La mancata risposta alla richiesta di chiarimenti da parte del Consiglio territoriale

Non costituisce (più) illecito disciplinare sanzionato dal secondo capoverso dell’art. 24 del codice deontologico forense (ora art. 71 ncdf) la mancata risposta dell’avvocato alla richiesta del Consiglio dell’Ordine di chiarimenti, notizie, o adempimenti in relazione ad un esposto presentato, per fatti disciplinarmente rilevanti, nei confronti dello stesso iscritto. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. […]

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Favor rei: il nuovo codice deontologico si applica retroattivamente, se più favorevole all’incolpato

L’avvocato, che intenda promuovere un giudizio nei confronti di un collega per fatti attinenti all’esercizio della professione, non è più tenuto a valutare la “verosimiglianza” della fondatezza dell’accusa rivolta al collega stesso (art. 38 ncdf, già art. 22 cdf), e tale nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua […]

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Illecito richiedere compensi al cliente ammesso al patrocinio a spese dello Stato

Costituisce illecito (anche) disciplinare il comportamento dell’avvocato che, in violazione dell’art. 85 DPR n. 115/2002, si faccia corrispondere compensi dal cliente ammesso al patrocinio a spese dello Stato, a nulla rilevando che la sommatoria degli importi risulti comunque inferiore a quanto avrebbe potuto essere preteso secondo tariffa. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Merli), […]

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La sospensione discrezionale del procedimento disciplinare

L’applicabilità dell’art. 54 L. n. 247/2012, che ha previsto la sospensione discrezionale del procedimento disciplinare qualora penda procedimento penale per i medesimi fatti, è logicamente e metodologicamente subordinata all’entrata in funzione dei Consigli distrettuali di disciplina, sicché non opera retroattivamente con riferimento ai procedimenti già celebrati dinanzi ai COA. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, […]

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L’illecito disciplinare a forma libera o “atipico”

Il nuovo Codice Deontologico Forense è informato al principio della tipizzazione della condotta disciplinarmente rilevante, “per quanto possibile” (art. 3, co. 3, L. 247/2012), poiché la variegata e potenzialmente illimitata casistica di tutti i comportamenti (anche della vita privata) costituenti illecito disciplinare non ne consente una individuazione dettagliata, tassativa e non meramente esemplificativa. Conseguentemente, la […]

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La riunione e la separazione dei procedimenti disciplinari

Rientra nella discrezionalità del C.d.O. disporre la riunione e la separazione dei procedimenti disciplinari a carico di uno stesso incolpato, il quale in proposito non può pertanto lamentare alcuna violazione del proprio diritto di difesa (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, il CNF ha rigettato il ricorso avverso la […]

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Il principio del libero convincimento del giudice vale anche in sede disciplinare

Il giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare conferenza e rilevanza delle prove acquisite nel procedimento conformemente al principio del libero convincimento che si applica anche al giudizio disciplinare. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Amadei), sentenza del 28 dicembre 2015, n. 206 NOTA: In senso conforme, tra le altre, Consiglio Nazionale […]

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La decisione del Consiglio territoriale sull’istanza di ricusazione non è impugnabile al CNF

Tra gli atti impugnabili dinanzi al Consiglio Nazionale Forense non rientra il provvedimento di un Consiglio dell’Ordine territoriale che abbia deciso su una istanza di ricusazione proposta contro alcuni dei suoi componenti, ferma restando la possibilità di impugnare la decisione che il giudice incompatibile compisse ugualmente nel merito pur in composizione tale che avrebbe dovuto […]

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Procedimento disciplinare: esclusa la facoltà di ricusazione (e l’obbligo di astensione) nella fase predibattimentale

Qualsiasi attività svolta dal Consiglio territoriale, attraverso i propri componenti, nella fase di indagine anteriore e propedeutica alla instaurazione del procedimento disciplinare deve ricondursi ad una vera e propria attività amministrativa, sottratta perciò alla tassatività delle ipotesi ex art. 51 c.p.c., relative all’obbligo di astensione ed alla facoltà di ricusazione. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. […]

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