Conforme alla massima n. 3 dell’8 marzo 1990. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Pesaro, 27 gennaio 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. CARANCI), sentenza del 8 marzo 1990, n. 9
Conforme alla massima n. 3 dell’8 marzo 1990. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Pesaro, 27 gennaio 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. CARANCI), sentenza del 8 marzo 1990, n. 9
Il professionista che trattenga, malgrado il fermo parere contrario del cliente, un assegno ricevuto dalla controparte e che rifiuti tale consegna al cliente stesso per garantirsi il pur legittimo diritto al pagamento dell’onorario, viola i precetti della lealtà e della correttezza che impongono all’avvocato di mantenere i rapporti con il cliente in modo chiaro, senza […]
Nel procedimento disciplinare non può farsi luogo a pronuncia di assoluzione per insufficienza di prove, in quanto il dubbio intorno ai fatti che avrebbero determinato la violazione dei doveri professionali si traduce in mancanza di prova circa la sussistenza dell’addebito. Pertanto, qualora il complesso delle risultanze processuali istruttorie induca ad un giudizio dubitativo circa la […]
È viziata da nullità insanabile e rilevabile anche d’ufficio la decisione del Consiglio dell’Ordine che, in violazione degli artt. 31, terzo comma legge professionale e 45, r. d. n. 3711944, abbia rigettato la domanda di iscrizione all’Albo degli avvocati per motivi di condotta, senza la contestazione dei fatti e senza l’assegnazione del termine di almeno […]
Se è vero che in ossequio al dovere di colleganza si deve attendere l’arrivo del difensore della controparte prima di dar corso, in udienza, ad iniziative che possano recare danno alla controparte medesima, è anche vero che questo obbligo non può ovviamente essere considerato senza limiti temporali, soprattutto in assenza di qualsiasi comunicazione da parte […]
Conforme alla massima n. 3 dell’8 marzo 1990. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Pesaro, 27 gennaio 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. CAGNANI, rel. CAGNANI), sentenza del 8 marzo 1990, n. 4
Per il principio della irretroattività della legge le norme sopravvenute non trovano applicazione alle situazioni sorte precedentemente ed esauritesi sotto il vigore della normativa preesistente. In virtù di tale principio non possono usufruire delle modifiche introdotte dalla legge 24 luglio 1985, n. 406 (che fa decorrere il quadriennio di abilitazione al patrocinio dalla delibera di […]
La deliberazione del Consiglio dell’Ordine che dichiara la cessazione della facoltà di patrocinio per decorso del quadriennio è provvedimento dichiarativo e non richiede la preventiva audizione dell’interessato. (Rigetta ricorso contro decisione Consiglio Ordine Nuoro, 9 febbraio 1989). Consiglio Nazionale Forense (pres. GRANDE STEVENS, rel. SICILIANO), sentenza del 23 febbraio 1990, n. 2
Per l’ammissione all’Albo degli avvocati si deve applicare un criterio selettivo più oculato di quello previsto per la perseguibilità delle violazioni disciplinari commesse nel corso dell’attività professionale: sicché lo stesso fatto in relazione al quale il giudice disciplinare ha ritenuto di applicare al professionista iscritto all’Albo sanzione diversa o minore della radiazione o della cancellazione, […]
Il laureato in legge per poter accedere agli Albi professionali forensi deve possedere il requisito della condotta specchiatissima ed illibata, cioè deve essere di non incrinata rettitudine, di costume intemerato ed esente da qualsiasi contaminazione, con una vita improntata ad integrità e probità assolute (nella fattispecie è stata respinta la domanda di iscrizione all’Albo presentata […]