AVVOCATO E PROCURATORE – GIUDIZI DISCIPLINARI – PROCEDIMENTO Disciplinare avvocati – Procedimento davanti al Consiglio distrettuale di disciplina – Natura amministrativa – Sussistenza – Conseguenze – Norme sull’astensione del giudice – Applicabilità – Esclusione. PROCEDIMENTO CIVILE – GIUDICE – RICUSAZIONE E ASTENSIONE – IN GENERE In genere.

In tema di responsabilità disciplinare dell’avvocato, il procedimento davanti al Consiglio distrettuale di disciplina conserva il carattere amministrativo del precedente procedimento di competenza dei locali Consigli dell’ordine, svolgendo tale organo una funzione amministrativa di natura giustiziale; pertanto, non trovano applicazione le norme in tema di astensione del giudice contenute nei codici di procedura civile e […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – GIUDIZI DISCIPLINARI – PROCEDIMENTO Dichiarazioni testimoniali assunte dal consigliere istruttore successivamente alla presentazione della memoria da parte dell’incolpato – Utilizzabilità – Sussistenza – Fondamento.

Nel procedimento disciplinare riguardante gli avvocati, non sono affette da inutilizzabilità le dichiarazioni testimoniali assunte dal consigliere istruttore del Consiglio distrettuale di disciplina successivamente alla presentazione della memoria difensiva da parte dell’incolpato, atteso che il predetto procedimento e, “a fortiori”, la fase preprocedimentale condotta dal consigliere istruttore ai sensi dell’art. 58 della l. n. 247 […]

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AVVOCATO E PROCURATORE – GIUDIZI DISCIPLINARI – AZIONE DISCIPLINARE – PRESCRIZIONE Regime più favorevole introdotto dall’art. 56 l. n. 247 del 2012 – Illeciti disciplinari commessi prima della sua entrata in vigore – Applicabilità – Esclusione – Fondamento.

In tema di illecito disciplinare degli avvocati, il regime più favorevole di prescrizione introdotto dall’art.56 della l. n. 247 del 2012, il quale prevede un termine massimo di prescrizione dell’azione disciplinare di sette anni e sei mesi, non trova applicazione con riguardo agli illeciti commessi prima della sua entrata in vigore; ciò in quanto le […]

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Per il termine d’impugnazione (al CNF e in Cassazione) è irrilevante la data di notifica al difensore

Le disposizioni contenute nell’art. 36 dell’ordinamento forense contengono un’eccezione al combinato disposto di cui agli artt. 285 e 170 c.p.c., il quale stabilisce che il termine dì 30 giorni per ricorrere verso la sentenza del CNF decorre dalla notifica della stessa a richiesta d’ufficio eseguita nei confronti dell’interessato personalmente e non già del suo procuratore, […]

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L’avvocato sospeso, radiato o cancellato dall’albo non può proporre ricorso al CNF in proprio

E’ inammissibile il ricorso sottoscritto personalmente da professionista che, al tempo della sua proposizione, sia privo dello jus postulandi perché sospeso, radiato o cancellato dall’albo, con provvedimento immediatamente esecutivo, nel qual caso l’impugnazione dovrà essere necessariamente proposta a mezzo di avvocato iscritto all’albo delle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale. Corte di Cassazione (pres. Cassano, […]

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I limiti al sindacato di Legittimità delle sentenze del CNF

Essendo le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare impugnabili avanti a queste Sezioni Unite soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, l’accertamento del fatto e l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, non possono essere oggetto del controllo di legittimità, salvo che si traducano in un palese sviamento di potere, […]

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Davanti al CNF, le parti possono farsi assistere da un avvocato, purché cassazionista nonché munito di procura speciale

Nel procedimento davanti al Consiglio Nazionale, il professionista interessato può essere assistito da un avvocato iscritto nell’albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, munito di procura speciale (art. 60, quarto comma, del r.d. 22 gennaio 1934, n. 37), in quanto tale rilasciata necessariamente dopo la pubblicazione della decisione amministrativa del Consiglio territoriale impugnata […]

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I limiti al sindacato di Legittimità delle sentenze del CNF

Essendo le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare impugnabili avanti a queste Sezioni Unite soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, l’accertamento del fatto e l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, non possono essere oggetto del controllo di legittimità, salvo che si traducano in un palese sviamento di potere, […]

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I limiti al sindacato di Legittimità delle sentenze del CNF

Essendo le decisioni del Consiglio Nazionale Forense in materia disciplinare impugnabili avanti a queste Sezioni Unite soltanto per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge, l’accertamento del fatto e l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, non possono essere oggetto del controllo di legittimità, salvo che si traducano in un palese sviamento di potere, […]

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