Il COA di Grosseto formula quesito in merito alla posizione dell’Avvocato che svolga la funzione di VPO. In particolare, chiede di sapere: a) se possa rimanere iscritto nel proprio Albo di appartenenza l’Avvocato-VPO che, in ragione di ciò, non può esercitare la professione nel circondario; b) se possano essere attribuiti al medesimo Avvocato-VPO crediti formativi in relazione alla frequenza di corsi di aggiornamento organizzati dal CSM per i magistrati.

Al primo quesito deve rispondersi affermativamente. Come noto, l’iscrizione avviene nell’Albo del circondario in cui cade il domicilio professionale dell’avvocato. Ai sensi dell’articolo 7, comma 1, della legge n. 247/12 il domicilio coincide con il luogo in cui “di regola” l’avvocato svolge la professione in modo prevalente, rimanendo peraltro consentito all’avvocato fissare sedi secondarie in […]

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Il COA di Vicenza formula quesito relativo alla possibilità per il praticante – che, a seguito del rilascio del certificato di compiuta pratica, sia stato cancellato su istanza dal Registro – di venire reiscritto al solo fine di ottenere la possibilità di esercitare il patrocinio in sostituzione del dominus; e se questa nuova iscrizione implichi una nuova decorrenza del sessennio di permanenza nel registro.

Ad analoghi quesiti il CNF ha dato risposta con il proprio parere n. 34/2019, a tenore del quale: “A mente dell’art. 17, comma 10 lett. b) della legge professionale, il praticante deve essere cancellato dal Registro a seguito del rilascio del certificato di compiuta pratica, che non può essere richiesto trascorsi sei anni dall’inizio, per […]

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Il COA di Piacenza chiede di sapere se, in caso di svolgimento di dodici mesi di tirocinio presso un ufficio giudiziario, il restante semestre debba essere necessariamente svolto presso uno studio legale o presso l’Avvocatura dello Stato o se esso possa essere utilmente svolto anche presso l’ufficio legale di un ente pubblico.

A quesito analogo il CNF ha risposto con il proprio parere n. 97/2016, a mente del quale: “il combinato disposto del comma 6, lett. b) e del comma 7 dell’art. 41 della legge n. 247/12 è molto chiaro nel prevedere che, in caso di sostituzione di un anno di tirocinio secondo le modalità alternative di […]

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Per l’iscrizione nell’Elenco PSS occorre essere in regola con l’obbligo formativo

Ancorché non espressamente previsto dall’art. 81 DPR 115/2002 (T.U. Spese Giustizia), a far data dal 1° gennaio 2017 (triennio 1/1/2014-31/12/2016) l’assolvimento dell’obbligo formativo (rectius, il possesso dell’attestato di formazione continua) costituisce requisito per l’iscrizione e la permanenza nell’Elenco degli Avvocati per il patrocinio a spese dello Stato, ai sensi degli artt. 11 L. n. 247/2012 […]

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Impugnazione del provvedimento di cancellazione dall’Elenco degli Avvocati per il patrocinio a spese dello Stato: la giurisdizione spetta al CNF

Secondo un’interpretazione estensiva, necessaria a dare coerenza al sistema ordinamentale forense, spetta al CNF la “cognizione generalizzata” in relazione a tutti i reclami avverso i provvedimenti che concernono l’iscrizione e la cancellazione da albi, elenchi e registri, tra i quali rientrano i provvedimenti relativi all’Elenco degli Avvocati per il patrocinio a spese dello Stato. Consiglio […]

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Il COA di Venezia formula quesito in merito all’interpretazione dell’articolo 7, comma 1 della legge n. 53/1994, a mente del quale “l’avvocato o il procuratore legale, che intende avvalersi delle facoltà previste dalla presente legge, deve essere previamente autorizzato dal consiglio dell’ordine nel cui albo è iscritto; tale autorizzazione potrà essere concessa esclusivamente agli avvocati o procuratori legali che non abbiano procedimenti disciplinari pendenti e che non abbiano riportato la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio professionale o altra più grave sanzione e dovrà essere prontamente revocata in caso di irrogazione delle dette sanzioni ovvero, anche indipendentemente dall’applicazione di sanzioni disciplinari, in tutti i casi in cui il consiglio dell’ordine, anche in via cautelare, ritenga motivatamente inopportuna la prosecuzione dell’esercizio delle facoltà previste dalla presente legge”. In particolare, il COA di Venezia chiede di sapere: a) se debba procedersi alla revoca anche in caso di irrogazione di sanzione disciplinare interdittiva (sospensione) non definitiva; b) se, in caso di revoca dell’autorizzazione, la stessa debba essere temporalmente parametrata sulla durata della sospensione o debba essere disposta in via definitiva.

Al primo quesito non può che rispondersi richiamando il tenore letterale della norma, la quale circoscrive le ipotesi di revoca all’irrogazione di sanzioni disciplinari ovvero – in assenza delle medesime – alla sussistenza di motivate ragioni di opportunità che ostino alla prosecuzione delle attività di notifiche in proprio. Si ritiene che l’irrogazione di sanzione interdittiva, […]

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