Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Mancanza di prove a carico – Proscioglimento.

In mancanza della prova che l’incolpato abbia tenuto un determinato comportamento, deve ritenersi che l’accusa non sia fondata e conseguentemente l’incolpato deve essere prosciolto. (Accoglie ricorso avverso decisione C.d.O. di Bolzano del 22 maggio 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Landriscina, rel. Panuccio), sentenza del 4 marzo 1995, n. 19

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita e con i terzi – Contrazione di debiti non onorati – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che si renda inadempiente alle numerose obbligazioni assunte sia nei confronti del clienti sia verso terzi, emettendo non pochi assegni a vuoto, e subendo conseguentemente i relativi procedimenti penali, viola con il proprio comportamento la propria dignità di professionista e quella dell’intera classe forense (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con la parte assistita – Omessa diligenza nell’espletamento del mandato – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che svolga il mandato con incuria e mancanza di attenzione viola il principio fondamentale della deontologia forense, intesa come «scienza del dovere» ovvero come «etica professionale» (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione dell’avvertimento). (Accoglie parzialmente ricorso avverso decisione C.d.O. di Roma del 15 ottobre 1992). Consiglio Nazionale Forense (pres. Ricciardi, rel. Rossi), […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Rapporti con i clienti – Ritenzione di somme di spettanza del cliente – Illecito deontologico – Sussiste.

L’avvocato che trattenga ripetutamente somme di un certo importo, di spettanza del cliente, tiene un comportamento gravemente lesivo sia della propria dignità, sia del rapporto fiduciario tra cliente e professionista, sia, infine, del prestigio dell’intera categoria forense. (Nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della radiazione dall’Albo professionale). (Rigetta ricorso avverso decisione del C.d.O. […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Requisito della condotta specchiata e illibata – Cancellazione d’ufficio dall’albo – Convocazione preventiva dell’interessato – Necessità.

La cancellazione, anche d’ufficio, dall’albo da parte del consiglio dell’ordine non può essere pronunciata se non dopo avere convocato l’interessato e sentite le sue giustificazioni. (In particolare, il Consiglio ha affermato che ritenere diversamente significherebbe infrangere i criteri fondamentali del diritto alla difesa, il principio del contraddittorio, e le norme di legge). (Accoglie ricorso avverso […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Tenuta albi – Requisito della condotta specchiata e illibata – Cancellazione d’ufficio dall’albo – Convocazione preventiva dell’interessato – Necessità.

La cancellazione, anche d’ufficio, dall’albo da parte del consiglio dell’ordine non può essere pronunciata se non dopo avere convocato l’interessato e sentite le sue giustificazioni. (In particolare, il Consiglio ha affermato che ritenere diversamente significherebbe infrangere i criteri fondamentali del diritto alla difesa, il principio del contraddittorio, e le norme di legge). (Accoglie ricorso avverso […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento dinnanzi al Consiglio nazionale forense – Terzo interessato – Legittimazione – Non sussiste.

A norma dell’art. 50 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, la legittimazione a ricorrere al Consiglio nazionale forense avverso una decisione dei consigli dell’ordine spetta soltanto al pubblico ministero o all’interessato, vale a dire al professionista nei cui confronti è stata disposta – o si sarebbe potuta disporre – l’apertura del procedimento disciplinare e […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Procedimento disciplinare – Procedimento dinnanzi al Consiglio nazionale forense – Terzo interessato – Legittimazione – Non sussiste.

A norma dell’art. 50 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578, la legittimazione a ricorrere al Consiglio nazionale forense avverso una decisione dei consigli dell’ordine spetta soltanto al pubblico ministero o all’interessato, vale a dire al professionista nei cui confronti è stata disposta – o si sarebbe potuta disporre – l’apertura del procedimento disciplinare e […]

Read More &#8594

Avvocato e procuratore – Norme deontologiche – Principi generali – Dovere di probità e decoro – Aggressione e insulti sulla pubblica via – Illecito disciplinare – Sussiste.

È gravemente censurabile il comportamento dell’avvocato che si sia abbandonato ad atti di aggressione contro la propria moglie, sulla pubblica via, e abbia indirizzato alla stessa contumelie gravi e volgari (nella specie è stata ritenuta equa la sanzione della sospensione per due mesi dall’esercizio della professione). (Accoglie in parte il ricorso avverso decisione del C.d.O. […]

Read More &#8594