Irrilevante la mancanza di sottoscrizione dell’atto, comunque riconducibile aliunde al Consiglio territoriale da cui promani

L’atto amministrativo del Consiglio territoriale non è invalido solo perché privo di sottoscrizione, ove la sua riferibilità all’ente possa comunque essere desunta dal contesto dell’atto stesso (Nel caso di specie trattavasi della richiesta di applicazione della sospensione cautelare priva della sottoscrizione del Consigliere Istruttore presso il CDD, ma comunicata all’incolpato unitamente alla fissazione d’udienza firmata […]

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Motivazione della decisione disciplinare: il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare, una per una, le tesi non accolte

Il giudice della deontologia non ha l’obbligo di confutare esplicitamente le tesi non accolte né di effettuare una particolareggiata disamina degli elementi di giudizio non ritenuti significativi, essendo sufficiente a soddisfare l’esigenza di adeguata motivazione che il raggiunto convincimento risulti da un esame logico e coerente, non di tutte le prospettazioni delle parti e le […]

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L’esecutorietà e l’esecuzione delle decisioni disciplinari del CDD

Le decisioni del Consiglio Distrettuale di disciplina che irrogano una “sanzione formale” (avvertimento e censura) sono provvisoriamente esecutive (ma “la proposizione del ricorso al CNF sospende l’esecuzione del provvedimento”: art. 61, co. 3, L. n. 247/2012), mentre quelle che irrogano una “sanzione sostanziale” (sospensione e radiazione) diventano esecutive, senza necessità di alcun avviso all’incolpato, soltanto […]

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L’impugnazione tardiva al CNF non sospende l’esecutorietà della sanzione disciplinare irrogata dal CDD

Il ricorso al CNF tardivamente proposto non produce la sospensione automatica dell’esecutività delle sanzioni disciplinari (“sostanziali”) irrogate dal CDD (art. 62 L. n. 247/2012 e art. 33 Reg. CNF n. 2/2014), in quanto la preliminare e pregiudiziale declaratoria di inammissibilità ha valore meramente dichiarativo e produce effetti ex tunc, con la conseguenza che non potrebbe […]

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Inammissibile l’impugnazione depositata al CNF anziché presso la segreteria del Consiglio locale

E’ inammissibile il ricorso presentato direttamente al Consiglio Nazionale Forense anziché, come previsto dall’art. 59 r.d. 37/1934 (espressamente richiamato dall’art. 37, co. 1, L. n. 247/2012), presso la segreteria del Consiglio territoriale competente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Logrieco, rel. Logrieco), sentenza n. 43 del 12 giugno 2019

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L’abuso del rapporto fiduciario derivante dal mandato professionale va valutato con particolare rigore in sede disciplinare

La tipicità del ruolo dell’avvocato e delle sue funzioni impongono di valutare con particolare rigore la violazione perpetrata da chi abbia utilizzato a proprio favore quanto era oggetto del mandato difensivo per trarne personale vantaggio a nocumento della parte assistita (Nel caso di specie, il professionista si era fatto accreditare dalla compagnia assicuratrice la somma […]

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Favor rei e nuovo codice deontologico: la valutazione della norma deontologica più favorevole all’incolpato

La nuova disciplina codicistica si applica anche ai procedimenti disciplinari in corso al momento della sua entrata in vigore, se più favorevole per l’incolpato (art. 65 L. n. 247/2012). Ne consegue la necessità di valutare la condotta costituente illecito disciplinare prima alla luce delle norme deontologiche così come previste dal Codice in vigore al tempo […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare

Agli organi disciplinari è riservato il potere di applicare la sanzione adeguata alla gravità ed alla natura del comportamento deontologicamente non corretto, avuto riguardo alla gravità del fatto, al grado della colpa, all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato, precedente e successivo al fatto, nonché alle circostanze, soggettive e oggettive, nel […]

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Radiazione per l’avvocato che sottragga al cliente il (cospicuo) risarcimento

Poiché nel Codice Deontologico vigente non è tipizzato il comportamento di chi, nell’esercizio dell’attività professionale, commetta i reati di truffa aggravata, di appropriazione indebita, di falsità in scrittura privata, la determinazione della sanzione può avvenire solo applicando quei principi che delineano il perimetro ordinamentale all’interno del quale deve essere ricostruito l’illecito disciplinare non tipizzato definendo […]

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