L’avviso di adire l’Autorità Penale non costituisce, di per sè, la minaccia di iniziative sproporzionate o vessatorie

L’avviso, rivolto a controparte, di adire l’Autorità Penale non costituisce, di per sè, la minaccia di iniziative sproporzionate o vessatorie sicché non integra gli estremi dell’illecito disciplinare di cui all’art. 65 co. 1 cdf (Nel caso di specie, l’avviso de quo non risultava aver menomato in maniera sensibile la libertà di autodeterminazione delle parti, che […]

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Il decesso dell’incolpato comporta l’estinzione del procedimento disciplinare per cessazione della materia del contendere

Se dagli atti non emergono elementi di evidenza della infondatezza dell’addebito, all’intervenuta morte del ricorrente consegue la dichiarazione di estinzione del procedimento. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Scarano), sentenza n. 492 del 31 dicembre 2024 Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Napoli, rel. Napoli), sentenza n. 7 del 29 gennaio 2025 Consiglio Nazionale Forense […]

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Inammissibile la ricusazione non del giudice come persona fisica ma come Ufficio Giudiziario

L’istituto della ricusazione (finalizzato alla corretta attuazione del principio di imparzialità) opera esclusivamente nei confronti del Giudice inteso come persona fisica e non come Ufficio Giudiziario, dovendosi, nel non probabile caso di sospetto d’imparzialità di tutti i componenti del collegio, allegare per ciascuno di essi le specifiche cause di ricusazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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L’avvocato sanzionato con (almeno) una censura non può ottenere né mantenere l’iscrizione nell’elenco del cd. gratuito patrocinio

L’avvocato condannato con sanzione definitiva superiore all’avvertimento non può essere iscritto ed è cancellato di diritto, in ogni tempo, dall’elenco degli avvocati disponibili al Patrocinio a spese dello Stato (art. 81 DPR n. 115/2002). Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. D’Agostino), sentenza n. 12 del 30 gennaio 2025 NOTA:In senso conforme, CNF parere n. 8/2024 […]

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L’omessa fatturazione vìola il principio di solidarietà e lede l’immagine dell’intera classe forense

L’obbligo (anche) deontologico di fatturazione (artt. 16 e 29 cdf) costituisce espressione dei doveri di solidarietà e correttezza fiscale, cui l’avvocato è tenuto, non soltanto in funzione della giusta redistribuzione degli oneri, ma anche a tutela della propria immagine e, più in generale, della credibilità della classe forense. Infatti, il dovere di lealtà e correttezza […]

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Inammissibile la ricusazione dell’intero Collegio giudicante

E’ inammissibile l’istanza di ricusazione che investa la totalità dei membri del collegio giudicante, perché l’istituto della ricusazione può essere adoperato per contestare l’imparzialità di singoli componenti del collegio stesso, ma non contro il medesimo nella sua globalità, al fine di metterne in discussione l’idoneità a decidere. Diversamente opinando, si finirebbe col legittimare la neutralizzazione […]

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Procedimento disciplinare ed istanza di ricusazione

Nel procedimento disciplinare a carico degli avvocati, la proposizione dell’istanza di ricusazione se, per un verso, non sospende automaticamente il giudizio (atteso che l’esigenza di impedire un uso distorto dell’istituto impone di riconoscere al collegio investito della controversia il potere di delibarne in limine l’ammissibilità e di disporre la prosecuzione del procedimento ove ritenga, in […]

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Ricusazione: l’affermazione, nel rinvio “a breve”, che sarebbero prossimi i termini di prescrizione non è una indebita anticipazione di giudizio

In tema di procedimento disciplinare, la concessione di un rinvio breve “essendo prossimi i termini di prescrizione” ha carattere neutro e funzionale a giustificare la brevità del rinvio concesso in relazione alle questioni di prescrizione connesse al procedimento, sicché non costituisce indebita anticipazione di giudizio sulla colpevolezza dell’incolpato e neppure sulla prescrizione, e pertanto non […]

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Mancata o tardiva restituzione dei documenti al cliente: l’illecito prescinde dal danno

L’illecito di cui all’art. 33 cdf sussiste anche allorché il professionista abbia provveduto a riconsegnare la documentazione soltanto con colpevole ritardo, a nulla rilevando il fatto che ciò non abbia di fatto danneggiato il cliente, non incorso in decadenze o preclusioni di sorta. Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Santinon), sentenza n. 451 del 9 […]

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