In materia di illeciti disciplinari, la «coscienza e volontà delle azioni o omissioni» di cui all’art. 4 cdf consistono nel dominio anche solo potenziale dell’azione o omissione, sicché vi è una presunzione di colpa per l’atto sconveniente o vietato a carico dell’incolpato. L’agente resta scriminato solo se vi sia errore inevitabile, cioè non superabile con […]