Ne bis in idem e recidiva specifica

Nel procedimento disciplinare trova applicazione il principio del ne bis in idem, che ricorre qualora una condotta determinata sotto il profilo fattuale, storico e temporale sia stata già in precedenza delibata nel merito dal Giudice sotto l’aspetto deontologico e si sia pertanto consumato il potere disciplinare in ordine al fatto contestato. Non sussiste pertanto violazione […]

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Ricorso al CNF e difetto di jus postulandi dell’avvocato stabilito

E’ inammissibile, per difetto di jus postulandi, il ricorso al CNF proposto personalmente dall’incolpato che sia iscritto alla sezione speciale dell’Albo degli avvocati stabiliti (Nel caso di specie, l’impugnazione riguardava la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione irrogata dal CDD all’avvocato stabilito per aver adottato ed utilizzato il titolo italiano in forma abbreviata (“avv.” […]

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L’obbligo di corrispondere il compenso al domiciliatario

L’avvocato che abbia scelto o incaricato direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o assistenza, ha l’obbligo di provvedere a retribuirlo, ove non adempia il cliente, ex art. 43 cdf (già art. 30 codice previgente). Consiglio Nazionale Forense (pres. Greco, rel. Cancellario), sentenza n. 234 dell’8 novembre 2023 NOTA:In senso conforme, da ultimo, […]

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L’avvocato stabilito deve usare il titolo professionale di origine evitando di ingenerare confusione con il titolo di avvocato

Nell’esercizio della professione, l’avvocato stabilito è tenuto a fare uso del titolo professionale di origine (indicato per intero nella lingua o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di origine), in modo comprensibile e tale da evitare confusione con il titolo di avvocato, specificandosi, in via rafforzativa, che all’indicazione del titolo professionale l’avvocato stabilito […]

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I quattro gruppi di incompatibilità della professione di avvocato

Fatte salve eccezioni espresse, l’art. 18 della legge professionale forense riconduce le varie ipotesi di incompatibilità della professione di avvocato sostanzialmente a quattro gruppi: l’esercizio di altra attività di lavoro autonomo (lettera a); l’attività commerciale (lettera b); l’assunzione di cariche societarie (lettera c); l’attività di lavoro subordinato (lettera d). Corte di Cassazione (pres. D’Ascola, rel. […]

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Le conseguenze della sussistenza di una delle cause di incompatibilità della professione di avvocato

La sussistenza di una delle cause di incompatibilità della professione di avvocato previste dalla legge professionale determina la non iscrizione o, se si tratta di professionista già iscritto, la cancellazione dall’albo, salvo le eventuali violazioni di natura deontologica connesse e conseguenti. Inoltre, un’altra importante ricaduta, derivante dall’esercizio della professione forense in situazione di incompatibilità, è […]

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La ratio delle incompatibilità della professione di avvocato

Le incompatibilità della professione di avvocato previste dalla legge professionale mirano a tutelare, assicurare e garantire l’autonomia e l’indipendenza dell’avvocato, anche per evitare condizionamenti di qualunque genere, al fine di permettere al professionista di svolgere la funzione di assicurare al cittadino la piena ed effettiva tutela dei suoi diritti e ciò in considerazione del rilievo […]

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Le incompatibilità professionali sono conformi a Costituzione e ai principi dell’Unione Europea

In tema di ordinamento professionale forense, la ratio della disciplina delle incompatibilità è quella di garantire l’autonomo e indipendente svolgimento del mandato professionale sicché la previsione di specifiche ipotesi di incompatibilità non appare lesiva di precetti costituzionali né dei principi dell’Unione Europea, in quanto frutto di discrezionali scelte del legislatore che trovano giustificazione nella necessità […]

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Professione forense: l’incompatibilità non richiede che la differente attività sia svolta continuativamente o professionalmente

In tema di ordinamento della professione forense, ai sensi della legge n. 247 del 2012, art. 18, comma 1, lett. a), è sufficiente l’iscrizione in un albo professionale, diverso da quelli per cui quest’ultima è ivi espressamente consentita, a determinare l’incompatibilità quanto all’iscrizione all’albo degli avvocati (anche all’elenco speciale di quelli stabiliti), non essendo necessario, […]

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