L’incarico professionale per il tramite di agenzie o procacciatori d’affari

Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che assuma pratiche per il tramite di un’agenzia e svolga attività professionale senza ricevere il mandato diretto della parte assistita così ponendo in essere un’ipotesi di non consentito accaparramento della clientela. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Vermiglio), sentenza del 20 febbraio 2012, n. 18

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Come stabilire se il compenso è sproporzionato ed eccessivo

Il compenso può ritenersi sproporzionato od eccessivo ex art. 43 codice deontologico solo al termine di un giudizio di relazione condotto con riferimento a due termini di comparazione, ossia l’attività espletata e la misura della sua remunerazione da ritenersi equa; solo una volta che sia stato quantificato l’importo ritenuto proporzionato può essere formulato il successivo giudizio […]

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La simulazione, mediante fotomontaggio, dell’adempimento dell’incarico professionale in realtà inevaso

Vìola le norme deontologiche di cui agli artt. 5 (dignità, probità e decoro), 6 (lealtà e correttezza), 8 (diligenza), 35 (fiducia) e 38 (negligenza) l’avvocato che, attraverso un fotomontaggio, formi un provvedimento giurisdizionale (nella specie, sentenza) che consegni al cliente in fotocopia al fine di dimostrare in tale modo l’adempimento di un incarico professionale in […]

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La gestione effettiva di impresa commerciale è incompatibile con la professione

E’ incompatibile con l’esercizio della professione forense e deve essere cancellato l’avvocato presidente di una s.p.a., se pur municipalizzata, che vanti poteri effettivi di gestione ordinaria e straordinaria. La carica di presidente del consiglio di amministrazione o di amministratore di una società commerciale è, infatti, compatibile con l’esercizio della professione forense e l’iscrizione all’albo, solo […]

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L’incompatibilità tra la professione forense e la carica di presidente del CdA di società commerciale

La situazione di incompatibilità tra l’attività commerciale e l’iscrizione all’albo non ricorre quando il professionista pur ricoprendo la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione, sia stato privato, per statuto sociale o per successiva deliberazione dei poteri di gestione dell’attività commerciale (Nel caso di specie, dallo Statuto societario risultava invece che il professionista ricopriva la […]

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E’ ordinatorio il termine per il deposito della decisione in materia d’iscrizione o cancellazione dall’albo

Il termine di quindici giorni previsto dall’art. 37 r.d.l. 1578/33 per il deposito della decisione del C.d.O. in materia d’iscrizione o cancellazione all’albo non ha natura perentoria e la sua inosservanza non determina la inefficacia del provvedimento adottato ma comporta soltanto lo spostamento del termine per l’impugnazione dinanzi al C.N.F. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, […]

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L’accertamento definitivo dei fatti in sede penale

La sentenza penale di condanna, divenuta definitiva ex art. 653 c.p.p., ha efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all’affermazione che l’incolpato lo ha commesso; mentre al consiglio dell’ordine residua solo la valutazione della rilevanza disciplinare dei fatti stessi. Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. […]

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La sospensione necessaria del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale

Qualora l’addebito disciplinare riguardi gli stessi fatti contestati in sede penale, si impone la sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale. Tale pregiudizialità, che opera anche nella fase amministrativa del procedimento, determina un ostacolo al diritto di procedere, con la conseguenza che il termine di prescrizione non decorre fino al passaggio in giudicato […]

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Procedimento avanti al CNF e remissione in termini

L’istituto della remissione in termini di cui all’art. 153 co. 2 cpc (già art. 184 bis cpc) trova astratta applicazione anche nel giudizio avanti al Consiglio Nazionale Forense (Nel caso di specie, l’istituto in parola era stato invocato a proposito della decadenza per tardività dell’impugnazione al CNF). Consiglio Nazionale Forense (Pres. Alpa, Rel. Mascherin), sentenza […]

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