La diversa qualificazione giuridica del (medesimo) fatto disciplinare contestato non vìola il diritto di difesa

La necessaria correlazione tra addebito contestato e decisione disciplinare non rileva in termini puramente formali, mirando infatti a garantire pienezza ed effettività del contraddittorio sul contenuto dell’accusa e ad evitare che l’incolpato sia condannato per un fatto (naturalisticamente inteso) rispetto al quale non abbia potuto esplicare difesa. Conseguentemente, essa può ritenersi violata esclusivamente in presenza […]

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Copia notificata della sentenza del CNF: sufficiente la dicitura “firmato”

La mancanza della sottoscrizione del giudice non costituisce motivo di nullità della sentenza ex art. 161, comma 2, c.p.c., se si riferisce alla copia notificata e non all’originale del provvedimento. In ogni caso, ove la conformità all’originale della copia notificata della decisione del Consiglio nazionale forense risulti attestata dal consigliere segretario con la dicitura “firmato” […]

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Cancellazione disciplinare dall’albo e domanda di reiscrizione

In presenza di una domanda di reiscrizione nell’albo degli avvocati di colui che abbia in precedenza subito la sanzione disciplinare della cancellazione, non trova applicazione, in via d’interpretazione analogica, l’art. 47 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578 – secondo cui l’avvocato radiato dall’albo non può esservi nuovamente iscritto prima che siano trascorsi cinque anni […]

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L’art. 97 Cost. non si applica al procedimento disciplinare avanti al CNF

L’art. 97 Cost. non è riferibile all’attività giurisdizionale, quale è quella del CNF che operi quale giudice speciale (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, la Corte ha ritenuto manifestamente infondata, e quindi rigettato, la qlc dell’art. 56 RDL n. 1578/1933 sollevata con riferimento all’art. 97 Cost.). Corte di Cassazione […]

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Per il termine d’impugnazione al CNF è irrilevante la data di notifica al difensore

Ai sensi dell’art. 50, comma 1° R.D.L. n. 1578/1933 (ratione temporis applicabile), la notificazione della decisione del C.O.A. è necessaria soltanto nei confronti dell’incolpato, e non anche nei confronti del suo eventuale difensore, la quale ultima, qualora fosse comunque eseguita, non rileva ai fini del computo del termine per l’impugnazione tempestiva. Ciò, peraltro, non si […]

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Il nuovo codice deontologico può applicarsi retroattivamente

Le norme contenute nel codice deontologico si applicano anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più favorevoli per l’incolpato (Nel caso di specie, con sentenza CNF n. 202/2013 emanata in base della vecchia disciplina codicistica, il professionista era stato sanzionato con la cancellazione dall’albo per un illecito che il nuovo […]

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Incensurabile in Cassazione l’adeguatezza della sanzione disciplinare inflitta

In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale è riservato agli organi disciplinari; pertanto, la determinazione della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio Nazionale Forense non è censurabile in sede di legittimità, salvo il caso di assenza […]

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I limiti al controllo di legittimità delle sentenze del CNF

In tema di impugnazioni delle decisioni del C.N.F. in materia disciplinare, l’accertamento del fatto, l’apprezzamento della sua rilevanza rispetto alle imputazioni, la scelta della sanzione opportuna e, in generale, la valutazione delle risultanze processuali non possono essere oggetto di controllo in sede di legittimità, salvo che si traducano in palese sviamento di potere, ossia nell’uso […]

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Le norme deontologiche sono fonti normative integrative

Le norme del codice deontologico forense costituiscono fonti normative integrative del precetto legislativo che attribuisce al Consiglio nazionale forense il potere disciplinare, con funzione di giurisdizione speciale appartenente all’ordinamento generale dello Stato, e come tali sono interpretabili direttamente dalla Corte di legittimità. Corte di Cassazione (pres. Rovelli, rel. Nobile), SS.UU, sentenza n. 9032 del 18 […]

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Ricorso in Cassazione: i (nuovi) limiti del sindacato di legittimità sulla motivazione delle sentenze del CNF

a) La riformulazione dell’art. 360, n. 5), cod. proc. civ., disposta con l’art. 54, d.L 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifìcazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, secondo cui è deducibile esclusivamente l’«omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti», deve essere […]

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