Norme del codice deontologico forense – Criterio di specialità – Applicabilità – Criteri – Fattispecie relativa alla condotta di violenza sessuale in danno di terzi.

Poiché nel procedimento a carico degli avvocati il giudice disciplinare può, entro il limite della ragionevolezza, individuare l’esatta configurazione della violazione in clausole generali oppure in norme deontologiche speciali, non è irragionevole ravvisare in un comportamento integrante una violenza sessuale a danno di terzi l’illecito, di carattere generale, di cui all’art. 9, comma 2, del […]

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Rilevanza disciplinare della condotta – Apprezzamento – Competenza esclusiva degli organi disciplinari forensi – Sussistenza – Controllo in sede di legittimità – Limiti – Fattispecie.

Nei procedimenti disciplinari a carico di avvocati, la concreta individuazione delle condotte costituenti illecito disciplinare definite dalla legge mediante una clausola generale (nella specie, atti lesivi del decoro e della dignità professionali) è rimessa all’ordine professionale e il controllo di legittimità sull’applicazione di tali norme non consente alla S.C., se non nei limiti della valutazione […]

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Avvocato – Procedimento disciplinare – Procedimento penale – Autonomia – Reato – Estinzione per prescrizione del procedimento penale – Irrilevanza relativamente alla responsabilità disciplinare.

Il procedimento penale è autonomo rispetto al disciplinare e l’eventuale estinzione del reato per intervenuta prescrizione non svolge alcuna incidenza sulla affermazione di responsabilità di natura disciplinare che si collega alla violazione delle regole di comportamento del professionista forense poste a garanzia e tutela della dignità e decoro dell’intera classe forense. Corte di Cassazione (pres. […]

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La prescrizione non estingue la violazione deontologica ma l’azione disciplinare

Ai sensi dell’art. 56 co. 1 L. n. 247/2012, la prescrizione non estingue la violazione deontologica, ma solo l’azione disciplinare. Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. Cataldi), SS.UU., sentenza n. 27284 del 22 ottobre 2024 NOTAEsattamente in termini, Cass. n. 26999/2024, Cass. n. 14957/2023, CNF n. 239/2017.Conseguentemente, si è ritenuto che l’intervenuta prescrizione relativa ad […]

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Prescrizione ed illeciti istantanei ovvero permanenti a cavallo dei due regimi: l’individuazione della disciplina applicabile

Le sanzioni disciplinari contenute nel codice deontologico forense hanno natura amministrativa sicché, per un verso, con riferimento alla disciplina della prescrizione, non trova applicazione lo jus superveniens, ove più favorevole all’incolpato, restando limitata l’operatività del principio di retroattività della lex mitior alla fattispecie incriminatrice e alla pena, mentre, per altro verso, il momento di riferimento […]

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La prescrizione non estingue la violazione deontologica ma l’azione disciplinare

Ai sensi dell’art. 56 co. 1 L. n. 247/2012, la prescrizione non estingue la violazione deontologica, ma solo l’azione disciplinare. Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. Campese), SS.UU., sentenza n. 26999 del 17 ottobre 2024 NOTAEsattamente in termini, Cass. n. 14957/2023, CNF n. 239/2017.Conseguentemente, si è ritenuto che l’intervenuta prescrizione relativa ad un illecito deontologico […]

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La nuova prescrizione dell’azione disciplinare segue criteri di matrice penalistica (e non più civilistici)

In tema di illecito disciplinare, il regime attuale della prescrizione, stabilito dall’articolo 56 della legge professionale, configura una fattispecie riconducibile ad un modello di matrice penalistica, volto a promuovere il sollecito esercizio dell’azione disciplinare e la definizione del procedimento disciplinare in tempi certi, laddove, al contrario, quella del regime precedente si rifaceva al modello civilistico. […]

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Prescrizione dell’azione disciplinare: la formazione e l’uso di una falsa notifica costituisce illecito deontologico permanente (ancorché, penalisticamente, sia un reato istantaneo)

La formazione e l’uso di un falso atto giudiziario sono comportamenti suscettibili di produrre effetti illecitamente pregiudizievoli che, ai fini dell’individuazione del dies a quo prescrizionale, si protraggono nel tempo. In sede deontologica, pertanto, la condotta costituisce illecito permanente, sebbene penalisticamente integri un reato istantaneo in quanto la sua consumazione si esaurisce con l’uso, mentre […]

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I limiti al sindacato di Legittimità sulle sentenze CNF

Le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare sono impugnabili dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, ai sensi dell’art. 36 L. n. 247/2012, soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, con la conseguenza che l’accertamento del fatto, l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, la scelta della sanzione opportuna […]

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Nemo tenetur se detegere: il diritto al silenzio riguarda il rapporto tra il potenziale incolpato e l’autorità preposta al controllo e alla repressione degli illeciti

In applicazione del principio fondamentale “nemo tenetur se detegere”, basato sull’art. 24 Cost. e sull’art. 6 CEDU, l’avvocato non può essere costretto a deporre contro se stesso ovvero a rendere dichiarazioni in seguito alle quali possa essere successivamente esposto a un procedimento sanzionatorio, ancorché richieste dal consiglio territoriale nell’ambito delle sue funzioni di vigilanza e […]

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