il parere, rilevato che la fattispecie non pare rientrare nel caso dell’art. 37 del codice deontologico, domanda al Consiglio nazionale se il caso non possa comunque farsi ricadere sotto l’operatività di principi deontologici in materia di conflitto di interessi.

La Commissione ritiene di non potersi esprimere, giacché il caso prospettato non sembra suscettibile di integrare una fattispecie generale ed astratta, ma risulta invero specifico e relativo ad una vicenda concreta, che potrebbe costituire oggetto di cognizione del CNF in sede giurisdizionale. Consiglio Nazionale Forense, parere del 10 maggio 2002, n. 89

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Il quesito (Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Camerino) attiene alla possibilità di applicare la sospensione cautelare ex art. 43 RDL 1578/1933 ad un professore universitario a tempo pieno iscritto nell’elenco speciale di cui all’art. 11 DPR 11 luglio 1980, n. 382.

Dopo ampia discussione, relatori tutti i Consiglieri presenti, la Commissione adotta il seguente parere: – atteso che, ai sensi dell’art. 11 DPR n. 382/1980, i professori universitari a tempo pieno possono esercitare la professione, seppure in casi particolari indicati dalle norme, è possibile applicare la sospensione cautelare limitatamente a tali attività, sempreché sussistano i presupposti […]

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