La rilevanza deontologica di un comportamento prescinde dalla sua eventuale liceità civile o penale

In tema di frasi sconvenienti o offensive (art. 52 ncdf, già art. 20 cdf), il giudice della disciplina, indipendentemente dalla valutazione che ne può dare il giudice del merito in ambito penale o civile circa il carattere offensivo delle frasi usate dall’avvocato negli scritti difensivi, ha libertà di effettuare pieno riesame delle espressioni usate sotto […]

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Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

Il giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare conferenza e rilevanza delle prove acquisite nel procedimento conformemente al principio del libero convincimento che si applica anche al giudizio disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. Alpa, rel. Damascelli), sentenza del 11 marzo 2015, n. 24 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale Forense […]

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L’impugnazione in Cassazione delle sentenze del CNF

L’avvocato che intenda impugnare una sentenza del Consiglio nazionale forense, emessa in sede disciplinare, può personalmente sottoscrivere il ricorso e partecipare alla discussione orale davanti alle Sezioni Unite della Corte di cassazione, pur senza essere iscritto all’albo dei patrocinanti davanti alle giurisdizioni superiori (purché non sia privo, definitivamente o temporaneamente, dell’esercizio della professione forense), trovando al […]

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La revoca dell’autorizzazione alle notifiche in proprio (cartacee)

Il COA revoca l’autorizzazione alle notifiche in proprio (a mezzo raccomandata cartacea) ex L. n. 53/1994 ove l’avvocato abbia riportato una sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio professionale o altra più grave sanzione ovvero, anche indipendentemente dall’applicazione di sanzioni disciplinari, in tutti i casi in cui, anche in via cautelare, lo ritenga motivatamente opportuno (Nel caso […]

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La notifica a irreperibile in sede disciplinare

Il Consiglio territoriale può notificare gli atti del procedimento ai sensi dell’art. 143 cpc, che si applica anche in sede disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Borsacchi), sentenza del 10 marzo 2015, n. 4 NOTA: In senso conforme, Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Piacci), sentenza del 19 luglio 2013, n. 119.

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Inammissibile il ricorso al Capo dello Stato depositato presso il CNF

Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica può riguardare i soli provvedimenti rimessi al sindacato giurisdizionale del Giudice amministrativo (art. 7, co. 8, c.p.a.), presso la cui Segreteria va depositato (art. 48, co. 1, c.p.a.), escludendosi pertanto a priori che, con tale strumento processuale, possa essere adito un diverso Giudice. Deve conseguentemente dichiararsi l’inammissibilità di […]

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La sospensione cautelare dell’avvocato agli arresti domiciliari o sottoposto a custodia in carcere

L’applicazione provvisoria di una pena accessoria o di una misura di sicurezza comporta la sospensione cautelare di cui all’art. 43 R.d.l. 1578/1933, a nulla rilevando il mancato aggiornamento formale dei rinvii contenuti in tale norma alle modifiche successivamente intervenute nei codici penali e di procedura penale, dovendo piuttosto aversi riguardo all’aspetto sostanziale di detta disciplina […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del COA

La mancanza di adeguata motivazione non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio dell’Ordine territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza e addirittura assenza […]

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Mancata comparizione dell’incolpato e legittimo impedimento

L’impedimento del professionista a comparire innanzi al COA nell’ambito di un procedimento disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentato e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire (Nel caso di specie, l’incolpato aveva comunicato telefonicamente al […]

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La sostituzione del collega nell’attivita` di difesa

In caso di sostituzione di un collega nel corso di un giudizio per revoca dell’incarico o rinuncia, il nuovo legale deve render nota la propria nomina al collega sostituito in tempi ragionevolmente congrui rispetto all’assunzione dell’incarico, al fine di fornire al precedente difensore la consapevolezza della nuova nomina (connessa alla cessazione del rapporto professionale) e […]

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