Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Trattenimento ed omesso versamento somme – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che, ingiustificatamente e reiteratamente trattenga somme consegnategli fiduciariamente dal cliente per l’adempimento del mandato, ritardandone od emettendone il versamento, pone in essere un comportamento mente lesivo della dignità e del prestigio dell’intera classe forense, per il quale deve essere inflitta la sanzione della radiazione. (Rigetta ricorso avverso, decisione C. d.O. di Palermo, 13 ottobre […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Comparizione dell’incolpato – Impedimento – Certificato medico con attestazioni generiche – Sufficienza – Non sussiste.

L’impedimento dell’avvocato a comparire dinanzi al consiglio dell’ordine, nell’ambito di un procedimento disciplinare, non può ritenersi sussistente qualora sia provato da un certificato medico che si limiti a dichiarare condizioni di salute precarie per sindrome ansiosa depressiva. (Rigetta ricorso avverso, decisione C. d.O. di Palermo, 13 ottobre 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Disponibilità dell’azione disciplinare – Ammissibilità – Non sussiste.

L’azione disciplinare non rientra nella disponibilità della parte, e pertanto la rinuncia all’esposto da parte degli esponenti in primo grado non implica l’estinzione o l’interruzione del procedimento stesso. (Rigetta ricorso avverso, decisione C. d.O. di Palermo, 13 ottobre 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. VINATZER), sentenza del 29 novembre 1995, n. 135

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Ricorso al Consiglio nazionale forense – Rinuncia al ricorso da parte del ricorrente – Declaratoria di non luogo a procedere – Sussiste.

L’atto di rinuncia del ricorrente alla impugnazione proposta, fatto pervenire al Consiglio nazionale forense, determina la declaratoria di non luogo a procedere perché cessata la materia del contendere. (Dichiara cessata la materia del contendere, per rinuncia al ricorso). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. PANUCCIO, rel. GUIDI), sentenza del 29 novembre 1995, n. 134

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Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Domanda di iscrizione – Ri­getto – Audizione preventiva dell’interessato – Necessità.

La deliberazione di rigetto della domanda di iscrizione all’albo, adottata dal consiglio dell’ordine, senza la preventiva convocazione dell’interessato e quindi senza che questi potesse rendere la propria giustificazione sui fatti posti alla base della pronuncia di esclusione, deve ritenersi affetta da nullità. (Accoglie ricorso avverso decisione C.d.O. di Camerino, 3 dicembre 1993). Consiglio Nazionale Forense […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di difesa – Difensore d’ufficio – Reperibilità – Obbligo – Sussiste – Chiarimenti al consiglio dell’ordine – Obbligo – Sussiste.

L’avvocato che, benché inserito nella tabella del turno giornaliero dei difensori d’ufficio, si rende irreperibile alle convocazioni telefoniche per l’espletamento del suo ufficio difensivo, e che, richiesto di chiarimenti giustificativi al riguardo, ometta di darne, pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante (nella specie è stata ritenuta sufficiente la sanzione disciplinare dell’avvertimento, anche in considerazione […]

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Denuncia di illecito – Pronuncia di archiviazione da parte del consiglio dell’ordine – Ricorso al Consiglio nazionale forense – Ammissibilità – Non sussiste.

In materia disciplinare l’impugnazione è consentita solo avverso la decisione del consiglio dell’ordine (di condanna o di accoglimento) che concluda un procedimento disciplinare. Pertanto, la pronuncia di archiviazione deliberata dal consiglio dell’ordine che, dopo aver esaurito la fase preliminare, ritenga non sussistenti gli elementi per aprire il procedimento disciplinare nei confronti del professionista, è atto […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i terzi – Obbligo di provvedere all’adempimento delle obbligazioni assunte – Sussiste.

L’avvocato che non adempie agli impegni cambiari assunti pone in essere un comportamento che costituisce illecito disciplinare. (Accoglie ricorso avverso decisione C.d.O. di Catania, 12 aprile 1994). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. CASALINUOVO), sentenza del 28 novembre 1995, n. 130

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Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Violazione deontologica di carattere istantaneo – Violazione deontologica di carattere permanente – Prescrizione – Decorrenza – Termine quinquennale – Sussiste.

L’azione disciplinare si prescrive in cinque anni dalla commissione del fatto se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo, che si consuma e si esaurisce nel momento in cui la stessa viene posta in essere (nella specie è stata ritenuta tale la falsa dichiarazione resa dal professionista che si era dichiarato operaio, e che […]

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Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Uso di espressioni sconvenienti ed offensive – Reazione ad un fatto scorretto del collega avversario – Illecito disciplinare – Sussiste – Scriminante ex art. 599 c.p. – Non sussiste.

L’avvocato che, nel reagire ad offese e provocazioni del collega, non rispetti comunque la correttezza di linguaggio e comportamento pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante, a nulla valendo in materia deontologica la scriminante prevista dall’art. 599 c.p. (Rigetta ricorso avverso decisione C.d.O. di Como del 14 giugno 1993). Consiglio Nazionale Forense (pres. RICCIARDI, rel. […]

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