La condanna che contenga alcuni “copia&incolla” da altra decisione non è nulla

La decisione disciplinare che contenga alcuni “copia-incolla” da altra condanna (nella specie, nei confronti del medesimo incolpato) non comporta di per sé nullità, giacché all’organo giudicante non è imposta l’originalità né dei contenuti, né delle modalità espositive della decisione, fermo restando che, qualora tale modalità redazionale si risolva in un vizio di motivazione, in modo […]

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Termine per il deposito della motivazione e impugnazione immediata della decisione

Qualora il CDD si conceda un termine per il deposito della motivazione, l’incolpato può proporre impugnazione immediata avverso il dispositivo della decisione disciplinare, senza necessità di riservarsi espressamente motivi aggiunti per l’ipotesi di ampliamento della motivazione da parte dell’organo decidente. Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, rel. Salazar), sentenza del 12 settembre 2018, n. 105

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L’errore materiale non è causa di nullità della decisione disciplinare

L’erronea indicazione del numero della legge professionale (nella specie, “243” in luogo di “247”) non inficia la validità della decisione disciplinare, non comportando di per sé incertezza quanto al termine per la relativa impugnazione né con riguardo all’autorità a cui proporre il ricorso (nella specie, tempestivamente e ritualmente proposto). Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Picchioni, […]

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L’appropriazione indebita di somme incassate per conto del cliente

L’avvocato è tenuto a dare immediata comunicazione al proprio cliente delle somme incassate per suo conto ed a fornirgli comunque, senza necessità di particolari inviti e richieste, il rendiconto delle operazioni eseguite in applicazione della obbligazione ricadente sul mandatario, non trovando applicazione il principio della compensazione quando questo sia il frutto di unilaterale appropriazione di […]

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I criteri per la determinazione in concreto della sanzione disciplinare: aggravanti e attenuanti

La determinazione della sanzione disciplinare non è frutto di un mero calcolo matematico, ma è conseguenza della complessiva valutazione dei fatti (art. 21 ncdf), avuto riguardo alla gravità dei comportamenti contestati, al grado della colpa o all’eventuale sussistenza del dolo ed alla sua intensità, al comportamento dell’incolpato precedente e successivo al fatto, alle circostanze -soggettive […]

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Corrispondenza tra addebito contestato e pronuncia disciplinare: il divieto di decisioni a sorpresa

La difformità tra contestato e pronunziato si verifica nelle ipotesi di c.d. “decisione a sorpresa” (nella specie, esclusa), ovvero allorché la sussistenza della violazione deontologica venga riconosciuta per fatto diverso da quello di cui alla contestazione e, dunque, la modificazione vada al di là della semplice diversa qualificazione giuridica di un medesimo fatto, di talché […]

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La discrezionalità del Giudice disciplinare nel valutare la rilevanza delle prove

Il Giudice della deontologia ha ampio potere discrezionale nel valutare la rilevanza e la conferenza delle prove dedotte, sicché -conformemente al suddetto principio del libero convincimento del Giudice- deve ritenersi legittimo il comportamento del Consiglio locale che abbia basato la propria decisione sui riferimenti dei redattori dell’esposto che ebbe a dare origine al procedimento, specie […]

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Il CNF può integrare, in sede di appello, la motivazione della decisione del Consiglio territoriale

La mancanza di adeguata motivazione (nella specie, peraltro esclusa) non costituisce motivo di nullità della decisione del Consiglio territoriale, in quanto, alla motivazione carente, il Consiglio Nazionale Forense, giudice di appello, può apportare le integrazioni che ritiene necessarie. Il C.N.F. è infatti competente quale giudice di legittimità e di merito, per cui l’eventuale inadeguatezza, incompletezza […]

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Procedimento disciplinare: il certificato medico generico non dà diritto al rinvio dell’udienza per legittimo impedimento

L’impedimento del professionista a comparire innanzi al giudice disciplinare non può ritenersi sussistente qualora generico e non documentale e lo stesso impedimento non può ritenersi sussistente anche qualora non sia supportato da certificato medico che dimostri l’assoluto impedimento del professionista a comparire (Nel caso di specie, l’incolpato aveva chiesto il rinvio dell’udienza allegando certificato medico […]

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