Inammissibile il ricorso al C.N.F. avverso la delibera di subentro del primo dei non eletti

Ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. Lgt. 23 nov. 1944, n. 382, contro i risultati dell’elezione dei consigli degli ordini territoriali ciascun professionista iscritto all’albo può proporre reclamo al Consiglio Nazionale entro dieci giorni dalla proclamazione. Detta norma è di stretta interpretazione, sicché deve rigettarsi per difetto di giurisdizione il ricorso al CNF avverso la […]

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La discrezionalità del COA in tema di sospensione cautelare del professionista non è sindacabile dal CNF

Il potere cautelare esercitato dal C.d.O. ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione è discrezionale e non sindacabile, essendo solo al C.O.A. affidata dall’ordinamento la valutazione della lesione al decoro e alla dignità della professione e quella dell’opportunità dell’adozione della misura cautelare, mentre l’esame del C.N.F. è limitato al controllo di legittimità, restando precluso ogni […]

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Elemento soggettivo dell’illecito: anche la colpa (e non solo il dolo) è fonte di responsabilità disciplinare

Per l’imputabilità dell’infrazione disciplinare non è necessaria la consapevolezza dell’illegittimità dell’azione, dolo generico o specifico, ma è sufficiente la volontarietà con la quale è stato compiuto l’atto deontologicamente scorretto, a nulla rilevando la ritenuta sussistenza da parte del professionista di una causa di giustificazione o non punibilità. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Mariani Marini, rel. […]

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La sospensione cautelare non presuppone l’apertura di un procedimento disciplinare

Ai fini dell’adozione della misura cautelare non è necessaria l’apertura di un procedimento disciplinare, dovendosi valutare esclusivamente la gravità astratta delle imputazioni e l’opportunità della sospensione, ove si ritenga configurabile per effetto del comportamento tenuto dal professionista una situazione di allarme capace di ledere il decoro e la dignità dell’intera classe forense. Consiglio Nazionale Forense […]

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La discrezionalità del COA in tema di sospensione cautelare del professionista non è sindacabile dal CNF

Il potere cautelare esercitato dal C.d.O. ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione è discrezionale e non sindacabile, essendo solo al C.O.A. affidata dall’ordinamento la valutazione della lesione al decoro e alla dignità della professione e quella dell’opportunità dell’adozione della misura cautelare, mentre l’esame del C.N.F. è limitato al controllo di legittimità, restando precluso ogni […]

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Inammissibile il ricorso al CNF proposto in proprio dal praticante avvocato

Deve essere dichiarata inammissibile l’impugnazione proposta avverso la decisione di rigetto della istanza di iscrizione nell’Albo degli Avvocati, allorché il ricorrente, al momento della sottoscrizione del ricorso, risulti sprovvisto in assoluto dello ius postulandi per non essere iscritto all’albo degli avvocati, non potendo tale ragione difendersi personalmente innanzi al C.N.F. e sottoscrivere da solo il […]

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Il dies a quo della prescrizione disciplinare nel caso di illecito deontologico permanente o continuato

Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la […]

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L’erronea indicazione della norma deontologica contestata

In presenza di contestazione disciplinare adeguatamente specifica quanto all’indicazione dei comportamenti addebitati, l’erronea od omessa indicazione delle precise norme deontologiche che si assumono violate non costituisce motivo di nullità della decisione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Mariani Marini, rel. Mariani Marini), sentenza del 6 ottobre 2014, n. 135 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense […]

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Il divieto di intrattenersi con i testimoni o futuri tali

L’avvocato deve evitare di intrattenersi con i testimoni o futuri tali (cioè coloro che non abbiano ancora formalmente assunto detta qualità), sulle circostanze oggetto del procedimento con forzature e suggestioni dirette a conseguire deposizioni compiacenti. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Vermiglio, rel. Damascelli), sentenza del 6 ottobre 2014, n. 133

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Il dies a quo della prescrizione disciplinare nel caso di illecito deontologico permanente o continuato

Il dies a quo per la prescrizione dell’azione disciplinare va individuato nel momento della commissione del fatto solo se questo integra una violazione deontologica di carattere istantaneo che si consuma o si esaurisce al momento stesso in cui viene realizzata; ove invece la violazione risulti integrata da una condotta protrattasi e mantenuta nel tempo, la […]

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