La proposizione di un mezzo di impugnazione inammissibile

La proposizione di un mezzo di impugnazione palesemente e specificamente inammissibile configura violazione dell’art. 38 del Codice Deontologico Forense (Nella specie, l’incolpato aveva appellato in Tribunale una sentenza del Giudice di Pace, nonostante il disposto di cui all’art. 339 cpc). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Mariani Marini, rel. Ferina), sentenza del 30 settembre 2013, n. […]

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La scelta della sanzione disciplinare non può dipendere dal grado di certezza della responsabilità dell’incolpato

Lo scopo del procedimento disciplinare è quello di pervenire ad una decisione che, ove affermativa di responsabilità, si fondi su prove che non lascino margini di dubbio, ed infligga in tal caso una pena adeguata; la pena disciplinare pertanto non può dipendere, nella scelta della sua severità, dal grado o percentuale di dubbio o di […]

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Inammissibile la domanda, nell’appello al CNF, di condanna di risarcimento del danno

La materia del risarcimento del danno non rientra nella giurisdizione del CNF, essendo la competenza di detto organo limitata, in sede disciplinare, alla cognizione delle impugnazioni delle deliberazioni dei COA e alla valutazione della loro eventuale illegittimità (Nel caso di specie, con l’impugnazione della decisione del COA che lo aveva sanzionato disciplinarmente, l’incolpato aveva chiesto […]

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Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

Il C.d.O. nella sua funzione di Giudice della deontologia, ha ampio potere discrezionale nel valutare la conferenza e la rilevanza delle prove dedotte in virtù del principio del libero convincimento, con la conseguenza che la decisione assunta in base alle testimonianze ed agli atti acquisiti in conseguenza dell’esposto deve ritenersi legittima, allorquando risulti coerente con […]

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I limiti, anche deontologici, alla critica dell’operato del giudice

Nell’ambito della propria attività difensiva, l’avvocato non deve mai giungere ad atteggiamenti o comportamenti sconvenienti e violativi dell’art. 20 del Codice deontologico, che impone al professionista di mantenere con il Giudice un rapporto improntato alla dignità e al rispetto sia della persona del giudicante, sia del suo operato (Nel caso di specie, l’incolpato aveva urlato […]

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I limiti al diritto di critica nei confronti dei provvedimenti giudiziari

Il diritto di critica nei confronti di qualsiasi provvedimento giudiziario fa parte delle facoltà inalienabili del difensore, entro il limite, tuttavia, al di là del quale tale facoltà di legge lascia il posto all’obbligo del rispetto della dignità dell’interlocutore. L’individuazione di siffatta linea di discrimine costituisce il risultato di una valutazione di merito che va […]

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L’impugnazione degli atti endoprocedimentali non ha effetto sospensivo obbligatorio

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati, l’impugnazione degli atti endoprocedimentali non ha effetto sospensivo obbligatorio, mancando una norma espressa in tal senso (Nel caso di specie, l’incolpato aveva eccepito che il COA avrebbe dovuto sospendere il procedimento nelle more della decisione del CNF sui ricorsi dallo stesso promossi avverso la delibera di apertura del […]

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Impugnazione al CNF: l’esposizione dei fatti oggetto del procedimento

In tema di ricorso al CNF, l’esposizione dei fatti oggetto del procedimento, pur costituendo elemento essenziale ai fini della validità dell’atto d’impugnazione che consente di valutare la rilevanza dei motivi di diritto, può essere desunta dall’esame degli atti e dai riferimenti ai fatti oggetto dell’incolpazione e posti a base della decisione, e diventa motivo d’inammissibilità […]

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